A Ca' de Bonavogli il presepe che illumina la chiesetta e che mantiene vivo il ricordo di chi ci ha vissuto ma ora non c'è più. Realizzato sopra un carretto, scenografico e di grande impatto
Siamo a Ca' de Bonavogli, frazione del comune più piccolo della provincia, Derovere. Pochi, pochissimi abitanti che vivono nelle cascine a poche centinaia di metri dalla via Postumia, proprio davanti al Santuario di Ca' de Cervi. Proprio qui nei giorni del Natale il sagrato della chiesa si è illuminato di nuovo grazie alle luminarie e ad un suggestivo e singolare presepe realizzato proprio dagli abitanti.
"La chiesetta è sempre chiusa e buia allora abbiamo chiesto di poter mettere delle luci, quindi abbiamo realizzato con una catena luminosa prima la stella cometa e successivamente abbiamo aggiunto una stella con luci colorate che era di Odo Galli, un signore che abitava proprio davanti alla chiesa". Ha spiegato Elena Neva, nata e cresciuta a Ca' de Bonavogli. Un gesto per mantenere viva la memoria di chi su quel sagrato ci aveva passato la maggior parte della propria vita.
Ma così sembrava ancora poco e allora serviva qualcosa di ancora più scenografico e rappresentativo del Natale e quindi cosa di meglio di un presepe? Detto fatto, il presepe è arrivato direttamente sotto il portico della chiesetta: a portarlo è stato Terenzio Neva, già sindaco di Derovere dal 1999 al 2009, che quel presepe lo aveva realizzato direttamente su un carretto e che teneva sotto un porticato di casa sua. "Era già pronto e quindi, invece che tenerlo a casa, ho deciso di spostarlo in piazza, visto che avevano messo la stelle luminosa alla chiesa mi sembrava il giusto completamento" e così anche il presepe è arrivato davanti alla chiesa. "Le casette che ho usato sono state fatte a mano da un amico, Franco Cavalli, anche lui abiatante a Ca de Bonavogli ma da diversi anni in casa di riposo. "Sapevo che le aveva realizzate ed ho chiesto il permesso di usarle, così abbiamo completato la scena. La parte più impegnativa però è stato trovare del muschio fresco, oggi si fa davvero fatica, non ce n'è più" ha raccontato ancora Neva.
Il risultato è un piacevole e singolare presepe che dalla vigilia di Natale sta illuminando la piccola piazzetta davanti alla chiesa dedicata a San Fermo, dove ogni anno nel giorno del patrono, il 9 agosto, viene celebrata la messa con la processione accompagnata dalla banda e la comunità festeggia con una cena sull'aia nelle cascine del paese.
Ma il presepe, oltre all'aspetto estetico sicuramente gradevole, vuole essere un momento di memoria delle tradizioni locali e di ricordo di chi per anni ha vissuto a Ca' de Bonavogli: per questo sono state aggiunte le decorazioni che appartenevano a due abitanti del passato "così, per ricordare chi a ca de Bonavogli c'è stato sempre ma che ormai non c'è più".
E Derovere, con le sue frazioni, non manca di dare valore alle tradizioni, forse proprio perchè così piccolo, per non cedere allo spopolamento e all'oblio tra la nebbia e l'afa padane. Che sia con una festa del patrono o con un presepe, ma sempre legati alle radici profonde delle piccole comunità.
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