“I nostri sindaci, o aspiranti tali, sono stati commissariati dalle aziende?”. Dura nota di Degli Angeli (5 Stelle) sul biometano
Giusto pochi minuti. A stretto giro, dopo la dura presa di posizione di Michel Marchi, Sindaco di Gerre de’ Caprioli; Luca Ferrarini, Sindaco di Bonemerse; Luigi Lipara, Presidente comitato BiometaNo Cremona, ecco ora quella di Marco Degli Angeli, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle di Cremona. Il tema è ancora quello: le dichiarazione dell'amministratore di A2A sull'impianto di biometano.
“Tutto chiaro ora? - si chiede retoricamente Degli Angeli - L'inceneritore sarà in funzione, nelle intenzioni di A2A, almeno fino al 2035. "Altri investimenti per garantirne la continuità temporale per almeno altri 12 anni" dichiara infatti Mazzoncini, Amministratore Delegato della multiutility . Ma non finisce qui. "Avanti con il biometano", la provincia di Cremona, quindi sempre più hub del (bio)gas, e chi non è allineato "ha la sindrome di Nimby". E probabilmente, aggiungo io, questi signori del No non si lavano i denti, puzzano ovviamente più degli spargimenti, del digestato di bioreattori, e del diesel dei mezzi di conferimento. Tié. Sempre più impianti di biometano quindi, e di conseguenza sempre più reflui zootecnici e scarti di ogni tipo da reperire anche fuori regione, perché il piano industriale parla chiaro: "Mantenere a Cremona il centro di competenza" in piena coerenza con l'operazione di "assorbimento di LGH in A2A". Tutto legittimo, a parte gli insulti. A2a è un'azienda privata. Risponde ai propri azionisti e fa quello che ritiene più opportuno per incrementare gli utili. Ma la politica che fa? I candidati sindaci per le prossime elezioni che dicono? Se ne stanno a guardare?”.
Prosegue il coordinatore dei 5 Stelle: “L'attuale vicesindaco, e candidato sindaco per il PD, Andrea Virgilio, ha ottenuto quindi a stretto giro la risposta alla sua domanda di qualche settimana fa. "Occorre chiedere ad A2A che intenzioni ha sul termovalorizzatore", dichiarava. E ora che ci dice? Come si posizionerà la sua giunta in caso di elezione? L'autorizzazione scade nel 2029. Nelle conferenze di servizio che si terranno per il rinnovo della concessione quali osservazioni metterà sul tavolo”.
Un colpo a sinistra e uno a destra: “La stessa domanda – incalza Degli Angeli – è lecito farla ad Alessandro Portesani, candidato civico per il centrodestra. Pochi giorni fa ha dichiarato che l'impianto biometano non va fatto al confine di Gerre. "Lí non va bene". Quindi da un'altra parte sí? Dove, in caso di sua elezione a primo cittadino, esaudirà il desiderio della multiutility? L’impianto in questione per sue caratteristiche produce emissioni odorifere nauseabonde e pericolose per la salute, nonché una serie di fumi e gas climalteranti che andrebbero a peggiorare sensibilmente la situazione della città”. Firmato Fratelli d'Italia per pugno del consigliere comunale Roberto Chiodelli e del consigliere Regionale Marcello Ventura, ancora consigliere comunale al tempo del deposito della mozione. Quindi come la mettiamo? Arriveranno posizioni chiare anche da qui?”.
“I nostri sindaci, o aspiranti tali, sono stati commissariati dalle aziende? - si chiede Degli Aneli – Chi decide il futuro dei nostri territori? Esiste una posizione chiara che verrà portata nelle conferenze di servizi per fare valere le ragioni del comune e dei cittadini? Se fossero a corto di idee sono pronto a regalarne qualcuna. Il nostro territorio è saturo dal punto di vista impiantistico. Lo dicono i dati delle centraline Arpa. Lo scrisse l'Ats. I livelli di PM10, pm2.5, ammoniaca, ozono e altri inquinanti, ci posizionano al top delle peggiori classifiche. Si chiama impatti cumulativo. Il profilo sanitario della popolazione cremonese è preoccupante sia alla voce malati cronici, che a quella dei tumori al polmoni e leucemie. I nati prematuri sono in crescita (segnale di territorio troppo inquinato). Di ragioni da mettere sul tavolo, da parte della prima autorità sanitaria e garante della salute dei cittadini del proprio comune (leggasi sindaco) ce ne sarebbero, eccome!”.
Ricorda ancora il leader dei 5 Stelle: “Lo scrivevo ormai 3 anni fa, in occasione della presentazione del fantasmagorico piano energetico di Cremona 2030 da parte di un entusiasta Gianluca Galimberti. Ormai tutto viene proposto a scatola chiusa dalle aziende e calato sulla testa dei cittadini senza nessun coinvolgimento. Quando si parla di “energia verde”, bio-qualcosa, e termovalorizzatori si gioca con le parole: la provincia di Cremona sarà la nuova frontiera dell'incenerimento, questa la verità e del gas. Vorrei capire come è stato costituito e chi ha fatto parte dello steering committee che ha deciso il destino della nostra provincia. Ormai i sindaci e la politica non servono più a nulla, ma si delega la pianificazione territoriale ai gruppi industriali, che ovviamente rispondono ai propri interessi economici e non alla cittadinanza, se non solo in maniera di facciata. Chi sono i referenti chiave che hanno programmato e ipotecato il nostro futuro senza coinvolgere il territorio, i consigli comunali democraticamente eletti, i cittadini e le associazioni? Quali garanzie sono state date in termini di saldo delle emissioni? Qui si fanno politiche aziendali senza interpellare nessuno e si presenta il prodotto quando è già confezionato. I sindaci ed i consigli comunali hanno ancora un ruolo o sono stati commissariati dalle aziende? Forse è più corretto dire che si sono consegnati con mani e piedi legati in nome di partnership, che di fatto erano vendite (o svendite) senza gara ad evidenza pubblica. Cedendo la gestione di servizi di pubblica utilità al privato, si é perso il controllo di settori strategici ed ipotecato il nosto futuro. Gli autori della vendita, contestata anche dall'Anac, di Lgh ad A2A è il peccato originale, ed i nomi di chi l'ha commesso sono noti, da Crema a Cremona, passando da Lodi fino ad arrivare a Pavia. Operazione targata PD con la bendizione di un centrodestra che non ha mai presentato nessuna carta in nessun tribunale”.
Sibillina, ricorda infine Degli Angeli, “fu anche la posizione del sindaco Bonaldi sulla vicenda dell'inceneritore cremonese, che cosi commentava il revamping fino al 2029: «Si tratta di una scelta di natura industriale». In piena linea con Virgilio insomma. Tradotto, noi sindaci abbiamo delegato ad altri le strategie energetiche e di tutela della salute e dell'ambiente. Perché chiedere a noi? Per me è gravissimo e lascia sconcertati. Nella nostra provincia, prima di accendere un cerino in più, sarebbe meglio aver ben chiara la situazione epidemiologica, sanitaria e ambientale. Quello che è certo è che l'inceneritore avrà ancora lunga vita e che fanghi e i rifiuti da stoccare e bruciare nelle centinaia di impianti a biomasse e di trattamento delle acque diventeranno, per qualcuno, il nuovo oro, ma a quale prezzo per i cittadini? Rischiamo di diventare sempre più la pattumiera d'Italia”.
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commenti
Chemist
13 marzo 2024 11:44
Condivido tutto, bisogna reagire, e velocemente
Pierpa
13 marzo 2024 13:40
"Chi decide?" si chiede Degli Angeli. Un aiutino per la risposta: follow the money. E va' a da' via i ciapp l'interesse dei cittadini e del territorio.
PaoloG
13 marzo 2024 14:54
il cittadino cremonese è al corrente e si rende conto di dove sta vivendo e da chi è governato veramente? purtroppo temo di no, perchè se non fosse per Cremonasera, certe informazioni non arriverebbero se non tramite social o qualche convegno al quale partecipano purtroppo i soliti quattro gatti (che i media definiscono 'ambientalisti', quando in realtà andrebbero definite persone che tengono in primis alla propria salute ed all'ambiente). Grazie Cremonasera
Pierpa
13 marzo 2024 18:44
👌
Rosella Vacchelli
13 marzo 2024 22:48
L'inceneritore in funzione per altri 12 anni e avanti con nuovi impianti di biometano così che Cremona e l'intera provincia diventi il collettore di rifiuti di ogni tipo provenienti da ogni dove. Quella dei rifiuti e del trattamento dei reflui è la vera industria 3.0 camuffata di pseudo rispetto dell'ambiente e di vocazione al riciclo in chiave verde il tutto riassunto e al tempo stesso di fatto negato nell'ormai frusto e abusato prefisso 'bio.' Quello che preoccupa come dice giustamente Degli Angeli è Il silenzio della politica che ha rinunciato al proprio ruolo di gestire con responsabilità Il destino dei territori e ha dimenticato che la delega elettorale non è carta bianca data dagli elettori agli eletti. Siamo allo stravolgimento del sistema democratico: chi viene eletto non risponde più all'elettore ma soltanto ai poteri forti che controllano il territorio, i flussi di denaro e i settori strategici del business del momento e che a questi piegano i destini dei cittadini. Il business del momento si chiama riciclo di scorie e rifiuti che richiedono inceneritore e impianti di biometano e insieme si chiama anche 'imprenditoria sanitaria' che richiede l'abbattimento del Maggiore per riedificare un nuovo ospedale fatto apposta per scaricare volumi importanti di assistenza ospedaliera su un territorio sguarnito di strutture che quindi non potrà che trovare risposta dall'arrivo del privato, non più quello convenzionato sei già per legge dal primo Aprile prossimo varranno pesanti tagli ai rimborsi per le prestazioni in convenzione col risultato prevedibile e assicurato, dal momento che nessuna azienda lavora in perdita, che a breve il privato convenzionato lascerà il posto al privato puro modello USA. Il tutto nel silenzio della politica e con la complicità della stampa fatta eccezione per alcune testate come quella che ci ospita. Andremo alle elezioni ma non cambierà nulla. Del resto di cosa stupirsi se nei giorni scorsi si è votato un candidato che nemmeno conosceva la geografia del territorio che sarebbe andato a governare.