Anche la giornalista cremonese Cristiana Mainardi tra gli Ambrogini d'oro 2023
C'è anche la collega giornalista cremonese Cristiana Mainardi, 55 anni, tra i premiati con l'Ambrogino d'oro il prossimo 7 dicembre al Teatro Dal Verme di Milano. Cristiana ha iniziato giovanissima la sua carriera al quotidiano La Provincia occupandosi di grafica e poi di giornalismo dal 1988. Adesso Cristiana Mainardi scrive sceneggiature di film ed è produttrice cinematografica.
Quindici Medaglie d’Oro, cinque Medaglie d’Oro alla Memoria, venti Attestati di Civiche Benemerenze e una Grande Medaglia d’Oro. Dopo quasi cinque ore di seduta la Commissione di Palazzo Marino preposta a conferire gli Ambrogini ha deliberato — non senza accese discussioni e lunghe riunioni di gruppi in separata sede — chi saranno i milanesi cui sarà conferita, dalle mani del sindaco Beppe Sala, la massima onorificenza della città il prossimo 7 dicembre al Teatro Dal Verme. Tra i premiati figura anche Cristiana Mainardi, giornalista cremonese che da tempo vive a Milano e che ora scrive sceneggiature ed è produttrice cinematografica. Cinquantacinque anni, ha iniziato la sua carriera giovanissima al quotidiano La Provincia di Cremona.
Nel giorno del patrono Sant’Ambrogio il più alto riconoscimento del Comune andrà, per quanto riguarda le Medaglie d’Oro: al cardiochirurgo Al Jabed Emad proposto dal capogruppo del Pd Filippo Barberis; al presidente della Fondazione Lu.Vi Bruno Andreoni; all’ex presidente dell’associazione Piazza Fontana Carlo Arnoldi; al comico Andrea Baccan, in arte Pucci il cui nome è stato fortemente voluto dall’europarlamentare e consigliera della Lega Silvia Sardone; all’architetto e urbanista Francesco Borella, padre del Parco Nord che invece è stato candidato nelle scorse settimane dai Verdi; al giornalista e direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis; alla prima donna italiana a essersi laureata in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano Amalia Ercoli Finzi, il cui nome, dopo un editoriale di Giangiacomo Schiavi sul Corriere della Sera, risalente all’anno scorso, è stato portato avanti da due consigliere del Pd, Natascia Tosoni e Diana De Marchi: l’ufficio di Presidenza di Palazzo Marino lo ha poi fatto suo nel presentarlo alla Commissione e su questo nome non c’è stato un solo consigliere contrario.
Altre Medaglie d’Oro andranno all’imprenditore e fondatore di WikiMilano Andrea Jarach, proposto dal gruppo consiliare dei Riformisti; la sceneggiatrice e produttrice cinematografica Cristina Mainardi, anche in questo caso voluta dalla consigliera De Marchi; il medico e direttore dell’Unità di Ortopedia Traumatologia per le patologie della colonna vertebrale Bernardo Misaggi, candidato dal leghista Pietro Marrapodi.
Dal Pd è arrivata la candidatura di Francesca Pasinelli, direttrice generale della Fondazione Telethon. Tra i premiati ci saranno anche l’allenatore e professore Giorgio Rondelli e Vanessa Sangiorgi, una cittadina che ha aiutato un’inquilina dell’Aler a partorire. Quest’ultimo nome è stato candidato dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico.
Mentre il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha proposto, e ottenuto, che venisse conferita una Medaglia d’Oro a Giacinto Siciliano, direttore del carcere di San Vittore. Infine, l’ultimo riconoscimento va alla docente universitaria Silvia Vegetti Finzi.
L’unica Grande Medaglia d’Oro assegnata quest’anno va invece all’Università Statale di Milano per i suoi 100 anni. La Commissione, allargata ai capigruppo del Consiglio comunale, ha poi anche deciso di assegnare venti attestati di Civica Benemerenza all’Acli Lambrate, all’Associazione Fonografici Italiani (Afi), all’associazione Greem – Gruppo Ecologico Est Milano, su impulso del capogruppo della Lega Alessandro Verri. L’azzurro Gianluca Comazzi ha candidato invece l’associazione Mab Maria Antonietta Berlusconi, la sorella minore del Cavaliere scomparsa nel 2009.
Altre associazioni premiate tra poche settimane saranno l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia – Sezione di Milano; l’Associazione Quattro; l’Associazione Vill@perta. Ci sono poi alcuni cittadini che saranno riconosciuti con gli attestati, come nel caso di Franca Caffa, 92 anni, presidente del comitato inquilini Molise Calvairate; il tassista Diego Calcaterra e Dominique Corti del Lacor Hospital che è stata candidata dal consigliere della Lista Sala Enrico Fedrighini.
A far discutere, incontrando le resistenze del centrodestra e in particolare della Lega, è stato il nome di Ilaria Lamera, la studentessa di ingegneria ambientale e pasionaria delle tende che lo scorso maggio ha dato il via alla protesta degli universitari contro il caro affitti.
Altre realtà milanesi che si sono contraddistinte quest’anno, e che hanno meritato di essere premiate, sono poi il Caffè Milano, la Cascina Cuccagna, il Comitato MI’impegno, la Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria Caeb, la Fondazione Aquilone Onlus, la Fondazione Foresta dei Giusti Gariwo onlus (voluto dal consigliere comunale Daniele Nahum), la Fondazione Genitori per l’Autismo onlus, la Fondazione Muba Museo dei Bambini Milano e l’Osservatorio Metropolitano di Milano.
E sono cinque le Medaglie d’Oro assegnate ai milanesi scomparsi. Si tratta di Angelo Chessa, primario di ortopedia, figlio di Ugo, comandante del traghetto Moby Prince al largo di Livorno nel 1991 e che, insieme al fratello Luchino, ha combattuto per anni, attraverso un comitato, in Parlamento e nelle aule dei tribunali per fare luce sulla tragedia che costò la vita al padre e ad altre 140 persone con un solo superstite. Una seconda Medaglia d’Oro sarà data alla memoria del sociologo Francesco Alberoni, che è stato anche rettore dello Iulm dal 1997 al 2001. Il terzo riconoscimento va ad Adriana Mascagni, scomparsa lo scorso dicembre, voce di Comunione e liberazione e autrice di molti canti che hanno fatto la storia del movimento fondato da don Luigi Giussani. A Giulia Tramontano, 29 enne uccisa lo scorso 27 maggio dall’ex fidanzato Alessandro Impagnatiello mentre era al settimo mese di gravidanza, va la quarta medaglia d’Oro alla memoria. Infine, l’ultima è per Luigi Predeval, imprenditore e fondatore di Mediaworld.
In tutto erano stati proposti 240 nomi. Tra i bocciati spiccano quello della stilista Miuccia Prada, dei direttori e giornalisti Alessandro Sallustie Pietro Senaldi (che erano stati candidati dal centrodestra), dell’ex bomber dell’Inter Cristian Vieri (proposto da Forza Italia), il cantante Marracash, l’allenatore dell’Olimpia Basket Dan Peterson e quello del cantautore Toto Cutugno, scomparso recentemente. Bocciato anche il Circolo dei Combattenti, che era stato avanzato dal gruppo della Lega e la fondazione «Costruiamo il Futuro», di cui è presidente Maurizio Lupi, capo politico di «Noi Moderati». (www.vittorianozanolli.it)
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