2 febbraio 2023

Perché la provincia di Cremona non sia più la Cenerentola di Lombardia

Tante sono le problematiche riferite al nostro territorio provinciale  che l’ente Regione può e deve affrontare; la nostra provincia lunga  stretta, ricca di potenzialità, ma anche di criticità merita, a mio parere, un attenzione decisamente  maggiore  rispetto a quella fino ad oggi dimostrata da chi ha governato il Pirellone . In particolare, vorrei sottolineare alcune  priorità in riferimento ad altrettante criticità:

Necessità di un forte sviluppo  dei  trasporti 

La nostra provincia  è in una posizione privilegiata rispetto ad aree e città importanti ( Milano, soprattutto per la zona cremasca, Bergamo, Brescia, Mantova e Parma, per la zona cremonese-casalasca ), ma soffre di un isolamento assurdo dovuto alla ormai cronica carenza di infrastrutture. Il nostro territorio può e deve  essere ricollegato con le zone limitrofe,  sia per quanto concerne il trasporto ferroviario, ora decisamente carente, sia riguardo a quello  su gomma, ( realizzazione dell’ autostrada Cremona-Mantova, della  “tangenzialina”sul cremasco e completamento del ponte di Spino D’Adda). Questo porrebbe  fine  al “martirio” quotidiano dei nostri pendolari e incentiverebbe  lo sviluppo produttivo, commerciale e turistico, rendendo la nostra provincia più attrattiva per gli insediamenti produttivi e permettendo la giusta valorizzazione anche turistica degli straordinari tesori culturali in essa presenti, non solo in riferimento ai centri più grandi ( Cremona, Crema e Casalmaggiore), ma anche in relazione ai molti borghi storici del nostro territorio

Piena attuazione delle competenze regionali in campo scolastico

La Regione ha molte competenze in campo scolastico in riferimento all’ istruzione in generale, ma soprattutto nel campo della formazione professionale e  del rapporto Scuola-Lavoro. In questo campo, la Regione può incentivare lo sviluppo della cosiddetta “ terza via” ( formazione e istruzione tecnica altamente specializzata post-diploma, in altre parole i cosiddetti IFTS e ITS), opportunità unica di formare figure altamente specializzate richiestissime dalle nostre aziende, ma ancora poco presenti, tramite il sostegno e lo sviluppo delle esperienze già esistenti a Cremona e a Crema nel campo della Meccanica e della Cosmesi e  con ampliamento ad altri settori ( per esempio, a  quello agrario, veramente strategico nel nostro territorio provinciale). In questo ambito deve essere realizzato a Crema, presso l’ ex sede universitaria, la cui struttura rischia di restare sottoutilizzata, un polo di Alta formazione e istruzione tecnica post-diploma. A Cremona, lo sviluppo di queste esperienze può ricollegarsi alle istituzioni universitarie già presenti, mentre è necessario un allargamento delle stesse che coinvolga anche Casalmaggiore. Tengo particolarmente  a questo ambito, sia per la mia pregressa esperienza come docente e, ora, come dirigente scolastica, sia essendo stata in passato anche assessore provinciale al lavoro, perché, tramite lo sviluppo di queste esperienze, si può creare un reale incontro tra domanda e offerta in ambito lavorativo, scongiurando la demotivazione giovanile: questa può essere una risposta alla disoccupazione ben più valida del reddito di cittadinanza. Ritengo, inoltre, sia doverosa la realizzazione a Crema di una sezione del Liceo Musicale (la programmazione dell’offerta scolastica passa per una delibera regionale), sia considerando la ricca tradizione musicale del territorio, sia sulla base delle numerose scuole medie musicali presenti.

In campo sanitario, al di là dell’avveniristico futuro ospedale di Cremona, bisogna  mantenere attivi e potenziare l’ospedale di Crema, la struttura di Casalmaggiore  e gli altri presìdi presenti su tutto il nostro territorio, sviluppando sempre di più la medicina territoriale; in particolare, andando incontro al sempre più preoccupante disagio giovanile, che ha subito un incremento dopo la pandemia,  è necessario potenziare in tutta la provincia  la neuropsichiatria infantile e gli altri servizi di supporto alla famiglia e alla scuola. La Regione, inoltre, a mio parere,  può e deve mettere in atto azioni politiche affinché venga ridimensionato lo sbarramento creato dai test di accesso a medicina, sbarramento assurdo, almeno nei termini in cui è ora attuato, vista la carenza cronica di medici, soprattutto nel campo della medicina di base. Devono, inoltre essere incentivate anche le altre professione sanitarie.

In campo culturale e turistico, si devono incentivare progetti tesi a valorizzare le bellezze naturalistiche, artistiche, culturali  del nostro territorio (pensiamo alla tradizione musicale e, in particolare alla liuteria a Cremona e all’arte organaria a Crema), favorendo lo sviluppo anche turistico della nostra bella provincia e  sostenendo in questo percorso i Comuni e le proloco.

In termini complessivi, quindi, la nostra provincia non deve essere più la Cenerentola della ricca Lombardia, ma deve essere supportata affinché le sue grandi potenzialità trovino uno sbocco e una completa realizzazione.

Candidata in Regione Lombardia con il Terzo Polo per Letizia Moratti Presidente

Paola Orini


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti