21 giugno 2022

"Area Donna" e tutela della sanità pubblica, in Consiglio comunale un voto condiviso

"Alle 18.53 votata alla unanimità la mozione che conteneva anche la nostra richiesta per AreaDonna.  I capigruppo hanno deciso di presentare un Ordine del Giorno tutti insieme, perché la salute è un bene collettivo. In questo senso Luca Nolli ha accettato di ritirare la sua che era complementare a quella del consigliere Pini. A noi pazienti non interessa chi fa cosa, purché venga fatto. Massima coesione almeno su un argomento così importante per noi cremonesi come salute pubblica.  Vengono citati i ragguardevoli numeri delle firme raccolte, oltre 700 cartacee, con il supporto delle 3500  su Change.org." E' soddisfatta Paola Tacchini a nome del Comitato"Rivogliamo Area Donna" del nostro ospedale dopo l'approvazione in Consiglio comunale dell'Ordine del Giorno. Rappresenanti del Comitato erano presenti al dibattito in Consiglio 

Era stato il consigliere dei 5Stelle Nolli a presentare il primo ordine del giorno poi ritirato per sostituirlo con uno che potesse portare al voto condivisio. Alla fine questo è stato l'ordine del giorno votato (primo firmatario Roberto Poli).

Ordine del giorno presentato in data 14 giugno 2022 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Roberto Poli) inerente il sostegno al potenziamento del sistema sociosanitario cremonese e al Servizio Area Donna.

Premesso che:

nell'assemblea del 2 maggio 2022 tra i sindaci dell'Azienda Sociale Cremonese e l'ASST di Cremona, gli intervenuti hanno sottolineato la necessità di garantire l'unità degli attori del territorio provinciale in materia di sanità;

nel nostro territorio si sta ridisegnando l'offerta sociosanitaria in virtù delle seguenti condizioni:

a) le indicazioni e i fondi del piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che nella missione numero 6 prevede un significativo incremento in termini di riforme e investimenti attraverso un miglioramento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche, la promozione della ricerca e dell'innovazione e lo sviluppo tecnico, digitale e delle competenze del personale;

b) la riforma regionale sociosanitaria n.22/2021 che istituisce i distretti, potenzia il sistema territoriale e rafforza l'integrazione con gli amministratori;

c) la deliberazione n. Xl/4385 del 3 marzo 2021 "Determinazione degli indirizzi di programmazione per gli investimenti in sanità per il periodo 2021-2028", con cui la Giunta regionale ha individuato il quadro programmatorio generale in materia di investimenti in sanità, nell'ambito del quale è previsto il finanziamento per circa 330 milioni del nuovo ospedale di Cremona.

Preso atto che:

a seguito della riorganizzazione dell'assistenza sanitaria relativo alle patologie oncologiche di competenza del servizio "Area Donna" della ASST di Cremona, vi è stata una forte mobilitazione di cittadine e cittadini cremonesi;

tale mobilitazione ha portato alla costituzione di un comitato spontaneo definitosi “Rivogliamo Area Donna” che ha poi raccolto oltre 700 firme di cittadini indirizzate ai consiglieri comunali;

l'istanza ha avuto anche una raccolta di firme tramite la piattaforma online Change.org che ha ottenuto la sottoscrizione di 3499 cittadini;

tale petizione chiede di garantire i servizi relativi ad “Area Donna” e di potenziare gli screening oncologici delle patologie femminili che, in particolare in riferimento alle mammografie, negli ultimi anni sono stati ridotti, stante anche la pandemia COVID-19 che ha colpito pesantemente il nostro territorio, pur sottolineando l'enorme e costante sforzo messo in campo da tutto il personale che ha operato a 360 gradi, in situazione di estrema emergenza;

nell'incontro sopra citato del 2 maggio il Direttore Generale Giuseppe Rossi ha spiegato che la riorganizzazione ha lo scopo di ottimizzare il servizio in un'ottica di ampliamento dello stesso a favore di tutta l'utenza, avviando anche un importante nucleo di ricerca oncologica al fine di mappare l'andamento delle patologie tumorali del territorio, oltre ad annunciare un'implementazione delle figure impegnate in oncologia (maggior numero di interventi).

Ricordato che:

nella ASST di Cremona è attivo dal 2019 il Servizio “Area Donna” che riunisce le attività coinvolte nella prevenzione, diagnosi e cura della patologia mammaria e ginecologica, per garantire alle donne un approccio multidisciplinare e l'impiego di metodi riconosciuti a livello internazionale per la cura delle patologie femminili:  per l'incidenza del tumore alla mammella tra il 2014 e il 2016 (ultimi dati disponibili da ATS Val Padana) Cremona ha registrato 249 casi di neoplasia, mentre considerando tutto il cremonese sono 528, con un tasso standardizzato superiore alla media della stessa ATS (di 177.2 contro la media di ATS di 171.5);

sempre nell'Assemblea dei Sindaci del Distretto sopra citata, il Direttore Generale Giuseppe Rossi ha illustrato l'organizzazione del servizio Area Donna e i dati del primo trimestre 2022: l'ospedale cremonese (e dell'Oglio Po) ha aderito a quanto richiesto da Regione Lombardia, ossia la possibilità di fare visite ed esami in orario serale e tale disponibilità è partita dal 7 maggio, garantendo l'ampliamento dell'offerta di prestazioni radiologiche (TAC, Mammografie e RM), iniziativa rivolta ai soli residenti in Regione Lombardia, specialmente nel mese di giugno quando entrerà in servizio al nosocomio cremonese un nuovo medico radiologo specializzato in senologia.

Considerato che:

è già operativo il protocollo di intesa del Comune di Cremona con la Regione Lombardia, la Provincia di Cremona, l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Cremona e l'Agenzia per la Tutela della Salute (ATS) Val Padana, finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale di Cremona. Il protocollo ha come obiettivo quello di costruire un percorso partecipato che abbia ad oggetto tre progetti strategici per la città e il suo territorio:

il progetto del nuovo ospedale secondo logiche innovative, con un nuovo modello ospedaliero che realizzi una perfetta integrazione con i suoi riferimenti territoriali;

il progetto delle Case di Comunità quali luoghi di medicina di prossimità e di servizi socio sanitari a favore di tutto il territorio;

il progetto di rilancio complessivo della medicina territoriale con l'obiettivo di unire i percorsi sanitari ai percorsi sociali.

In merito alla questione specifica Area Donna l'Amministrazione ha avuto interlocuzioni e incontri pubblici in Sala Quadri con i responsabili e i professionisti afferenti a tale area

Richiamato che:

Regione Lombardia ha annunciato il via libera ai nuovi reparti di neuro radiologia, chirurgia toracica e chirurgia vascolare, in virtù della realizzazione del DEA di li livello;

nell'incontro del 27 maggio a Palazzo Comunale l'assessore regionale Letizia Moratti ha dichiarato che in interlocuzione con il Ministero della Salute intende attivare un DEA di II livello anche a Cremona e in ogni capoluogo di Provincia, anche eventualmente attivando deroghe.

Valutato che:

è necessario mantenere una specificità dei percorsi di presa in carico delle donne con patologie oncologiche stante l'importanza di un approccio all in one e seguendo le indicazioni della Medicina di genere;

è prioritario potenziare lo screening per tutte le patologie oncologiche al fine di consentire diagnosi precoci che sono correlate a miglior esito;

è indispensabile accorciare i tempi di attesa per l'esecuzione degli accertamenti necessari in tale ambito, con la necessità di avere risorse sia tecnologiche che di personale in tutti i sevizi coinvolti in Area Donna e nelle unità operative di oncologia;

è necessario prevedere nel progetto del nuovo ospedale, per il quale si ritiene fondamentale appoggiare l'impegno dell’ASST a determinare le condizioni che consentono di realizzare un Dipartimento di Emergenza e Accettazione di li livello (con l'apertura/riapertura di tutti i reparti necessari ad assicurare tale livello), spazi specifici e tecnologie avanzate nel settore Area Donna e nelle unità operative di oncologia.

Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a rappresentare a Regione Lombardia, ad ATS Valpadana, ad ASST Cremona quanto nelle premesse con particolare riferimento:

-alla necessità di garantire i più elevati standard qualitativi di cura alle pazienti colpite da patologie oncologiche, in particolare in riferimento alle neoplasie mammarie, mantenendo una specificità del Servizio Area Donna e valorizzando l'esperienza maturata da medici e operatori che hanno operato con straordinaria competenza, passione e etica nella Breast Unit e nel l'Area Donna, riscuotendo apprezzamento e stima da parte delle pazienti provenienti anche da territori lontani, oltre a numerosi riconoscimenti scientifici a livello nazionale;

-alla necessità di garantire attività di screening e riduzione dei tempi di attesa, monitorando i progetti in atto, i miglioramenti proposti e ulteriormente implementabili;

-a coinvolgere anche i parlamentari del territorio al fine di attivarsi congiuntamente presso il Ministero della Salute per l'ottenimento in deroga del DEA di li livello per l'Ospedale di Cremona, obiettivo da raggiungere il prima possibile nell'attuale assetto e da confermarsi nel nuovo ospedale.

Dopo l'illustrazione dell'ordine del giorno unitario da parte del primo firmatario Roberto Poli, si è aperto il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Franca Zucchetti (Partito Democratico), Francesco Ghelfi (Partito Democratico – Articolo 1), Riccardo Merli (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Daniele Villani (Partito Democratico), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Luca Nolli (Movimento 5 Stelle), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Fabiola Barcellari (Partito Democratico), Marco Loffi (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva) e Roberto Poli (Partito Democratico). A nome della Giunta è intervenuta dapprima l'Assessora alle Politiche Sociali Rosita Viola che, tra l'altro, ha sottolineato l'impegno dell'Amministrazione a monitorare tutti vari passaggi su una tematica molto complessa, a seguire ha preso la parola il Sindaco Gianluca Galimberti: le criticità emerse durante il dibattito vanno ascoltate e affrontate, ma vi sono aspetti positivi da valorizzare come emerso dai confronti che si sono susseguiti sino ad ora, quali ad esempio il POAS (Piano di Organizzazione Aziendale Strategico) presentato che contiene elementi davvero importanti, mentre prosegue il confronto con i rappresentanti dell'Ordine dei Medici e con quello degli Infermieri. Continua il percorso relativo al Protocollo d'Intesa per il nuovo ospedale i cui risultati andranno condivisi con tutte le parti sociali e naturalmente ci sarà un confronto anche in sede di Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale. Le Case di Comunità a Cremona saranno due, per quanto riguarda l'immobile di viale Trento e Trieste è un obiettivo decisamente di grande portata ma può essere raggiunto, così come avvenuto per altre partite. 

Al termine l'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità. 

"Un primo step concluso comunque in modo democratico e partecipato, presenti fra il pubblico alcune esponenti del comitato spontaneo "Rivogliamo Area Donna", alle quali va un ulteriore e speciale ringraziamento per aver fatto "gioco di squadra" e averci portate a qualche primo accenno di recupero della nostra amata, pur nella sofferenza, Brest Unit di Area Donna". Ha detto Paola Tacchini. 

Nella foto un momento della manifestazione che si è tenuta davanti all'ospedale organizzata dal Comitato "Ridateci Area Donna"

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti