"Nuvole di metano sui cieli di Bordolano nell'indagine di una Ong americana ripresa dalla Reuters": denuncia il consigliere Degli Angeli
Massicce perdite di metano da impianti di petrolio e di gas in tutta Italia. A quest'ennesimo allarme ambientale non sfuggirebbe la Lombardia, di fatto una sorta di “hub del gas” con cinque impianti attivi, di cui tre in provincia di Cremona (Sergano, Ripalta Cremasca, Bordolano) e due in provincia di Milano, a Brugherio e Settala. Le perdite di metano sono state documentate a livello europeo da una ONG con sede negli Stati Uniti, la “Clean Air Task Force” usando una telecamera a infrarossi all'avanguardia. La notizia dell'indagine della ONG è stata riportata anche dalla prestigiosa agenzia Reuters sul suo sito (qui l'articolo in inglese). A quanto si apprende, l'organizzazione ha visitato oltre 120 siti in sette paesi europei, compresa l'Italia, e ha rilevato tracce di inquinamento da perdite di metano.
Sull'argomento si è attivato anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Degli Angeli, che riferisce come “uno dei video (della ONG; ndr) mostra che la Snam ha rilasciato idrocarburi da due camini del suo rigassificatore a Panigaglia, vicino a La Spezia, in tre date in aprile 2021 durante un periodo di due settimane. Altri ancora rivelano massicce nuvole di metano provenienti da alti camini negli impianti di stoccaggio del gas fossile a Minerbio (BO) e Bordolano (CR)”.
“È dall'inizio della legislatura - spiega Degli Angeli - che sollecitiamo l'assessorato regionale per richiedere azioni di tutela e a salvaguardia del benessere ambientale”. Il consigliere del Movimento 5 Stelle, peraltro, ha già avviato altre azioni politiche in quest'ottica: nel luglio 2018 ha depositato un ordine del giorno, approvato poi dalla Giunta, con l’obiettivo di promuovere il monitoraggio ambientale. Il 20 novembre 2020 ha depositato un'interrogazione per comprendere a che punto sia lo stato attuativo dell’Odg.
Commenta ora Degli Angeli: “La Lombardia è un vero e proprio hub del gas e ci sono massicce quantità di perdite di metano documentate non solo in Lombardia, ma in tutta Italia. Sono seriamente preoccupato: da quanto si può evincere dai documenti autorizzativi per alcuni siti di stoccaggio, in Lombardia ci sono perdite fisiologiche di circa l’uno per mille del gas movimentato”. Numeri alla mano, si tratta di milioni di metri cubi. “Non è un caso - evidenzia Degli Angeli - che le attività di stoccaggio di gas siano considerate a rischio di incidente rilevante (RIR) e sottostanno alla cosiddetta normativa Seveso. Il metano ha infatti un effetto serra che è 80 volte più potente dell'anidride carbonica ed è responsabile di almeno il 25% del riscaldamento globale: è assurdo che il Governo Draghi non scelga di contrastare questo fenomeno”.
E se negli ultimi tempi le criticità ambientali in Lombardia e nel cremonese sembrano ormai esplodere (si pensi alla vicenda dei fanghi contaminati o al primato per la peggior aria d'Europa dopo la città polacca Nowy Sacz), è ancora più determinante, alla luce di questa nuova spia d'allarme accesa dall'indagine della ONG americana, una forte presa di posizione delle istituzioni. “Le istituzioni, che dovrebbero garantire la salute ambientale – avverte Degli Angeli –, girano la testa dall'altra parte e come ho già denunciato in altre situazioni, gli stessi sindaci si accontentano di accordi che portano sul territorio pochissimi soldi di risarcimento per compensazioni. I cittadini devono essere informati e sapere con chiarezza quello che respirano, bevono e mangiano ogni giorno. Nonostante le mie azioni politiche, tutto sembra rimanere nell’impasse”.
Conclude il consigliere: “Considerando come l’impatto del metano sia devastante per la salute dei cittadini e dell’ambiente e considerando le risposte e le azioni poco convincenti messe in campo finora, riporterò la questione in consiglio Regionale. Non demordo”.
La foto in alto è tratta dal video della ONG Clean Air Task Force diffuso dalla Reuters
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commenti
Gualtiero Nicolini
26 giugno 2021 12:51
Ho denunciato da anni i possibili pericoli con lettere al prefetto e al ministero ma per tutti va bene così chissà perché