21 dicembre 2022

Achille Meazzi, anima dei Cordigliera e di Aksak Project, ci racconta le sue mille sfaccettature: "Sono un autodidatta consapevole, impenitente e forse un tantino scriteriato"

Artista poliedrico, Achille Meazzi è pittore, musicista polistrumentista, compositore, poeta, geometra. 

Una passione, quella musicale, nata fin da giovane età.

"Sono un autodidatta consapevole, impenitente e forse un tantino scriteriato. Nessuno in casa mia aveva mai suonato uno strumento. A 14 anni mi capitò di sentire dal mio compagno di banco in cuffia un programma registrato da "L'Altro Suono", trasmissione di Anna Melato, e ascoltai due pezzi: "Rin del angelito" e "Alturas" degli Inti-Illimani. Rimasi folgorato da questa musica fatta di suoni che non avevo mai sentito. e mi dissi: <<Io voglio imparare a suonare uno strumento per fare quella musica qui>>. Mi comprai una Eku per diecimila lire. Sono andato a lezione dal mio compagno di scuola Ventura. "

E poi?

"Successivamente studiai da Renzo Donzelli, lui suonava il liscio. Mi insegnò a suonare la mazurka con il plettro. Nel mentre venne in città un gruppo boliviano, i "Los Rupay", e fu l'estasi per me. Feci perfino un tema a scuola su di loro. Col plettro durai poco, due mesi dopo mi stancai e mi acquistai un manuale edito da una cooperativa di Milano che raccoglieva grandi artisti e che pubblicò questa guida che mi permise, in modo totalmente autonomo, di studiare accordi, posizioni, note."

Come nascono quindi i Cordigliera?

"Naturalmente l'idea fu quela di raccogliere le energie di questa musica travolgente e riproporla. Trovai il mio primo compagno di viaggio fuori da una Festa dell'Unità. Massimo Fervari era lì, su una panchina, col suo flauto dolce in legno chiaro a suonicchiare alcuni motivetti che conoscevo. Insieme a lui, come racconto nel libro "La Cordigliera bagnata dal Po" prese vita il gruppo."

Sono poi, qualche anno dopo, nati anche gli Aksak Project.

"I due gruppi nascono con due sensibilità diverse. Se cordigliera strizzava l'occhio alla musica latina ed eseguiva principalmente cover di brani esistenti, Aksak nasce con la volontà di guardare al medio oriente ed essere ispirati da quelle armonie per comporre brani nuovi. Opposti, se vogliamo, anche i progetti. Se Cordigliera trova il proprio nome fra le Ande, Aksak segue il tema di un immaginario viaggio in barca per toccare le emozioni dei propri album"

Già in programma un concerto per il novembre 2023

"Stiamo proprio in questi giorni lavorando ad un importante anniversario, il 50esimo anniversario della morte del cantautore cileno Vìctor Jara, barbaramente assassinato cinque giorni dopo il golpe dell'11 settembre 1973, vittima della repressione messa in atto dal dittatore Augusto Pinochet. Tommaso Giorgi si occuperà della narrazione."

Progetti per il futuro?

"Stiamo già preparando il nuovo disco. Il 23 dicembre inaugurerò la mia mostra personale di pittura alla Sede di Net4Market, Palazzo Fodri in Corso Giacomo Matteotti. Si chiamerà "DiMarinMare". Sarà anche, lo sveliamo in anteprima a CremonaSera, il titolo del nuovo album di Aksak Project."

Come mai DiMarinMare?

"Un titolo che ha una duplice chiave di lettura: una di larga scala, sovrapponibile all'immagine di queste tre discipline come mari differenti (ma comunicanti) nei quali “navigo”, mi “bagno” e mi “ricreo”, ed una invece più di dettaglio là dove ogni mio viaggio per ciascuno di questi mari è fatto, a sua volta, di incontri, di scoperte e di altri mari, di nuovi approdi, di suggestioni e ispirazioni che in questo mio peregrinar viaggiando disordinato e lucidamente disorientato riesco a “trovare” e far diventare, ogni volta, opportunità di crescita e “ça va sans dire” parte essenziale del mio personale bagaglio a mano."

Non ci resta che appuntarci la data del 23 dicembre e correre a Palazzo Fodri a conoscere di persona alcune delle mille sfaccettature tutte da scoprire dell'incredibile artista Achille Meazzi.

Loris Braga


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