Giorgio Barbieri: “Armenia ha ammesso errori. Bene il ritorno della difesa a 3, in una Cremo, preoccupata”
Sulla partita c'è poco da dire. In campo è scesa una Cremonese preoccupata, davanti alla panchina in piedi un allenatore altrettanto preoccupato. Perchè comunque stiamo parlando di uomini che nel giro di qualche settimana si sono ritrovati a vivere su un ottovolante lanciato in discese mozzafiato e in salite quasi verticali. Non poteva venire fuori una bella partita, impossibile. Eppure il pressing alto del Frosinone nel primo tempo ha lasciato ai grigiorossi praterie da cavalcare a briglia sciolta. E' mancato il sangue freddo a Buonaiuto per dribblare il portiere, è mancata la lucidità a Vazquez per dare forza a quel sinistro a due passi dalla porta, è mancata la mira a Collocolo. E' mancata la tranquillità all'intera squadra, anche stavolta alle prese con troppi passaggi sbagliati. Bene invece la difesa riportata a tre, con Antov di nuovo a suo agio in quel ruolo. Nella ripresa dopo 9 minuti è arrivata la rete di Vazquez (la quinta) su un calcio d'angolo battuto bene da Castagnetti con palla allungata di testa da Ravanelli a favorire la spaccata sul secondo palo dell'argentino. Greco, tecnico del Frosinone, ha messo in campo tutto il potenziale offensivo che aveva a disposizione e questo ha lasciato spazio alle ripartenze grigiorosse. Si doveva chiudere la gara e invece De Luca (in profonda crisi tecnica) in pochi secondi ha fallito due gol davanti al portiere e poco dopo Barbieri di testa ha messo fuori. Così nel finale il Frosinone ha tentato il tutto per tutto è riuscito a creare qualche paura nel popolo grigiorosso senza tuttavia impegnare Fulignati.
Contava vincere e si è fatto. Possiamo accontentarci, almeno per il momento. Ma non sempre di fronte ci sarà una squadra che non solo non riesce a segnare (8 gol in 14 partite) ma non riesce neppure ad andare al tiro”.
Così postò via social il giornalista e scrittore, nonché tifoso della Cremonese, Giorgio Barbieri…
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