8 marzo 2024

"Cremona, luogo più inquinato d'Europa": a dirlo ieri l'emittente pubblica d'oltralpe France 24 in un'inchiesta nel proprio Focus d'informazione

Che in Pianura Padana l'aria fosse pesante ormai ci siamo stancati di sentirlo dire, lo sappiamo. Certo, fa sempre un certo effetto se a dircelo è un'emittente televisiva pubblica di un altro stato europeo. France 24, canale d'informazione nazionale nato e promosso da Jaques Chirac, ha condotto un'inchiesta su quella che viene definita nel servizio "La regione più inquinata d'Europa". Il Focus che ogni giorno France 24 conduce su temi d'attualità, ha portato le telecamere francesi tra Cremona, Milano e Crotta d'Adda. Diversi i contributi nell'intervista, da Barbara Meggetto (Legambiente Lombardia) a Luca Ferrero (Bicocca), passando per Federico Balestrieri (ISDE - Associazione Medici per l'Ambiente) e Paola Tacchini. Ciascuno di essi si è focalizzato sulle diverse sfaccettature dell'inquinamento della Pianura Padana, con particolare attenzione ai PM 2,5, ai PM10 e alle emissioni di ammoniaca. "Questa vasta area dell'Italia settentrionale concentra il 40% degli abitanti del paese che respirano aria tossica contenente livelli di particelle fini circa quattro volte superiori alle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità" afferma il servizio che pubblichiamo per intero qui sotto con la possibilità di visionarlo sottotitolato in italiano (selezionando dal menù Sottotitoli-Traduzione automatica-Italiano):


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Chemist

8 marzo 2024 16:27

Siamo famosi... Però Salini Fontana e Sala dicono che non c'è una vera emergenza ambientale, quindi meglio proseguire con allevamenti intensivi, spargimenti di letame, biometano, veicoli a gasolio... Bene così

Nicola

10 marzo 2024 11:21

Il nord Italia paga anni di ingordigia e sfruttamento ai danni del sud. Terra meravigliosa e cullata dal vento fatta di lavoratori che hanno onorato l' Italia in tutto il mondo. Contribuendo inoltre a sviluppare il settentrione in maniera significativa, sia nel manifatturiero che nelle grandi opere pubbliche tipo i trafori delle alpi, opere costruite con il sacrificio e la valuta pregiata dei migranti del Sud Italia. È ora che in Italia si racconti la verità.

Fabione

10 marzo 2024 14:28

Fidati... meglio di no... potresti rimanerci male...

Anna Maramotti

8 marzo 2024 18:51

Più che mai oggi la ricerca scientifica deve essere coinvolta. Si tratta di ricerca che alle indagini faccia seguire progetti seri e non tecniche espressione di meri opportunismi . Non si tratta neppure di fare un passo indietro, si tratta di trovare soluzioni congrue che permettano di salvare la casa comune. Non ripetiamo l'errore del Fabianismo ottocentesco e non invaghiamoci di soluzioni che sono tali solo alla parvenza, ma persino peggiorano la situazione attuale. Ricordiamoci cosa contengono i sepolcri imbiancati.

Manuel

9 marzo 2024 03:58

Essendo, la professoressa, in campagna elettorale, farebbe bene a gestire la comunicazione con meno cripticita’; dopodiché parrebbero contraddittori certi riferimenti, ma potrebbe rivelarsi una mia difficoltà di comprensione. Sulla serietà come modello da perseguire in ogni campo, non ci piove: è da più di cinquant’anni che si auspica.
Su una cosa metto anch’io il punto esclamativo: bisogna salvare la casa comune!... speriamo sia una priorità per tutti (o quasi).
I bianchi sepolcri li dovrà svelare la prof, forte di tanta cultura ed obbligata dall’incipiente esperienza politica.

Chemist

9 marzo 2024 08:25

Condivido, il problema è di tutti, ci vogliono idee chiare e concrete e non elucubrazioni su movimenti politici del passato

Anna

8 marzo 2024 20:26

Campioni del mondo!

Emanuele

9 marzo 2024 12:30

Mai visto speranza in questa città. Lentamente sta cadendo in un baratro, dato dalla cattiva gestione del luogo stesso...

Lisa

10 marzo 2024 09:13

Attaccare il riscaldamento delle abitazioni e gli allevanenti , quando tante aziende agricole hanno chiuso ormai da anni e’ attaccare la catena più debole. Sappiamo bene quanto inquinanti producono le grandi aziende industriali . Visto che sono realtà intoccabili per il beneficio in termine occupazionale, cerchiamo di lavorare dalle basi. Mobilità pubblica seriamente interessata alla necessità della persona di muoversi e aree verdi vere , basta con centri commerciali e grandi negozi. Siamo veramente arrivati al capolinea di sopportazione e di operazioni contro l’ambiente e gli abitanti.