7 aprile 2021

"Salvare le imprese" Consegnato in Prefettura il documento con le proposte di ANVA e Confesercenti

Nel giorno dell’iniziativa nazionale di Confesercenti “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, ANVA-Associazione dei commercianti ambulanti della Lombardia Orientale e Confesercenti si sono rivolti al Prefetto di Cremona per denunciare una situazione ormai non più sostenibile, coi mercati e le attività fermi da settimane, se non da mesi, sagre e fiere anch’esse sospese da Marzo 2020 e ristori inadeguati rispetto alle perdite subite. 

Moltissime sono le licenze degli ambulanti che restano in sospeso nella speranza che presto le attività possano riaprire, ma la previsione, ad ora, è che la maggior parte verranno consegnate a causa di questo periodo di stop e di crisi. 

Presenti alla manifestazione anche una delegazione di rappresentanti della categoria, il presidente ANVA di Cremona Agostino Boschiroli e il direttore Confesercenti di Cremona Giorgio Bonoli, che hanno consegnato un documento in cui, oltre ad evidenziare tutte le criticità che la categoria dei commercianti sta vivendo, si chiedono urgentemente la riapertura del comparto, la garanzia di ristori adeguati ed immediati, prestiti a lunga scadenza, velocizzare la campagna vaccinale e parità di trattamento tra le attività.

Tra le proposte, la previsione di un “contributo una tantum automatico” calcolato percentualmente sulla base del contributo già previsto dal Decreto Sostegni che garantisca un immediato sostegno in termini di liquidità alle imprese e ai professionisti in profonda crisi finanziaria ed un ulteriore contributo a fondo perduto calcolato sulla base dei costi fissi sostenuti. Nella fiscalità, la reintroduzione del “Tax credit locazioni” e di un beneficio fiscale per i contribuenti con volume d’affari non superiore ai 2 milioni di euro, nonché l’ampliamento della disciplina “Super bonus 110%” agli immobili strumentali o comunque utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa. Sono contenute inoltre proposte sul credito alle imprese (fra cui l’allungamento fino a 15 anni delle durate dei finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le Pmi) e sulle riaperture delle attività: si chiede la somministrazione consentita fino alle 22 e fino alle 20 (dalle 18 con servizio esclusivamente al tavolo), rispettivamente per la ristorazione e per i bar in zona gialla; in zona arancione, somministrazione fino alle 20 per bar e ristoranti; in tutti i casi asporto consentito fino alle 22, delivery libero. Per le attività presenti nei centri e gallerie commerciali in zona gialla e arancione si chiede di prevedere nessuna preclusione nelle giornate festive e prefestive, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida regionali, mentre per i mercati si richiede la riapertura immediata.

Contestualmente, oltre che a Cremona, delegazioni degli operatori dei mercati di ogni provincia saranno davanti alle Prefetture di tutta Italia, che rappresentano il Governo sul territorio, con un presidio rispettoso delle norme anti-Covid e consegneranno il documento ai Prefetti. 

 


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commenti


Pietro Ferrari

7 aprile 2021 13:02

Purtroppo dobbiamo rassegnarci e comprendere che Draghi non è il Salvatore della nostra Patria ma è il Curatore Fallimentare delle Nostre Imprese