15 marzo 2024

All’Auditorium del Museo del Violino le più belle canzoni di Paolo Conte eseguite dalla sua storica orchestra. Applausi per i musicisti del cantautore astigiano

Un nuovo appuntamento all’Auditorium Giovanni Arvedi per la rassegna “L’altra anima del violino”, sotto la direzione artistica di Roberto Codazzi. Alla ribalta la storica orchestra di Paolo Conte (senza però, come diversi in sala si sono chiesti, il cantautore astigiano) che ha prestato il suo nome al concerto Paolo Conte Legacy. Attraverso gli spartiti arrangiati da Massimo Pitzianti, da oltre trent’anni arrangiatore delle tournée internazionali di Conte, la compagine ha portato il pubblico in un viaggio vorticoso attraverso le più belle pagine del repertorio sfiorando tutti i più grandi successi valorizzati da una folta gamma di strumenti. Interessanti le molteplici suggestioni proposte durante il programma dai musicisti che si sono dimostrati davvero di grande livello. Nascosti tra le celebri melodie Pitzianti ha “giocato” inserendo citazioni da grandi classici come Bach e Mahler oltre ad aver riorchestrato le canzoni in modo geniale, riuscendo nell’impresa di rendere ciascuno degli strumenti protagonista a turno di cellule tematiche o bere e proprie frasi melodiche. Ecco che il gruppo ha attraversato, fra gli applausi di un auditorium purtroppo non sold out,  successi come Aguaplano, Come Di, Madeleine fino alle travolgenti Azzurro, Onda su onda, Via con me e Bartali. L’orchestra ha mostrato una pulizia di suono encomiabile, oltre ad una qualità nell’assieme e nelle dinamiche. Bene la sezione “classica” composto dal violinista Piergiorgio Rosso, la violoncellista Francesca Gosio e il contrabbassista Jino Touche. Il comparto “popolare” ha mostrato una grande gamma di colori grazie al continuo cambio di strumenti. Claudio Chiara con sax contralto e tenore, flauto traverso; Massimo Pitzianti con fisarmonica, bandoneon, clarinetto e sax baritono. Di grande impatto il reparto ritmico, interamente nelle mani di Daniele di Gregorio che ha corso una vera e propria maratona fra marimba, batteria e percussioni. Ultimo, ma non per importanza, il pianista Antonio Valentino nel difficile compito di prendere le parti di Paolo Conte, riuscendo a realizzare le complesse armonie jazz composte dal cantautore piemontese. Una serata che ha meritato gli applausi della sala, intensi a tal punto da convincere il gruppo a regalare due bis. “Se vi fa piacere, cantatela con noi” ha incitato l’Auditorium il violinista Piergiorgio Rosso sulle note di Azzurro. E ancora una bellissima reprise di Bartali ha chiuso un concerto ben architettato, che ha raggiunto anche il pubblico più esigente. 
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

Loris Braga


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