14 marzo 2023

Giuseppe Morsellino: “E’ la Canonica del Borgo il luogo adatto per un complesso centro d’accoglienza?”. Forse servirebbero chiarezza e un sereno confronto…

Egregio direttore, chiedo ospitalità al suo giornale per replicare alla presa di posizione dell’ex sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, in merito al progetto del nuovo Centro di accoglienza nei locali parrocchiali di Borgo San Pietro. Chiedo ospitalità perché trovo inaccettabile – nei contenuti e nei toni – la strumentalizzazione di quel personaggio, che non perde occasione per guadagnare visibilità sulla scena politica locale, nella speranza di essere notata da qualcuno che possa essere funzionale alla sua ambizione.

 Ebbene. L’ex sindaco definisce “commedia” il volantino distribuito gli scorsi giorni nelle abitazioni del quartiere, un testo  a suo dire “pieno di parole surreali”, ma in verità reo di aver posto diversi interrogativi sul progetto fortemente voluto da Caritas, e tra l’altro – da quanto ho potuto appurare – accolto dalla stessa parrocchia in modo molto tiepido, in un contesto nel quale il gigante (la Caritas), con mezzi e modalità che mi si riferiscono ben poco cristiani, sembra stia tentando di imporre a Golia (la parrocchia) condizioni di utilizzo dell’immobile assolutamente sbilanciate a favore della prima.

Bonaldi cita il Vangelo, ed è questo - a giudizio di chi scrive - la vera commedia: lei, la paladina delle unioni gay, dei matrimoni omosessuali, del genitore 1 e genitore 2 perché non sia mai dire padre e madre, dell’eutanasia per tutti...lei, da cui più volte eminenti personalità ecclesiastiche (una per tutte don Emilio Lingiardi, ex parroco del Duomo di Crema), ha preso pubblicamente le distanze.

Un consiglio spassionato: ex sindaco, il Vangelo lo lasci leggere e commentare ai preti, lei – se proprio - si occupi di politica.

 Bonaldi ritiene poi che il quartiere non abbia problemi di sicurezza.

 Delle due l’una: o non ha mai parlato con le forze dell’ordine (da ex sindaco, sarebbe grave!), e contemporaneamente, presa da mille impegni, non ha trovato il tempo di camminare in certe vie del Borgo, oppure anche stavolta ha ritenuto di immolare la verità sull’altare del politicamente corretto.

E soprattutto del politicamente vantaggioso. Per lei naturalmente

Noi, invece, a differenza sua, il quartiere lo viviamo e lo frequentiamo.

Andiamo in chiesa, passeggiamo per le vie, ci troviamo con le persone.

E possiamo garantirle, caro signor ex sindaco, che quasi ovunque si respira apprensione per questo progetto.

Caritas ed enti connessi porteranno nella nostra via principale centinaia di persone attanagliate da gravissimi problemi.

Per intenderci: verranno distribuite anche siringhe (e non per vaccinarsi), secondo una primissima accoglienza ispirata dalla teoria del male minore.

Lo ribadiamo: è la canonica di San Pietro il luogo più adatto per fare ciò?

E’ così scandaloso chiedersi se sia quello il contesto più adatto per fare ciò?

E’ così scandaloso chiedere cosa verrà fatto per la nostra sicurezza?  

Signor ex sindaco, su una cosa ha ragione: dobbiamo finire la commedia.

La prossima volta, dunque, prima di scrivere guardi in faccia la realtà. 

Giuseppe Morsellino

Così scrisse l’ingegner Morsellino, Deus Ex Machina del cosiddetto Comitato Spontaneo del Borgo San Pietro: quartiere caratteristico tra il centro storico di Crema e, scorci cittadini non propriamente tranquilli (ovviamente non siano a livelli del Bronx), tipo i giardini di Porta Serio, la Stazione Ferroviaria e piazza Garibaldi. Ieri sera, i cremaschi dubbiosi e preoccupati per il complesso e vario Centro d’Accoglienza da quelle parti, si sono riuniti per fare il punto della situazione. E chiedono chiarezza, perché non organizzare un sereno dibattito pubblico senza gettare altra benzina sul fuoco?

 


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