2 agosto 2022

Cristiano Villaschi: direttore del Coro CAI Cremona, appassionato musicista ispirato dai grandi

Nuovo appuntamento con Strumenti e Musicisti, la rubrica di CremonaSera dedicata a coloro i quali rendono Cremona la "Città della Musica".

In nostra compagnia c'è Cristiano Villaschi, musicista cremonese apprezzato per la sua direzione del Coro C.A.I. Cremona. 

Un po' di biografia.

"Ho iniziato i miei studi alla Civica "Monteverdi" con Marco Fracassi. Non li ho terminati ma l'organo è sempre stata una mia passione e ho fortunatamente raggiunto un livello sufficiente a <<divertirmi>>"

Gli studi musicali non si sono esauriti qui.

"Ho frequentato un corso di direzione di coro sempre alla Monteverdi, con i maestri Fracassi, Dominguez, Mantovani e Costi. E' stato molto interessante"

Poi il lavoro da assicuratore e, successivamente, da insegnante di lettere al Torriani.

"Ho continuato a far musica in coro, militando nella Camerata di Cremona nella sezione dei baritoni, e dal 2004 sono subentrato come direttore del coro della sezione C.A.I. di Cremona."

Una realtà amatoriale, molto amata in città.

"Sì, i coristi sono tutti amatori. Lo sforzo musicale però è sostenuto dal potere dell'aggregazione. L'amatorialità non significa automaticamente basso livello, infatti mensilmente prevediamo degli appuntamenti di studio della vocalità con una docente di canto. Del resto anche i coristi della SAT sono amatori, eppure con la complicità di un'ottima selezione e tanta esperienza hanno creato una compagine unica."

Da qualche tempo nei concerti e nelle foto abbiamo notato la presenza di donne.

"E' stata una scelta inevitabile, dettata dalla scarsità di voci tenorili. Le tradizioni a volte vanno scalfite. Questo espediente ha comunque regalato equilibrio al coro e, ti dirò, nuova linfa. Negli ultimi anni il coro ha avuto un ricambio generazionale consistente, alcuni di quelli che si sono ritirati non hanno avuto una sostituzione. L'apertura alle donne ci ha aiutato a mantenere, per ora, questo equilibrio continuando col repertorio che ci contraddistingue. Che poi questo significhi che in futuro ci si debba arrendere a sconvolgere tutto e fare un coro a voci miste, ancora non è dato saperlo. Oggi l'effetto vocale con questa conformazione è bello e funziona."

Dopo il lockdown da Covid il coro riunito sta già pensando al futuro.

"Abbiamo già diversi appuntamenti fissati: a settembre siamo attesi a Gerre de' Caprioli, ad ottobre a Maccastorna (Lo), ospiteremo poi il Coro femminile C.A.I. di Sondrio, ed alla nostra tradizionale rassegna avremo il piacere di portare a Cremona il Coro CET di Milano al Museo del Violino."

Un musicista ha sempre qualche "mito".

"In senso lato, dato che è un direttore d'orchestra, posso dire di provare ammirazione per Daniele Gatti. Amo molto anche le composizioni di Maiero, di De Marzi, di Susana. Le loro composizioni sono apprezzate dai miei coristi, senza però trascurare l'anima del repertorio su cui si è costruito il Coro C.A.I. Cremona, ovvero quello della SAT."

Un consiglio a giovani ed adulti.

"Fare musica è sempre un arricchimento. Cantare, suonare uno strumento, c'è sempre un buon motivo per praticarla. La musica corale non è da vecchi, ha grande ricchezza di contenuti e può ancora appassionare. I cori sono realtà che, visti i tempi non proprio fecondi, possono dare ancora un messaggio importante."

Loris Braga


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