Signoroni non informato su Padania Acque? Inaccettabile: si dimetta. Dura presa di posizione del centrodestra dopo il nulla di fatto sul Cda
Il presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni, si dimetta dal suo incarico e ceda il passo a una nuova figura istituzionale, frutto di condivisione tra le forze politiche. Il succo della forte presa di posizione del centrodestra provinciale è questo, ed è condensato in una nota stampa diffusa questa mattina (venerdì 21 maggio) e a firma Fabio Grassani (Commissario Lega Cremona), Tiziano Filipponi (Commissario Lega Crema), Gabriele Gallina (Coordinatore Provinciale Forza), Stefano Foggetti (Segretario Provinciale Fratelli d’Italia).
La dura presa di posizione origina dal nulla di fatto emerso un paio di giorni fa in occasione della riunione dell'assemblea di Padania Acque, chiamata a nominare il nuovo Cda della partecipata e conclusa con un riaggiornamento della seduta a lunedì. Il riaggiornamento è stato frutto di una procedura ai termini di legge con la quale, a fronte della spaccatura tra i sindaci sulle nomine, si è passati alla conta appurando che il 48% dei primi cittadini si è detto “non informato” circa l'iter per il rinnovo del Consiglio. Tra questi, i primi cittadini di Cremona e Crema e il presidente della Provincia (ente che da solo rappresenta l'11% di Padania).
Ebbene, a fronte del clamoroso fallimento della politica locale e di quel “non sono informato”, il centrodestra chiede ora le dimissioni di Signoroni.
“Nell’Assemblea di Padania Acque del 19 maggio – scrivono i referenti del centrodestra nella nota stampa – , che prevedeva l’approvazione del Bilancio 2020 della società e il rinnovo del Cda, è successo qualcosa di davvero incredibile e grave.
Il Presidente della Provincia Mirko Signoroni dopo aver comunicato che avrebbe chiesto il rinvio di un punto all’ordine del giorno, ha dichiarato in assemblea, relativamente a quello stesso punto, di “non essere sufficientemente informato sull’oggetto posto in deliberazione”.”.
Proseguono Grassani, Filipponi, Gallina e Foggetti: “Ci chiediamo: come è possibile che il Presidente della Provincia, azionista di riferimento di Padania Acque e massima istituzione competente per il governo locale in materia di Servizio Idrico Integrato, che tramite la propria Azienda Speciale ha affidato proprio a Padania Acque la gestione del servizio idrico integrato per la provincia di Cremona, si dichiari “non sufficientemente informato”? La convocazione dell’assemblea, contenente l’ordine del giorno, è stata notificata a tutti i soci da un mese”.
La convocazione risale infatti al 19 aprile e il nulla di fatto registrato un paio di giorni fa ha sancito i limiti della politica locale di fare squadra e trovare soluzioni a beneficio del territorio. Un fatto che non può essere ignorato. Di qui la richiesta degli esponenti del centrodestra: “Forse è arrivato il momento che Signoroni, ancora una volta rivelatosi elemento di divisione, valuti seriamente un passo indietro per l’inadeguatezza in questa occasione dimostrata nel ricoprire un ruolo chiave per il territorio, e permetta a tutti i Sindaci di scegliere un nuovo Presidente della Provincia frutto di ampia condivisione, a differenza della sua figura eletta solo dal 20% della base elettorale rappresentata da tutti gli amministratori del territorio provinciale”.
Concludono i segretari di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia: “Opportuno inoltre notare che il rinvio ha creato disappunto in parecchi sindaci, che si sono presentati in assemblea preparati, come tutti avrebbero dovuto essere. Noi forze politiche del centrodestra siamo sempre disponibili, come in questi ultimi mesi, a lavorare con il centrosinistra per la definizione di linee di indirizzo condivise e per formulare una proposta unitaria di cinque nominativi autorevoli e effettivamente rappresentativi della base sociale per formare il nuovo Cda, per il bene della nostra società e del nostro territorio”.
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