43° il giorno più caldo di Cremona. Temporali da domenica. Cala il livello del Po ma per ora tiene l'acqua dai laghi
I passanti hanno alzato gli occhi scuotendo la testa, passando sotto la Farmacia Guarneri di corso Garibaldi 191 in città, quasi di fronte a Musicologia. 43° segnalava alle 15 il termometro. Poca gente in giro, diversi con il ventaglio, in molti alla ricerca di refrigerio alle piscine delle società canottieri e per far spesa nei centri commerciali dotati di aria condizionata. Così si è consumato il giorno più caldo di Cremona anche se afa e temperature ancora molto elevate continueranno fino al weekend ma da domenica le temperature dovrebbero iniziare a scendere a causa dell'arrivo del ciclone Poppea con acquazzoni e grandinate fin da domenica facendo crollare le temperature di almeno una decina di gradi rispetto alle giornate infuocate dell'anticiclone africano Nerone.
“Temperature superiori ai valori tipici del periodo con assenza di precipitazioni e temperature elevate su tutto il Bacino del Po, con punte di 36°-38°C e, in alcuni casi, anche prossime ai 40° C: sono gli effetti della presenza di aria molto calda e umida proveniente dal nord Africa che, da diversi giorni, insiste sul Mediterraneo centro-occidentale (Italia compresa); poi, da domenica, il caldo di questi giorni lascerà spazio all'arrivo di nuove perturbazioni, anche a carattere temporalesco, che porteranno precipitazioni localmente consistenti e un deciso abbassamento dei valori termici, anche sino a dieci gradi, sull'intero Distretto”. Lo comunica in una nota l'Autorità Distrettuale del Fiume Po. Le sezioni principali del fiume Po negli ultimi giorni non hanno registrato variazioni significative dei valori di portata, che risultano essere di poco inferiori a quelli tipici del periodo: tutte le sezioni registrano valori inferiori a quelli di "Caratteristica di magra (Q355)". Fino al prossimo weekend, dunque, non dovrebbero osservarsi variazioni significative dei valori di portata in tutte le sezioni del fiume Po, che rimarranno prossimi, o di poco inferiori, a quelli attuali.
L'indice standardizzato SFI calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una situazione idrologica di "siccità moderata" per la sezione di Piacenza, mentre per le altre sezioni considerate persistono condizioni idrologiche "nella norma". La disponibilità idrica a scala di Distretto è in lieve calo rispetto al precedente aggiornamento, ma in linea con i valori del periodo; l'accumulo nivale complessivo presente sulle aree montane del Distretto del Fiume Po risulta essere caratterizzato da valori prossimi o inferiori alla media di riferimento, ma comunque superiore ai valori minimi corrispondenti. I volumi regolabili disponibili del Lago Maggiore sono prossimi ai valori minimi del periodo, quelli del Lago di Como sono inferiori ai valori medi del periodo mentre Lago di Iseo e Lago di Garda presentano volumi regolabili disponibili superiori a quelli tipici del periodo.
Per quanto riguarda le portate erogate dai laghi, queste risultano essere prossimi ai minimi per il Lago Maggiore, mentre sono prossime ai valori medi nei restanti laghi. L'indice standardizzato calcolato per i volumi d'invaso regolati dei Grandi Laghi con i valori degli ultimi 30 giorni, identifica condizioni idriche "nella norma" per i laghi Iseo, Como e Garda; il Lago Maggiore presenta condizioni idriche di "siccità severa". Alla luce del quadro di sintesi rappresentato, la condizione di severità idrica sul Distretto rimane "bassa" così come definita in sede di Osservatorio nel corso dell'incontro del 21 luglio. L'Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto del fiume Po tornerà a riunirsi a fine agosto.
Foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12, Riccardo Maverick Rizzi (dal drone)
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commenti
Luigi
24 agosto 2023 20:33
Io ho lasciato l'auto al sole e mi segnava 47 gradi.. Che faccio, un bel titolone ad effetto pure io?
Caldo fa caldo e tanto, ma lo sanno pure i sassi che va rilevata la temperatura dell'aria e non quella dei termometri esposti per ore ed ore al sole