Ancora beffati i pendolari. Non parte il treno del ritorno da Milano delle 18,20. Il locomotore è guasto
Ennesima beffa per i pendolari. Questa volta non è partito il treno Milano-Cremona-Mantova in partenza dalla stazione centrale alle 18,20. Il treno non si è mosso per la rottura del locomotore. Tanta rabbia da parte dei viaggiatori per l'ennesimo inconveniente su questa linea. Non c'erano locomotori per sostituire quello guasto così ai viaggiatori non è restato altro da fare che salire su quello successivo in partenza 55 minuti dopo. Per chi è partito di prima mattina da Cremona e Mantova, tornare a casa un'ora più tardi non è certo il massimo. Trenord continua dunque nella sua serie di guasti e treni soppressi (64 solo a gennaio sulla linea).
Oggi intanto si è tenuto l'audizione dell'Ad di Trenord in Regione. Marco Fumagalli (M5S): «Senza gli aiuti e i ristori garantiti da Giuseppe Conte, Trenord non avrebbe potuto chiudere i bilanci relativi alle annualità ’20 e ’21. È indicativo che a salvare l’azienda scelta da Regione Lombardia, siano stati necessari i ristori del governo Conte, mentre è sconcertante come l’azienda dichiari candidamente di non sapere in che modo potrà chiudere il bilancio relativo al 2022, qualora a marzo terminasse lo stato di emergenza e il governo chiudesse i rubinetti. Alla faccia dell’efficienza lombarda e con buona pace del mito dell’eccellenza. Chissà se Regione Lombardia interverrà o lascerà la situazione allo sbando. Senza dubbio il loro concetto di autonomia regionale è tutto da rivedere, perché un modello in cui Regione sceglie male e Roma deve metterci le pezze e i denari è evidente non risponda alle legittime esigenze di autonomia della Lombardia. Sconcertante poi che i dati relativi al bilancio, presentati da Trenord in Commissione attraverso una manciata di slides, non siano pubblici, come invece previsto dalla legge».
Nel corso dell’audizione l’AD di Trenord non si è limitato a parlare dei numeri del bilancio, ma ha affrontato anche tematiche legate al servizio. Simone Verni (M5S): «Imbarazzanti i dati relativi alla puntualità dei treni. Trenord ha vantato un incremento del +4% relativo alla puntualità dei suoi convogli rispetto al 2019. Peccato che nel 2021 abbia viaggiato sulla rete circa la metà dei treni. È poco serio anche pensare di proporre un paragone del genere. Tuttavia, questi numeri dimostrano come la scarsa manutenzione, unitamente alle condizioni del disastrato e vetusto materiale rotabile esistente incidano eccome sulla qualità del servizio. Trenord, invece di perdere tempo nel querelare i pendolari o inviargli imbarazzanti mail auto assolutorie, si concentri nell’incrementare gli investimenti sulla manutenzione del materiale rotabile» così i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, al termine dell’audizione in commissione regionale Bilancio dell’Amministratore Delegato di Trenord S.r.l., in merito alle principali risultanze del bilancio d’esercizio 2021 e agli aspetti salienti dell’attività della società.
Nelle foto inviateci dai pendolari, ecco i passeggeri in attesa di capire se, come e quando potranno far ritorno a casa
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