57 tonnellate di generosità a Cremona con la Colletta Alimentare: nel weekend raccolti generi alimentari destinati ai 5.500 bisognosi del territorio. Oltre 39 le strutture coinvolte
Ancora una volta Cremona si contraddistingue per generosità. Lo dicono i dati della 28ª Giornata nazionale della Colletta alimentare, che sabato 16 novembre si è svolta su tutto il territorio nazionale. Sono stati tanti, infatti, coloro che, facendo la spesa nei supermercati aderenti, hanno deciso di acquistare anche qualcosa da donare ai più bisognosi, affidando all’uscita il frutto della propria generosità ai volontari in casacca arancione. Sul territorio diocesano oltre settanta i supermercati che hanno aderito all’iniziativa tra Cremonese, Casalasco e Mantovano, Bergamasca e Milanese.
In provincia di Cremona sono stati donati ben 57.886 chili di alimenti, che saranno successivamente distribuiti a 39 strutture caritative sul territorio, aiutando oltre 5.500 persone che saranno così raggiunte dal gesto di altruismo che caratterizza la Colletta Alimentare.
Quelli di quest’anno sono dati che lasciano ben sperare. I supermercati aderenti alla Colletta hanno superato in tutta Italia le 12.000 unità, così come sono aumentati anche i volontari, toccando il traguardo dei 155.000 gilè arancioni. Ma quelli che fanno veramente la differenza sono proprio i donatori, arrivati a più di 5 milioni (circa l’8.5% della popolazione nazionale), che hanno donato oltre 7.900 tonnellate di alimenti, l’equivalente in peso della montagna di metallo che è la Tour Eiffel.
Cifre da capogiro, che però rimandano sempre a chi, grazie a questa generosità, porterà in tavola un pasto caldo, ben consapevole che forse, senza la Colletta Alimentare, non ci sarebbe riuscito. Sono infatti 7.638 le organizzazioni che nei prossimi giorni riceveranno i proventi della Colletta, distribuendoli a loro volta alle quasi due milioni di persone che in Italia vivono gravi situazioni di difficoltà.
Il sostegno all’iniziativa è arrivato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha espresso il suo sostegno non solo concedendo l’Alto Patronato ma anche contribuendo con una donazione di beni alimentari.
Ma il sostegno è arrivato anche dai luoghi più impensabili. Loro sono “gli ultimi”, quelli che purtroppo la società sembra spesso dimenticare, sono i carcerati. Tra i tanti donatori anche i detenuti di 40 istituti penitenziari si sono distinti come donatori nella Colletta Alimentare, a testimonianza che nessuno è troppo povero per non poter donare o troppo ricco per non aver bisogno di ricevere: un gesto di condivisione è sempre possibile.
La Colletta Alimentare, che da 28 anni si ripete senza interruzioni, è una vera e propria festa del dono, dove ogni contributo, piccolo o grande, diventa segno di una solidarietà concreta che unisce le persone e rafforza il senso di comunità. L’iniziativa è stata anche il gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare ha aderito alla odierna Giornata mondiale dei poveri, seguendo il messaggio di Papa Francesco che invita ad aprire il cuore e le mani per accogliere e condividere, riconoscendo nei più fragili un bisogno che interpella ciascuno di noi.
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