Crema e il Granducato del Tortello sono vivi o spenti? Il parere di Alessandra Andreoli, organizzatrice di eventi…
“Ho sentito troppo spesso dire ‘Crema è morta, ‘a Crema non c'è niente’ (sempre da cremaschi, perché per chi arriva da fuori la percezione è diversa!)...
Forse, carissimi, state solo guardando dalla parte sbagliata, sicuramente non più in là del vostro naso. Crema è viva, a Crema si fanno cose, Crema è una cittadina meravigliosa. Guardatevi intorno”!
Così postò via social, nei giorni scorsi, Alessandra Andreoli, organizzatrice di eventi, insieme al compagno Andrea Spinelli (musicista, cantautore e bassista)…
Ebbene, Alessandra non ha torto: grazie soprattutto a volontari, associazioni generose, professionisti nella promozione di eventi, una giunta disponibile, partecipe e, promotori culturali, ecco la capitale del Granducato del Tortello, territorio famoso nel mondo, grazie al filmone di Luca Guadagnino ‘Chiamami col tuo nome’, indubbiamente è tanto propositiva, quanto creativa e caratterizzata da eventi.
Se però la paragoniamo a quello che sono stati Crema e hinterland, fino alla metà abbondante degli anni Duemila, quando tra Zang Tumb Tumb (quindi locali privati), Ritmia, Paparazzi, il vecchio Barcelona Cafè, Le Aste e compagnia bella, beh allora il paragone è impietoso e il passato, smorza il presente. Questa però forse è un’altra storia. Siamo fatti per vivere adesso, no? Quindi godiamoci quello che c’è e, soprattutto, viviamo.
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