"Un Po di parole" all'Acquario Biosfera di Mezzano Inferiore. Le storie che il grande fiume custodisce e ispira
Una rassegna che ha dato la “parola” al fiume, in un’ideale ponte culturale, storico ed ambientale tra il Parmense ed il Cremonese. Con la speranza che siano sempre di più, e sempre più frequenti, le collaborazioni e gli scambi tra le realtà, pubbliche, private ed associative, tra le due rive del fiume. A Sorbolo Mezzani, in provincia di Parma, si è conclusa la rassegna culturale “Un Po di Parola” all’’Acquario Biosfera di Mezzano Inferiore. A concludere la rassegna è stata la presentazione de “Il Po – Viaggio lungo il grande fiume” di Tobias Jones (edizioni Mondadori). Libro che ha tutto un corposo capitolo, per altro, dedicato a Cremona, Piacenza, Pavia e la Lomellina con ampio spazio a Stagno Lombardo (con un importante richiamo storico al Bodrio del Lazzaretto dove venivano mandati in quarantena i malati di peste) e Pizzighettone. Della città di Cremona Tobias Jones esalta la storia e la cultura (specie quella musicale), le architetture (definendola “straordinaria”) ma rimarca anche il fatto che “non appena ti allontani dallo splendido centro per tornare verso il fiume. Ti ritrovi accerchiato dall’industria pesante. Le raffinerie e le acciaierie. Dopodichè, all’improvviso, ti perdi nel bosco lungo il fiume, come se in cinque minuti avessi fatto un salto all’indietro di secoli”. Tobias Jones, inglese classe 1972, oggi residente a Parma, è autore di nove libri, tra i quali “Il cuore oscuro del’Italia”, “Sangue sull’altare: il caso Elisa Claps” e il celebre “Ultrà: il volto nascosto delle tifoserie di calcio in Italia”. E’ collaboratore fisso di testate britanniche, americane e italiane, ha scritto e presentato documentari per la Bbc e per la Rai ed è cofondatore di due comunità nel bosco del Regno Unito mentre a Parma di recente ha lanciato il progetto "Common Home”.
Il libro presentato a Mezzano Inferiore è un affascinante viaggio lungo il grande fiume, tra natura, storia e cultura, tutto svolto in risalita, dal delta al Pian del Re, un impegno durato molti mesi. A moderare la presentazione è stato chi scrive queste righe e con questo incontro si è conclusa la rassegna “Un Po di Parole”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e ospitata tutti i fine settimana di maggio all’Acquario Biosfera. La rassegna ha proposto una serie di dialoghi con l’autore incentrati su tematiche ambientali, con particolare attenzione al Grande Fiume, offrendo spunti di riflessione e dialogo in un contesto che unisce natura, cultura e valorizzazione del territorio.
L’Acquario Biosfera, si conferma un luogo capace di accogliere e sostenere iniziative che integrano promozione culturale e ambientale. Con una piccola nota dolente: per un Acquario che, da anni ormai, ha chiuso i battenti (quello di Motta Baluffi, con una importante perdita per il territorio cremonese in ambito turistico e culturale) un altro, per altro molto bello, ha aperto in terra emiliana, a Sorbolo Mezzani. Ma se è vero che, come ha detto chi scrive queste righe, è ora di finirla di parlare di riva destra e riva sinistra perché “il Po è la casa comune di chi lo vive, ci vive e ci è nato”, bisogna allora vedere il bicchiere mezzo pieno più che quello mezzo vuoto, cogliendo magari l’opportunità di potenziare i collegamenti turistici, sia via acqua (con itinerari in barca sul Po) che via terra, potenziando i collegamenti tra le ciclovie Vento e Food Valley Bike (se si fosse chiamata “strada del gusto” o “strada delle delizie” sarebbe stato molto meglio e si sarebbe evitata la solita e totalmente inutile inglesaggine e si sarebbero evitati termini triti e ritriti come i vari “work in progres” e “stay tuned” tanto banali quanto scontati ma soprattutto a loro volta inutili e logorroici).
“L’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore alla cultura del Comune emiliano Filippo Lancellotti - intende continuare a investire su progettualità che rafforzino il legame tra paesaggio, conoscenza e partecipazione”. Presente, anche per l’occasione, Marco Egidio Tagliavini, presidente dell’associazione Amici del Libro di Sorbolo Mezzani che ha dato un grande sostegno all’iniziativa. Iniziativa che è finita, appunto, con un libro che “parla” anche cremonese ed è iniziata “parlando” cremonese. Infatti il primo appuntamento ha visto protagonista Mauro Ferrari che, esperto di botanica sociale di Piadena, che presentando il suo libro “Noi siamo erbacce” ha dialogato con il pubblico guidato da Gabriele Righi in un incontro ricco di spunti e riflessioni. L’appuntamento, anche in quella occasione, è stato introdotto dall’Assessore alla Cultura Filippo Lancellotti, che ha sottolineato l’importanza di coniugare cultura e ambiente, evidenziando come la comunità si sia ormai abituata a vivere i fine settimana come momenti di condivisione attorno ai libri. La settimana seguente, sempre all’Acquario Biosfera di Mezzano Inferiore, è stato ospite invece Corrado Maghenzani, autore del libro “Racconti dal Po”. Un viaggio narrativo tra le atmosfere, i luoghi e le storie che il Grande Fiume custodisce e ispira. Un’occasione, quella, che ha permesso di ascoltare dalla voce dell’autore la nascita dei suoi racconti e per dialogare insieme sulle memorie e i paesaggi del nostro territorio.
Eremita del Po
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