9 novembre 2024

'Chiara e il suo dono più grande, il suo sorriso che ci ha insegnato il senso della vita'. Il ringraziamento della famiglia Galimberti ai tantissimi che hanno partecipato al lutto

Ha affidato alla sua pagina Fecebook il messaggio di tutta la famiglia, Gianluca Galimberti, per ringraziare pubblicamente le numerosissime persone che nei giorni terribili del dolore e del lutto per la perdita della figlia Chiara, hanno dimostrato una calorosa vicinanza a lui ed alla famiglia, stringendosi in un abbraccio collettivo che proprio sui canali social ha trovato la sua massima espressione e partecipazione.
"Con Anna, i fratelli Marco e Giovanni, i nonni, gli zii e i cugini vogliamo ringraziare, con profonda riconoscenza, i moltissimi che ci hanno donato vicinanza intensa, affetto e tenerezza, commozione, moto comune dell’anima verso e dentro un desiderio di bene.
C’era dolore negli incontri dei giorni scorsi, nei messaggi e nelle lettere, ma soprattutto c’erano riconoscenza e stupore di fronte alla bontà di Chiara, al suo illuminante e sorprendente sorridere e abbracciare come squarcio di verità, che rivela il senso del vivere, che nutre un desiderio di bene condiviso. E il profumo di questo desiderio di bene l’abbiamo respirato forte e intenso.
C’è una semplicità di un Vangelo di umanità che cambia la storia, c’è una normalità di amore che apre le menti, c’è un desiderio di abbraccio che spiazza e sconvolge, c’è uno sguardo nuovo che vede la perla preziosa negli istanti del vivere, c’è una diversità che, scoperta, ci rende sorelle e fratelli, c’è una normalità che è scrigno di una gioia da coltivare e cercare senza sosta, gioia nostra perché di tutti. Chiara era ed è tutto questo. E, come lei, tutti i semplici di questa terra. Di loro si può essere discepoli per imparare a vivere una vita che sa e può fare nuova la terra, davvero lo può.
Per noi è stata ed è un dono immeritato, un mistero di vita, uno sguardo nuovo sulle cose e sulla storia. E in questi giorni abbiamo riconosciuto che lo è stata per molti e la quantità e l'intensità ancora ci stupiscono. Il mistero non muore, lo sguardo dev’essere rinnovato. E sarà, se lo vorremo, per sempre.
Grazie ancora di cuore a tutti".


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