Ecco le poesie finaliste delle scuole Anna Frank e Beata Vergine
Continua la pubblicazione degli elaborati del PREMIO BERTOLETTI IN RICORDO DI CLAUDIO giunto alla diciassettesima edizione, premio di poesia dedicato alla memoria di Claudio Bertoletti, scomparso a soli 41 anni il 23 marzo 2005. Quest'anno adesioni record, con oltre 500 componimenti giunti dalle scuole Virgilio, Vida, Campi, Beata Vergine e Anna Frank.
Ecco le poesie finaliste delle Scuole Secondarie di Primo Grado Anna Frank e Beata Vergine:
TITOLO: RICORDO PER SEMPRE
Zia, zia, eri tu la mentore mia
a cui donerò questa poesia.
Zia, zia quando mi pizzicavi le guanciotte
sapevo che mi avevi preparato cose ghiotte.
Zia, zia, mi ricordo del tuo sguardo che era come di una ragazza
e il tuo sorriso era talmente luminoso che lo avrebbe voluto rubare anche una gazza.
Zia, zia, mi ricordo della tua garbatezza
uh, che tristezza.
Zia, zia, sei immersa nell’eternità
e il tuo pensiero mi conduce alla felicità.
Zia, zia, la poesia è finita,
ti abbraccio mentore mia.
ALEX TACCHINARDI – CLASSE II G – ANNA FRANK
TITOLO: LA CASA DI POZZO
Ancora qualche curva e siamo arrivati,
io che in auto sto sempre un po’ male,
ma poi vedo il cancello, il grande giardino,
la panchina sotto la betulla
e il vialetto con le ortensie, che mi sembrano fiocchi su pacchi regalo.
Ritrovo l’altalena, costruita per noi con un vecchio copertone,
il grande pino sopra l’aia,
i gatti che sbucano dai cespugli, a cui eravamo affezionate,
il forte profumo di lavanda e tante api che ronzano attorno.
E tu che esci dalla cucina col grembiule infarinato,
fiori di zucca ed erbazzone.
Ora ti vedo solo seduta,
in un posto che non è il tuo,
vengo a trovarti e vorrei che quella stanza si trasformasse
nel tuo luogo più caro,
vorrei vederti ancora apparecchiare il tavolo nell’aia,
sapere che mi osservi giocare nel prato.
Chiudiamo gli occhi insieme, nonna,
non saremo così lontane
da quel posto, da quel momento,
CECILIA ALBERTINI – CLASSE III A – ANNA FRANK
TITOLO: IMPRONTE INVISIBILI
Svuoto la memoria dove ho accumulato
un tesoro di ricordi di noi.
Mi perdo nel profumo dell’erba d’estate,
nei giochi dei tempi andati.
Sullo sfondo la tua assenza,
accolgo la meraviglia come un dono
ma non mi faccio intimorire dalla malinconia.
Volgo lo sguardo sul cammino percorso insieme
e, dolcemente, mi faccio cullare dalla profondità del cuore.
Sei presente nelle decisioni che prendo,
nei luoghi che abbiamo visitato,
nelle impronte invisibili d’istanti indimenticabili,
nelle emozioni che hanno lasciato il segno.
Sei eternità in perpetuo movimento, conforto e forza
in un mondo che ha i denti aguzzi, e sa mordere.
Non so dove vanno le persone quando scompaiono,
ma so dove restano,
scriveva un celebre aviatore.
Così, nell’immortalità dei ricordi,
continuo il mio cammino
con il sole fra le dita e il vento nei capelli.
E tra le luci incantate delle stelle
ritrovo la fiamma del tuo spirito.
DIEGO BISSOLATI – CLASSE II A – ANNA FRANK
TITOLO: UN PEZZO DI ME
Sento mancanza,
soprattutto speranza,
tu non ci sei
anche se ti vorrei,
come un bocciolo,
accanto a me,
sei un cuoricino
il mio nonnino
Questa poesia è dedicata a mio nonno, una parte fondamentale di me. Purtroppo mio nonno è morto, ma so che mi sente anche se non lo vedo.
GAIA DE LUCA – CLASSE I E – ANNA FRANK
TITOLO: LA GIOIA DEL RICORDO
Il pensiero che la vita
possa essere infinita,
è legato al ricordo del passato
quando non è dimenticato.
La persona amata è preziosa nel cuore,
è una parte sempre in luce che non muore.
Dal passato è una realtà che mi guida,
è presente in una parte di me che grida.
Nel sogno mi dona un abbraccio,
è amorevole per darmi, nel cielo, un gancio:
il coraggio di continuare,
con la forza d’immaginare!
Ogni giorno il ricordo detta le parole,
scolpite nella mente e non duole.
Sono l’esempio da seguire,
solo così potrò gioire!
MARTINA BOCCHI – CLASSE III C – ANNA FRANK
TITOLO: QUEL PICCOLO MONDO
Dedicata alla mia bisnonna Rosa
Era una giovane donna di cascina,
nell’armadio i vestiti da mondina;
in casa tanta povertà,
nel cuore gioia e autenticità.
La vita scandita dal canto del gallo
e nella stalla il ritrovo della sera in un caldo rifugio tranquillo.
Corse a perdifiato nei campi arsi dal sole o bruciati dal gelo,
la sua anima, in quei momenti, era un soffio leggero.
Alle feste di paese ad ascoltare la musica della banda
e ridere con gli amici nella gremita piazza rotonda.
Sulle dure zolle di terra la vita è una difficile prova,
ma quel piccolo mondo era tutto ciò che aveva.
OTTAVIA FONTANA – CLASSE III E – ANNA FRANK
TITOLO: IL RICORDO È UN POCO DI ETERNITA’
Quant’è bello ammirare
Ciò che riusciamo a ricordare,
memorie passate
mai scontate,
sempre ascoltate.
Il ricordo azzera la distanza temporale
come in un viaggio in una spirale,
riporta al presente profumi, suoni, immagini,
luoghi, volti che sembravano ormai lontani.
Or io non so, se al ricordo si possa comandare.
Vorrei poter ricordare ciò che la mia vita ha reso speciale.
La voce di una nonna
Le mani che ho stretto
I sorrisi che mi hanno scaldato,
Le parole sussurrate,
Le emozioni provate.
Il ricordo sopravvive alla morte,
Un rifugio che consola,
Una promessa di eterno
In un mondo in cui tutto scorre veloce,
un bisogno fraterno
in un tempo che spesso appare feroce
Si ricorda con la mente,
Si rivive con il cuore
Ciò che sarà eternamente
La memoria di un passato che sarà sempre presente.
PIETRO SANTINI – CLASSE II G – ANNA FRANK
TITOLO: ACCANTO
Io accanto a te
Tu accanto a me
Ma non per sempre
Te ne sei andato
Io qui con il cuore spezzato
Non mi sono scoraggiato
Ci ho tanto sperato …
Volersi bene a distanza
Non è amore perduto
Ovunque ti sto pensando
Ma mi domando
Il nostro amore sta già svanendo ?
RICCARDO SCIO – CLASSE II C – ANNA FRANK
TITOLO: IL RICORDO È UN POCO DI ETERNITA’
Ogni ricordo affettuoso,
ogni lacrima d’amore
è la strada per riabbracciarti.
Non sei più dov’eri
ma sei nel mio pensiero.
SOFIA SALVI – CLASSE II D – ANNA FRANK
TITOLO: IL TUO CARO RICORDO
Il tuo ricordo
un ricordo sfumato, scolorito, sfuocato.
Un ricordo indeterminato
come il vento,
che con forza costringe le foglie cadute a muoversi.
Un ricordo indeterminato,
come il fumo che si perde nella brezza fino a nascondersi,
come la nebbia che offusca la vista.
Il tuo ricordo
proprio come la persona che eri
mi sta a cuore
adesso e per sempre.
Io che ora non vedo davanti a me
il tuo volto, lo ricordo
come ricordo la tua mano a cui piaceva accarezzarmi.
Penso che tu ora, da lassù,
ricorderai bene il me piccolo,
il me che non ti vedeva bene come ora,
il me a cui non è stato concesso il tempo di averti ancora vicino.
Ahimè la realtà non si cambia al volere dell’individuo
perché non si può cambiare ciò che è determinato,
ma io nel ricordo tuo vivo momenti eterni
eterni come il vento in tempesta
non turbolenti, ma piacevoli come la rugiada al mattino.
LORENZO VOLTA - CLASSE III B – BEATA VERGINE
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