12 settembre 2023

A Milano la professione perpetua di suor Michela Consolandi, originaria di Cumignano sul Naviglio

Nel pomeriggio di domenica 10 settembre si è celebrata a Milano, nella basilica di Sant’Agostino, la professione perpetua di suor Michela Consolandi nell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La giovane religiosa, classe 1991è originaria della parrocchia di Cumignano sul Naviglio, nella zona pastorale 2 della diocesi di Cremona. La celebrazione è stata scandita dall’ascolto della Parola di Dio, dal rito delle professione e dalla liturgia eucaristica.

Il dialogo tra Gesù Risorto e Pietro sul lago di Tiberiade ha dato lo spunto a don Roberto Dal Molin, ispettore dell’Ispettoria lombardo emiliana, che ha presieduto la concelebrazione, per mettere in evidenza alcuni spunti preziosi. «La vocazione – ha detto il sacerdote – nasce dallo stupore di un incontro: è il Signore! Come esclama il discepolo amato… c’è bisogno di un progressivo entrare in intimità con il Signore per poterlo riconoscere e accogliere quella domanda di senso che si è affacciata nella vostra vita. Entrambi cercavate una sistemazione della vita che non fosse banale, che non fosse quella adatta a tutti, come se fossimo fatti in serie. Ma cercavate il vostro posto nel mondo».

Il celebrante ha continuato la sua omelia rivolgendosi ai tanti giovani presenti ricordano come il Signore dona tutto, ma è esigente: chiede di corrispondere al suo amore. E poi di nuovo rivolgendosi a suor Michela e a John (salesiano originario del centr’Africa) ha invitato a considerare la professione perpetua non come un premio per il superamento di una tappa formativa, ma l’inizio di una adesione sempre più esigente al Signore. «La vita consacrata è essere nel mondo come memoria vivente del modo di esistere e di vivere di Cristo».

La celebrazione è così entrata nel vivo con il rito della professione. Gli impegni assunti dai professandi, la prostrazione con il canto delle litanie dei santi e la professione recitata singolarmente. Suor Michela ha pronunciato il suo “sì” con il dono in piena libertà di se stessa, per sempre, seguendo i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza secondo le costituzioni dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fatta davanti alla delegata della madre generale dell’istituto e di due testimoni. Altro gesto simbolico molto forte è stata la consegna del nardo alla neo professa. Come disse don Bosco alle prime professande: “Fra le piante molto piccole ve n’è una assai profumata: il nardo. Ma perché il nardo faccia sentire il suo buon odore deve essere ben pestato”. Consegnandolo a suor Michela le è stato augurato di essere buon profumo di Cristo pestato dentro la sua Pasqua.

La liturgia eucaristica ha suggellato e compiuto la celebrazione. Al termine non è mancata la festa, prima nel cortile a fianco alla basilica con i giovani, i parrocchiani dell’unità pastorale di Cumignano, Villacampagna, Ticengo e Genivolta, i parenti, le suore e i salesiani presenti. Suor Michela si è poi recata a Brescia, dove risiede, e la festa è continuata con i bambini e i genitori della scuola, la comunità delle suore e i familiari e amici della parrocchia cremonese che l’hanno raggiunta.

Una giornata di grazia. Il racconto della giornata corre il rischio di essere un semplice resoconto di un evento come un altro. Ma chi l’ha vissuto ne ha percepito invece la bellezza e ne ha gustato la gioia. Una gioia profonda e liberante che brillava negli occhi di suor Michela. E che è diventata contagiosa. Una scelta di vita definitiva e radicale come la vita religiosa, che implica il “per sempre”, è considerata dai più fuori da ogni logica umana. È proprio quella logica diversa che ne fa il segno anticipatore del Regno.

La festa per suor Michela continuerà domenica 17 settembre, quando rientrerà nella sua parrocchia, a Cumignano, per partecipare all’Eucaristia domenicale.

Biografia di suor Michela

Classe 1991, originaria della parrocchia di Cumignano sul Naviglio, ha iniziato il suo cammino a San Donato Milanese nel 2013 con l’ingresso in aspirantato per poi entrare, nell’ottobre del 2014, nel postulato a Torino. Il cammino di formazione è continuato con due anni di noviziato a Castel Gandolfo al termine dei quali, il 6 agosto 2017, ha emesso la prima professione.

La prima obbedienza l’ha condotta a Castellanza e poi a Milano dove ha perfezionato gli studi. Dal settembre 2022 risiede nella comunità di Brescia, dove è insegnate presso la scuola Maria Ausiliatrice e collabora per la pastorale giovanile con la parrocchia salesiana adiacente, oltre a incarichi vocazionali con i giovani del movimento salesiano.

Fin da piccola suor Michela ha vissuto l’esperienza della vita di parrocchia e di oratorio, con il servizio all’altare e il ruolo di animatrice al Grest e in oratorio. Crescendo l’impegno è continuato con responsabilità e passione. Un cuore sempre in ricerca e il desiderio di mettersi in gioco hanno fatto nascere tante domande sul proprio futuro e sulla vita. L’esperienza che ulteriormente le ha aperto il cuore alla chiamata è stata la Gmg di Madrid, vissuta nel 2011 con un gruppo di amici della parrocchia e con il movimento giovanile salesiano, fino a quel momento sconosciuto.  Tornata da Madrid, infatti, ha preso il via il cammino di discernimento vocazionale, aperto a valutare la strada che il Signore le chiedeva di percorrere. Fino alla scelta di iniziare l’aspirantato presso le Figlie di Maria Ausiliatrice. (www.diocesidicremona.it)

 


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