Nicola: "Ho rivisto le immagini, in termini di regolamento per me il fallo di mani doveva essere sanzionato"
Mister Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa al termine di Torino-Cremonese, sfida della 15ª giornata di Serie A Enilive 2025/26. Ecco le sue dichiarazioni al completo.
Come giudica l’episodio di Simeone a fine partita? “Ho rivisto le immagini, ma come sempre dico serenamente la mia idea accettando ciò che accade. In termini di regolamento per me doveva essere sanzionato perché aumenta l’ingombro e il salto è rivolto a quello, l’intervento in più non è corretto ed è da sanzionare. Non è stato fatto e lo accettiamo serenamente, potrà accadere altre volte nell’arco del campionato sia contro di noi che a nostro favore. Tuttavia, considerando le valutazioni di altri eventi credo che ci potesse stare il rigore”.
Cosa si poteva fare meglio oggi? “Dobbiamo aumentare nell’esperienza di alcuni interpreti che si stanno facendo le ossa. Venire a giocare in questo stadio non è facile, contro una squadra che ha qualità tecniche importanti. Io sono molto soddisfatto dello spirito dimostrato e della voglia di venire a giocarsi la partita, abbiamo bisogno di fare esperienza velocemente e sentire che possiamo essere competitivi contro qualsiasi avversario. Peccato non aver trovato il pareggio, ma lo accettiamo”.
Crede che sia mancato qualcosa in attacco? “Non lo so, anche il Torino ha creato poche occasioni concrete in avanti. Abbiamo schierato tre attaccanti e due esterni offensivi nel finale, ma va bene perché ci permette di provare delle varianti. Ci aspettavamo una partita fisica, con molti scontri”.
Ceccherini è tornato in campo dopo diversi mesi di attesa, eppure ha disputato un’ottima gara. Un ulteriore fattore che sottolinea la forza del gruppo… “Ripeto che sono soddisfatto della prestazione, vedere che i ragazzi rientrano infastiditi per il risultato dimostra che ce la siamo giocata. Ci sono partite con difficoltà diverse, Federico è un ragazzo che conosco da anni e di cui mi fido. Abbiamo avuto alcune defezioni tutte insieme, ma questo fa parte del calcio. Io analizzo la prestazione: mi è piaciuto lo spirito, la voglia di fare la partita in un contesto del genere. Poi ci sono gli episodi che vanno accettati”.
In partite così i dettagli fanno la differenza. La Cremo poteva essere più brillante nel primo tempo? “Non penso sia una questione di stanchezza, in certe partite si riesce ad essere più qualitativi ed in altre meno, vale per tutti. Io dico sempre che dobbiamo acquisire questa identità, è importante analizzare la partita e capire cosa possiamo portarci a casa per le prossime partite. Gli episodi fanno parte del gioco, quando ce ne sono pochi bisogna essere bravi e non pagare dazio. A me interessa la prestazione, che ha dimostrato che i ragazzi ci sono e lavorano. Sappiamo perfettamente dove vogliamo arrivare e dobbiamo farlo con la giusta consapevolezza e livello di energia”.
Crede che l’assenza di Bianchetti abbia inciso nel modo in cui la squadra usciva dal basso? “Per gran parte della partita siamo riusciti ad uscire bene con i tre dietro, gli attaccanti del Torino cercavano la densità e dovevamo essere più bravi a capire che in certe situazioni sarebbe servito un tempo di gioco in meno, ma questo fa parte del nostro processo di crescita. Fino al centrocampo portavamo bene palla, in certi frangenti potevamo essere più efficaci con l’attacco alla profondità che abbiamo cercato di più nella ripresa. Ma ripeto che la Cremonese ha fatto una partita importante e che col pareggio sarebbe stata valutata meglio, spiace non portare a casa un punto ma la valutazione non cambia”.
Dopo la sconfitta di Pisa ha parlato di rabbia negli occhi dei suoi ragazzi. L’ha vista anche oggi? “In campo si è vista molta fisicità, noi stiamo imparando a giocare con forme diverse. Ma secondo me la Cremonese ha fatto una partita con la giusta umiltà e voglia contro una squadra che non merita la classifica che ha. I ragazzi sono rientrati negli spogliatoi con la sensazione che potevamo portare via un punto e quando c’è questa insoddisfazione significa che si lavora per ottenere anche il risultato”.
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