Oggi alle 15, i grigiorossi scendono nell'arena dell'Olimpico Grande Torino per matare il Toro di Baroni
Si preannuncia come uno snodo decisivo della stagione la sfida che oggi a partire dalle 15 andrà in scena allo Stadio Olimpico Grande Torino, contro il Toro allenato dall’ex Baroni.
Due formazioni che navigano nelle stesse acque, verso lo stesso obiettivo, ma distanziate da quel che basta per dare un senso diverso alla propria stagione.
I granata sono impantanati in una crisi profonda che li vede al 16° posto con soli 14 punti, a quattro lunghezze dalla zona retrocessione, mentre i grigiorossi rappresentano una delle rivelazioni di questo campionato, collocati al nono posto con 20 punti e sogni insperati di tranquillità.
Per il Torino, ma soprattutto per il suo tecnico, la situazione è da ‘allerta rossa’: non vince da sei giornate consecutive e viene da tre sconfitte di fila che hanno fatto scaldare ulteriormente l'ambiente granata.
L'ultima disfatta contro il Milan, rimontato dal 2-0 al 2-3, ha portato all'esonero del direttore sportivo Davide Vagnati e messo sulla graticola Marco Baroni, che si gioca il futuro nelle ultime tre partite del 2025. I tifosi granata hanno annunciato anche una manifestazione di protesta fuori dai cancelli dello stadio nel prepartita, situazione che metterà sicuramente ulteriore pressione alla squadra.
La Cremonese, al contrario, arriva galvanizzata da due successi consecutivi contro Bologna (1-3 in trasferta) e Lecce (2-0 in casa), che hanno confermato la crescita di una squadra che, dopo la promozione, sta stupendo tutti. Al seguito e a sostenere la squadra, ci saranno oltre 800 tifosi grigiorossi.
Granata: aspettative tradite.
Il Torino ha completamente tradito le aspettative di inizio stagione. Partiti con ambizioni europee, i granata hanno collezionato appena 3 vittorie, 5 pareggi e ben 6 sconfitte in 14 giornate. Il dato più impietoso è quello difensivo: con 26 reti subite, la squadra di Baroni vanta la peggior difesa dell'intero campionato.
In casa il rendimento è leggermente migliore, ma le ultime due gare casalinghe contro Como (1-5) e Milan (2-3) hanno evidenziato fragilità allarmanti. In attacco, invece, la squadra mantiene una certa produttività con 14 gol realizzati, una media superiore a uno a partita.
La Cremonese ha sorpreso tutti. I numeri parlano di 5 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, con 18 reti segnate e 17 subite. Un bilancio perfettamente equilibrato che testimonia la solidità del progetto di Davide Nicola. In trasferta i grigiorossi hanno dimostrato grande personalità, conquistando tre vittorie (inclusi i clamorosi successi a San Siro contro il Milan e al Dall'Ara contro il Bologna), due pareggi e due sconfitte.
Un dato significativo: la Cremonese è la squadra che ha segnato più gol da cross in questo campionato (nove), un'arma tattica che potrebbe rivelarsi letale contro la fragilissima difesa granata, che ha subito sei reti proprio da situazioni simili.
I precedenti tra allenatori e squadre.
L'incontro assume una valenza particolare per entrambi gli allenatori. Davide Nicola ha vestito la maglia granata nella stagione 2005-2006, segnando anche un gol in 35 presenze, e ha guidato il Torino in panchina nel 2021, salvando la squadra dalla retrocessione in 20 partite.
Marco Baroni, invece, ha allenato la Cremonese in due diverse occasioni e con pessimi risultati: nel 2010-2011 (13 partite tra campionato e coppa) e nel 2019-2020 (esonerato dopo 12 partite in Serie B).
Tra i due tecnici esistono sette precedenti: due vittorie per parte e tre pareggi. L'ultimo confronto diretto risale alla scorsa stagione, quando Nicola guidava l'Empoli e Baroni la Lazio.
I precedenti tra le due squadre sorridono al Torino: nelle ultime 11 sfide di Serie A, i granata sono rimasti imbattuti in 10 occasioni (5 vittorie, 5 pareggi), con l'unica sconfitta che risale al 18 dicembre 1994 (3-0 allo Zini).
La Cremonese ha vinto solamente una delle sette trasferte al Grande Torino, raccogliendo tre pareggi e tre sconfitte. Il risultato più frequente tra le due formazioni è l'1-1, verificatosi in quattro occasioni.
Expected goals: equilibrio inatteso.
Secondo le analisi degli expected goals, la sfida si preannuncia tatticamente equilibrata. Il Torino produce discrete occasioni ma le concede a ripetizione, mentre la Cremonese alterna fasi di costruzione a ripartenze fulminee. Elementi che suggeriscono una gara aperta e potenzialmente ricca di gol.
Non solo punti in palio.
Oggi all'Olimpico Grande Torino, si giocherà molto più di tre punti. Per i granata è una questione di sopravvivenza: un'altra sconfitta potrebbe segnare l'esonero di Baroni e trascinare la squadra in una spirale pericolosa. Per la Cremonese è l'occasione di scrivere una pagina storica: nessuna formazione grigiorossa ha mai vinto tre partite consecutive in Serie A. Il pubblico di casa proverà a spingere i propri beniamini verso una vittoria che manca da un mese e mezzo, ma la Cremonese di Nicola ha già dimostrato di saper sovvertire i pronostici.
Filosofie di gioco a confronto.
Il Torino di Baroni si affida al consolidato 3-5-2, con Israel tra i pali e una difesa a tre composta da Ismajli, Coco e Maripan. Sulle fasce operano Pedersen e Lazaro, mentre il centrocampo è affidato al trio Casadei-Asllani-Vlasic. In avanti, la coppia Zapata-Adams rappresenta l'arma principale, con il colombiano che ha ritrovato il gol contro il Milan dopo un lungo periodo di stop. Il problema principale dei granata risiede nella fase difensiva: la squadra concede troppo, specialmente sui cross e sulle palle inattive, e fatica a mantenere la concentrazione per l'intera durata della gara.
La Cremonese risponde con un speculare 3-5-2, con Audero a difesa della porta e il terzetto Terracciano-Baschirotto-Bianchetti a formare la linea difensiva. Gli esterni Barbieri e Pezzella garantiscono spinta e qualità, mentre in mezzo Bondo, Payero e Vandeputte formano un centrocampo dinamico e propositivo. In attacco, la coppia Bonazzoli-Vardy (l'icona del Leicester arrivato in estate) rappresenta un mix di esperienza e imprevedibilità. Il gioco di Nicola si basa su compattezza difensiva, ripartenze rapide e sfruttamento delle fasce: i cross rappresentano l'arma principale, e contro un Torino fragile sulle palle alte potrebbero risultare decisivi.
Emergenze e probabili formazioni.
Il Torino deve fare i conti con diverse assenze. Out Tameze, Schuurs, mentre sono rientrati Ismajli, Simeone e Ilici. Baroni sembra orientato verso la conferma dell'undici visto contro il Milan.
La Cremonese ha recuperato Sanabria, autore del gol contro il Lecce, ma dovrà rinunciare a Folino (influenza) e al trio Grassi, Faye e Sarmiento per problemi muscolari, che si aggiungono a Collocolo da tempo non disponibile. Nicola dovrebbe confermare l'undici vincente delle ultime uscite, con l’opzione Sanabria nella cartucciera degli attaccanti.
TORINO (3-5-2): Israel; Ismajli, Coco, Maripan; Pedersen, Casadei, Asllani, Vlasic, Lazaro; Zapata, Adams. Allenatore: Baroni.
CREMONESE (3-5-2): Audero; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti; Barbieri, Bondo, Payero, Vandeputte, Pezzella; Bonazzoli, Vardy. Allenatore: Nicola.
ARBITRO: Livio Marinelli di Tivoli, assistenti Vito Mastrodonato di Molfetta e Simone Pistarelli di Fermo. Quarto ufficiale Niccolò Turrini di Firenze. Al Var Francesco Meraviglia di Pistoia, assistente al Var Marco Di Bello di Brindisi.
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