24 ottobre 2024

15 anni fa si smantellava la pensilina, dopo le proteste. Era stata per dodici anni il simbolo della discussa riqualificazione di piazza Stradivari

Quindici anni fa, il 5 novembre 2009, veniva smontata la brutta pensilina di piazza Stradivari dopo le proteste dei cittadini cremonesi. Abbiamo recuperato le immagini di quella brutta pagina dell'urbanistica cremonese che ancora oggi ha lasciato comunque una piazza incompiuta nonostante un concorso di idee bandito ma poi rimasto solo sulla carta. Così Fabrizio Loffi su "La Cronaca" del 6 novembre descriveva il momento dello smantellamento della penilina: "E’ caduto il muro di Berlino, può cadere negli stessi giorni di questo novembre anche la pensilina. Il placet lo aveva già dato a febbraio il suo più acceso sostenitore, l’ex sindaco Paolo Bodini. Dodici anni dopo si poteva ammettere anche di aver sbagliato. Costi quel che costi. Come il muro, passateci il paragone, anche la pensilina cade sull’onda dello sdegno e delle polemiche. Pensiamo non ci sia un solo cremonese che possa rimpiangerla. Dispiacciono forse solo i soldi spesi a realizzare quella bruttura e poi smontarla". Dieci giorni di lavoro (ovviamente con le sospensioni dei giorni di mercato e della domenica) e l'odiata pensilina è stata tolta dopo il benestare della Soprintendenza (che forse non avrebbe mai dovuto approvarla). "L’idea di sostituire una struttura non condivisa con un concorso di idee traduce in pratica lo slogan della campagna elettorale di Perri, di costruire la città con i cremonesi - commentò l’assessore ai lavori pubblici Francesco Zanibelli della giunta Perri - I costi di manutenzione erano d’altronde tali da non giustificare più la sua presenza, verrà smontata e venduta con un’asta”. Ricordiamo che la ristrutturazione della piazza Cavour, poi Stradivari era costata 2 miliardi e 300 milioni tra le proteste dei cittadini che forse avrebbero preferito un intervento più sobrio e meno devastante sulla vecchia piazza. 

Ricordava ancora Fabrizio Loffi sulla Cronaca i commenti su quell'orrore con vista su palazzo comunale e sui nostri monumenti."Date alla gente qualcosa su cui poter dir la sua a brigliasciolta, e la fantasia si scatena. “Mercato ortofrutticolo, pensilina da autobus, obbrobrio, aborto urbanistico” sono state le definizioni più comuni per la tensostruttura realizzata in piazza Cavour. Altri erano andati giù di brutto sfoderando terminologie decisamente più colorite. Ma tant’è. A dir che l’architetto Ludovico Migliore poteva escogitare qualcosa di decisamente meno postmoderno e più consono alla tradizione storica cremonese è il il buonsenso di chi non sa nulla di architettura hi tech. La tensostruttura risultava talmente estranea all’ambiente urbano in cui si colloca e così dissonante dal resto che già si affaciava negli stessi ambienti comunali la possibilità che, di fronte a quella che era una vera e propria levata di scudi, potesse essere rimossa e spostata altrove. Certo, ci sarebbe da chiedersi per quale motivo non si sia intervenuti prima. Perchè non si siano accolte le sollecitazioni che venivano da più parti perchè si rispettasse il contesto storico e la tradizione culturale sulla quale si stava operando. Nei confronti della pensilina aveva addirittura aperto un fascicolo la Procura della Repubblica in seguito all’esposto presentato dal portavoce del Wwf cremonese Carlo Capurso. Questi nei giorni immediatamente successivi all’inaugurazione (avvenuta nel dicembre 1998) aveva inviato al sindaco di Cremona, alla Soprintendenza alle Belle Arti, alla Procura ed ai giornali una lunga lettera nella quale manifestava il suo dissenso sulla riqualificazione della piazza ed in particolare sulla stessa pensilina. Sulla base della lettera-denuncia il procuratore Francesco Nuzzo aveva aperto un fascicolo, decidendo però in seguito di archiviare l’inchiesta".

Per cercare di dimostrare che l'operazione pensilina era stata un buon intervento si realizzò persino un sondaggio ma il risultato non fu quello atteso: la pensilina non piaceva ed era inutile per il 48% dei cremonesi, non piaceva ma è utile per il 20%, piaceva ma è inutile al 5%, piaceva ed è utile al 21%. Cioè non piaceva al 70% dei cremonesi, quindi via alla demolizione.


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commenti


Sebastiano

24 ottobre 2024 11:36

Ma chi era il sindaco dello scempio dell' intera piazza e non solo della pensilina? Forse quello che ha distrutto persino il trasporto pubblico elettrico? O magari quello che ha lanciato alla grande l' idea che i centri commerciali debbano sostituire il verde pubblico? Non è che c'entri anche il calcestre dei giardini? Sempre lui? Mi sfugge il nome, ma mi sembra di ricordare che si tratta di uno che nella vita è riuscito a fare di tutto, un grande tra i cremonesi.

Lauri

24 ottobre 2024 12:31

Ma dai ,sta bene così ,pulita ,( ordinata),ogni volta che scendo da corso Vittorio Emanuele in bicicletta,e vedo quell'apertura, quel respiro sul comune e sul torrazzo,vedo i simboli dei cremonesi ,secondo me,bastano gia le varie feste durante l'anno ed i mercati x riempirla .Mai scordare che la semplicità e l'ordine paga sempre

Andrea

24 ottobre 2024 19:39

Hai proprio ragione! Lo penso anche io

Stefano G. Loffi

24 ottobre 2024 12:52

... e poi non si era fatta una 'consultazione popolare' x decidere la ricollocazione che non poteva che essere la più ovvia: proteggere dal sole almeno una parte del percorso in estate rovente, all'ingresso dell'Ospedale ... dando così una certa utilità ... mentre si pensava, ed oggi purtroppo s'è deciso, di 'tirar giù tutto'!
Resta la domanda: quelle tonnellate di prezioso alluminio dove sono andate?

PierPiero

24 ottobre 2024 14:25

Sarebbe interessante stilare una classifica dei quattrini buttati al vento dai vari amministratori.
A mero titolo di esempio, indico alcune voci:
La pensilina di Piazza Stradivari (se ben ricordo, costò 160 milioni di lire), se non la Piazza Stradivari stessa.
I vari rifacimenti della fontana di Porta Po
La fontana delle Naiadi senz'acqua
I giardini pubblici e la ""comodissima"" pavimentazione in calcestre
I totem nelle piazze della città
Gli stendardi
Le strisce blu
La scritta "Boccaccino" dietro al Duomo (3.000 euro, a memoria)

Continuate voi

Manuel

24 ottobre 2024 17:28

Buon inizio di elenco!
Avanti altri... e magari per tutto il Paese.
Interessante, sarebbe, giacché nero su bianco, affiancare pure il nome delle imprese che hanno “beneficiato” degli appalti.

Giorgia

24 ottobre 2024 17:38

Ci aggiungo il nuovo ospedalino di "prossima" realizzazione.

Marco

24 ottobre 2024 16:44

Ricordo che in origine fu presentata alla cittadinanza nelle vetrine dell'ex Casa di Bianco una riproduzione del progetto che consisteva in vele bellissime che andavano a coprire parte della piazza.
Poi invece ci trovammo la mangiatoia divenuta presto un parcheggio per biciclette.
Un clamoroso errore con i soldi dei cittadini e nessuno può negarlo.

Stefano

24 ottobre 2024 21:42

Non ho capito perché piaceva così tanto all'ex sindaco.