L'analisi di Cremonese-Juve Stabia: gli errori sotto porta e i cambi tardivi penalizzano i grigiorossi
Con il pareggio di ieri allo Zini, la Cremonese difende il quarto posto da uno degli avversari più agguerriti e in forma del campionato, allungando la serie positiva dei ragazzi di Stroppa di 6 giornate. Di fatto la partita di ieri è andata più o meno, per come ce la si sarebbe potuta aspettare: i grigiorossi hanno mantenuto il possesso palla, creando molte occasioni (13), ma centrando la porta 3 volte e andando in gol (per la 19ª volta) con un giocatore subentrato dalla panchina. La Juve Stabia si è presentata allo Zini con una formazione spiccatamente offensiva, forzando i duelli uno contro (arrivando spesso al fallo) uno con gli esterni Fortini e Floriani Mussolini, a supporto della coppia Adorante-Candellone, con un pressing molto fisico ed alto. Il gol con 2 tiri nello specchio della porta difesa da Fulignati, con il solito gol di Adorante, conferma la percentuale molto alta (a differenza di quella della Cremonese) tra tiri in porta e gol realizzati.
DIFESA 6.5: Fulignati (6.5) è stato quasi inoperoso, ma strategicamente molto importante per vanificare il pressing avversario e fare salire la squadra, con lanci precisi nella trequarti avversaria per le verticalizzazioni di De Luca e Johnsen. Il pacchetto difensivo (tolto Ceccherini, uscito dopo un quarto d'ora per infortunio), ha contenuto bene le ripartenze avversarie con marcature strette, fin dalla linea di centrocampo, per evitare le ripartenze veloci degli avversari. Sul gol, l’unica pacca della gara, Ravanelli si è perso Adorante che è partito da dietro, ma la velocità e la scaltrezza sono l'arma più efficace dello Stabia e lo ha dimostrato e di questo gli va dato merito.
CENTROCAMPO 6: Castagnetti (6.5) ha fatto un gran lavoro di grazie anche all'aiuto di un Collocolo (6) inchiodato in mezzo al campo, attenti ad anticipare gli avversari sulle seconde palle. Vandeputte (6) è stato meno efficace del solito nella trequarti avversaria, andando solo una volta al tiro (a lato). Resta però importante per l'economia offensiva del gioco grigiorosso. A sinistra Azzi (5.5) ha contenuto bene Floriani Mussolini, e non è poco, ma paga i clamorosi errori in fase di finalizzazione. Altra ottima partita di Barbieri (6.5), a destra ha tenuto testa a Fortini, andando anche al tiro, per poi calare nel finale.
ATTACCO 5: purtroppo è sempre la solita storia, si crea molto e si concretizza poco: 13 tiri verso la porta e solo 3 nello specchio, con una rete. 5 tiri da centro area, dove sono stati fatti ben 27 tocchi contro i 6 degli ospiti. La qualità di Johnsen (5.5) non si discute, un palo fortunoso, ma capita spesso che perda l'attimo buono per servire il compagno o tirare in porta. De Luca (5.5) è stato utile come appoggio per i compagni sulle ripartenze, ma è apparso poco reattivo ed impreciso in fase di finalizzazione.
CAMBI (6): Stroppa ripesca Bonazzoli (6.5) dalla panchina e torna al gol (5°) dopo 3 mesi. Valoti (6) porta benzina (e l'assist) nel motore della Cremo utile a recuperare il risultato, Antov (6.5) dimostra di stare bene fisicamente e sappiamo quanto sia importante per la difesa grigiorossa il suo apporto. Se Nasti (5) mettesse tutta la sua energia nel giocare la palla invece che spintonarsi inutilmente con gli avversari, sarebbe più utile al suo ruolo. Zanimacchia (s.v.) fatica a trovare spazio, ma dà la sensazione di stare bene, ed è un'arma in più a disposizione del mister grigiorosso.
STROPPA (5.5): schierare titolare Ceccherini (al netto della sua breve apparizione) con avversari così veloci ed aggressivi, non è sembrata fin da subito una buona idea, visto che in pochi minuti ha ballato parecchio. Sarà un caso, ma la Cremonese ha preso gol in un momento di calo: i primi cambi al 70' in una partita così fisica e in bilico non hanno certamente aiutato la squadra. Resta il fatto che la squadra è determinata e consapevole del percorso da fare da qui alla fine e c'è sia dal punto di vista fisico che mentale. La scarsa vena realizzativa (in funzione di quanto creato) spesso vanifica le prestazioni della squadra.
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