18 ottobre 2024

'Fratelli Borgazzi' in concerto a Cremona domenica 27 ottobre. Il quartetto piacentino si esibirà all'Antica Osteria del Fico

Il normale iter per una band prevede una cantina più o meno umida per le prime prove, la coraggiosa ricerca di locali o piccoli eventi per le esibizioni live, la registrazione di un demo. Se la ruota gira per il verso giusto, gradualmente si passa dai primi applausi ad una integrazione dei concerti e all'incisione di qualcosa di più professionale. Il percorso dei Fratelli Borgazzi è stato l'esatto opposto: intorno al 2000 due giovanissimi batteristi di estrazione punk, Nicolò Bisotti e Carlo Cantore, si ritrovano in cameretta per registrare con i propri mezzi le canzoni scritte alla chitarra da quest'ultimo, ispirato dai problemi tipici dell'età - delusioni sentimentali in primis - ma anche e soprattutto da luoghi, ritrovi, modi di dire, clichés e manie della propria zona, la provincia di Piacenza. Raggiunti da un terzo amico, il bassista Andrea Chiappini, sanciscono l'unione dichiarandosi “fratelli” e inventandosi pure un alter ego, Gian Borgazzi, personificazione del loro status giovanile e del nascente repertorio che finisce poco dopo su MySpace e sul cd “Se mi lasci risparmio”, stampato in un numero limitatissimo di copie. 

Il sound del trio è quanto mai inedito: al posto di battere sulla pelle dei tamburi, Nicolò prende ispirazione dai danzatori altoatesini e picchia a tempo sulle sue cosce, Carlo imbraccia la chitarra acustica e Andrea completa con il suo basso: ne esce un suono semi-acustico indefinibile, volutamente sghembo e caciarone, che prende di mira pure alcune cover pescate dai successi house del periodo e qualche super classico italiano. A sorpresa, il passaparola e la determinante scelta di geolocalizzare precisamente le proprie canzoni li rende presto popolari, tanto da integrare il primo lavoro con altri due album. Parallelamente cresce anche la richiesta di sentirli all'opera dal vivo, puntualmente declinata dai tre, dubbiosi sulla possibilità di riuscire a riprodurre in concerto quanto inciso.

L'appeal delle loro canzoni più amate, “Amore controvento”, “Trebbia” e l'iconica “Piacenza” (sorta di cartina stradale in musica) continua però a crescere: nel 2010 i tre incontrano l'allora sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, nel 2012 Francesco Cacciatore usa un loro brano per promuovere la propria candidatura. Nel mezzo c'è anche la partecipazione al progetto “Piacenza Primogenita”, che nel 2011 festeggia il 150° anniversario dell'unificazione d'Italia: “Son partiti da Piacenza” entra nella tracklist di un cd che reinterpreta il senso di appartenenza alla città e figura anche con uno spassosissimo videoclip diretto dal regista Francesco Barbieri. 

Di concerti, però, proprio non se ne parla: a questo punto coglie la palla al balzo un'altra band, Lucky Night, che propone a Carlo di tornare dietro la batteria, riarrangiando e integrando il repertorio dei Borgazzi dando vita ai Cani della Biscia, che velocemente diventano una delle realtà più attive ed amate del territorio piacentino, veri macinatori seriali di sagre, feste di piazza e iniziative benefiche tutt'ora in grande spolvero.

Nel frattempo, Nicolò e Andrea si dedicano ai rispettivi progetti più canonicamente punk - le band Tough e Bravi Tutti - che realizzano un'ampia discografia entrando nel giro indipendente del punk tricolore con alterne fortune. Storia finita per i Borgazzi? Per molti anni sembrerebbe di sì, almeno fino al  2023, quando i tre ragazzi, ormai giovani uomini, decidono di adottare un quarto fratello, l'amico Federico Pagani (già noto al pubblico nazionale con lo pseudonimo An Harbor, con cui gode di un fuggevole quarto d'ora di popolarità all'edizione 2014 di “X Factor”) e si ripresentano con un progetto condiviso con il cantautore comasco Massilanciasassi, noto agli appassionati headbangers grazie ai suoi Leechees, amata band punk del Bel Paese: esce così il mini-album split “Si beve bene/Gli occhi di Alberto Sordi”.

Tre canzoni a testa, con le rispettive title-track pubblicate anche su vinile, un canonico 45 giri arricchito da una eleborata confezione. E' il momento di provarci: la presenza di un secondo chitarrista regala la giusta iniezione di fiducia: “Ci siamo detti... o lo facciamo ora o mai più” - dichiara Carlo Cantore nell'agosto 2023, mentre i fratelli affinano le prove in vista dell'esordio. Il primo concerto, al Joshua Blues Club di Como, convince il pubblico locale richiamato dal comasco Massi e un pugno di fedelissimi supporters da Piacenza e Cremona. Il sound, ora pieno e coinvolgente, pur mantenendo le intenzioni iniziali, torna poi protagonista nella seconda data al Circolo Belleri di Piacenza, con una densità umana del 100% e dove tutti – bambini compresi – cantano a squarciagola l'intera sequenza: un trionfo annunciato. 

Nei mesi successivi il quartetto viaggia su e giù per il nord Italia tra Torino, il comasco, il lodigiano e ovviamente Piacenza in attesa della data più “coraggiosa”: sì,  perchè se consideriamo gli storici sfottò tra cremonesi e piacentini (normalmente di ambientazione calcistica e radicati storicamente nel campanilismo della zona) suonare all'ombra del torrazzo canzoni che fanno della piaceninità l'humus principale, è già di per sé una notizia. L'incontro tra i due mondi avverrà domenica 27 ottobre all'Antica Osteria del Fico, il primo locale che ha accettato la scommessa di ospitare il gruppo, che proporrà una selezione del proprio repertorio in coda all'aperitivo, tra un buon rosso fermo e una piadina: contesto assolutamente adeguato al gustoso mondo provinciale dei Fratelli Borgazzi.

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