10 marzo 2024

1946, quando negli Stati Uniti spopolava la camicia Stradivari, ideale per lo sport e il tempo libero in 19 colori

La Seconda guerra Mondiale era appena finita e la chiusura delle ostilità, che avevano sconvolto la vita di centinaia di milioni di persone, dovevano essere superate, si voleva guardare avanti e tornare a quella normalità che per lustri era stata negata. Siamo nel Michigan, negli Stati Uniti, alla fine del 1946, i soldati statunitensi sono rientrati dal fronte e vogliono tornare a vivere la quotidianità senza una divisa da indossare ogni giorno, il ritorno alla quotidianità passava anche dalla possibilità di scegliere l'abbigliamento per ogni occasione. Un gruppo di persone, che avevano piccole aziende legate al mondo della sartoria, decide di offrire il loro piccolo contributo a quel nuovo modo di pensare in materia di capi d'abbigliamento, per farlo hanno già tutto; materiali, macchinari e artigiani della sartoria pronti a sviluppare modelli, manca solo l'idea.

Quando si hanno idee comuni e condivise il lavoro è già a buon punto, quindi da quelle persone verrà creato un motto che doveva identificare un nuovo tipo di camicie, una frase che doveva identificare il lavoro artigianale dei sarti come qualcosa di personale, fatto con la accortezza e la passione che rende il lavoro artigianale unico. “As fine as skilled hands can make” sarà il motto che quel gruppo di piccoli imprenditori deciderà di promuovere per mettere sul mercato quel nuovo tipo di abbigliamento, un motto che, tradotto, suona all'incirca come “Quanto di meglio possano fare mani esperte”. A quel motto andava collegato un nome e la scelta di questo gruppo di innovatori sarà univoca, quale prodotto rappresenta la qualità migliore e incarna il saper fare artigianale per eccellenza? I violini di Antonio Stradivari, quindi il nome di quelle nuove camicie sarà proprio Stradivari.

Dal 1946 i giornali e le radio negli Stati Uniti cominceranno a promuovere un nuovo modello da indossare, la Stradivari, camicia ideale per lo sport e il tempo libero, lontana dalla formalità degli abiti da sera o dalle cravatte d'ordinanza, era un capo d'abbigliamento artigianale che trovava nel nome e in un violino il punto di forza sul mercato. Però un nuovo prodotto deve avere una innovazione che lo contraddistingua, ed ecco che i sarti della Stradivari tirano fuori l'idea che avrebbe reso il loro prodotto unico; in pratica l'ultimo bottone verso il colletto non doveva essere alloggiato in una asola come quelle normalmente in commercio, ma era diventato un piccolo laccio che andava legato ad un bottone posto sotto la becca del colletto, innovazione che faceva sparire dalla vista il bottone stesso.

Una innovazione che avrebbe caratterizzato e reso facilmente riconoscibili i prodotti Stradivari da quelli già presenti mercato, un segno distintivo che rendeva ancor più pratico il concetto di abbigliamento destinato al tempo libero e comodo da indossare.

Le camicie Stradivari cominciarono a spopolare negli Stati Uniti, l'azienda, che non vendeva direttamente ma personalizzava i prodotti per ogni singolo negozio, darà origine ad una serie di prodotti ideali per molte attività, la gamma di colori prevedeva 19 tipi diversi di tonalità, escludendo subito il nero e il bianco, per concentrarsi su tinte più morbide, quasi solari. Le camicie erano prodotte in puro cotone o nel sintetico rayon, sulla base delle esigenze del cliente e delle loro possibilità di spesa, mentre le targhette interne ricordavano il motto coniato nel 1946 e il negozio di abbigliamento che le aveva ordinate, perché rafforzando il concetto di personalizzazione si allontanava la Stradivari dalle grandi catene dei prodotti fatti in serie.

Le camicie Stradivari erano differenti così come pubblicità che le promuovevano; colorate e lontane dai tradizionali spot d'abbigliamento maschile, che risultavano anche un po' vetusti, si concentravano sul concetto di camicia sportiva, con quel famoso laccio che faceva sparire l'ultimo bottone. Il nome Stradivari legato a prodotti diversi dagli strumenti ad arco non deve stupire, l'Antonio da Cremona era presente su posate, profumi, case, radio e tanto altro ancora, era il sinonimo di un qualcosa di unico e personale, un nome che ha fatto la storia del marketing statunitense, ma non solo, del XX secolo. Tra i vari accessori a nome Stradivari le camicie, almeno a titolo personale, sono quelle che mi hanno colpito di più; un po' per l'incredibile struttura di scelte produttive e pubblicitarie che hanno saputo originare ma, soprattutto, perché erano prodotti legati al mondo della sartoria, mondo che aveva in Sant'Omobono Tucenghi il suo protettore nonché Patrono di quella Cremona dove Antonio Stradivari viveva e lavorava. 

Marco Bragazzi


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