4 settembre 2023

Assegnazione annuale delle cattedre: docenti in rivolta contro il Provveditorato per i criteri utilizzati. "Alcuni di noi dovranno fare materie non proprie, mentre le nostre cattedre sono vuote"

Un gruppo di docenti reagisce all'assegnazione annuale di cattedre fatta, a quanto si legge dalla lettera giunta in redazione, senza alcun criterio logico lasciando cattedre scoperte oppure affidate a chi non ne avrebbe diritto, e creando disagi agli aventi diritto assegnati a materie non proprie. Ecco il comunicato:

Da giovedì sera il mondo dei docenti è in subbuglio dopo l’assegnazione delle cattedre annuali nelle scuole dei vari ordini e gradi. Noi docenti del cremonese e del cremasco (non docenti di ruolo ma supplenti annuali) siamo sbalorditi da come il Provveditorato ha gestito la questione e ci ritroviamo ad occupare posti che non sono nostri e a veder le nostre cattedre vuote o date a chi non ne ha diritto. Al momento il Provveditorato ha completamente chiuso le porte e non risponde a nessuno: sindacati, docenti, presidi. Vi spiego brevemente quanto è accaduto nella gestione di tutte le classi di concorso. L'algoritmo che assegna le cattedre ha assegnato SOLO i posti di sostegno saltando la materia. A detta del Provveditorato, sono stati obbligati dal Ministero che ha chiesto di tenere da parte i posti per i vincitori del concorso straordinario fatto questo inverno. Peccato che queste persone abbiano già la loro cattedra!

In particolare, per lettere risulta che le cattedre per lo straordinario Bis fossero già state accantonate e assegnate: esattamente 15 cattedre. Ne sono state scelte 14 perché una docente ha rifiutato. Conosciamo i docenti che hanno vinto quel concorso che hanno confermato di aver già firmato per il posto a loro assegnato. Quindi di quali posti parliamo? Crediamo sia una scusa per coprire il loro errore. Ad oggi le cattedre di italiano, storia, geografia, lingue straniere ma alcune anche di musica, educazione motoria, sono VUOTE. Tutti noi siamo diventati insegnanti di sostegno e gli insegnanti di sostegno hanno cambiato sede o hanno perso il posto.

Allucinante la situazione dei docenti che non hanno inserito un sostegno nella lista delle 150 preferenze e sono rimasti esclusi. Non hanno ricevuto la convocazione e nemmeno una mail con eventuali chiarimenti. Questi insegnanti sono nel limbo, non sanno cosa li aspetterà, se verranno chiamati o se saranno disoccupati! Si parla di docenti che lavorano nella scuola anche da 25 anni. Per riempire quei buchi faranno ripartire l’algoritmo ma lo faranno dal punto in cui si sono fermate le convocazioni giovedì. Ergo, quei posti saranno presi da chi si trova in fondo alla graduatoria! Verremo superati dagli ultimi! Abbiamo massimo rispetto per i docenti che si trovano in quelle posizioni ma non riteniamo corretto (e nemmeno legale a questo punto) che ci sorpassino. Ci sono stati troppi errori! A Rovigo e a Foggia hanno annullato le convocazioni e rifatto l'assegnazione dato gli errori ma Cremona continua per la sua strada senza rimediare.

A rimetterci sono i docenti ma anche gli studenti, specialmente i più fragili. Noi non ci fermeremo, abbiamo scritto una lettera al Ministro Valditara e alla presidente Giorgia Meloni e stiamo pensando di andare per vie legali e di chiedere ricorso al Tar.

I docenti

 

Così interviene sull'argomento Alba Caridi, Segretaria Generale FLC CGIL Cremona 

Avvio del nuovo anno scolastico: vige la confusione Anche quest’anno, come ogni inizio di anno scolastico vige la confusione: mancano docenti, sia di materia che di sostegno, e gli istituti vedranno solo in minima parte esaudite le loro richieste di ulteriore personale ATA necessario per garantire il buon funzionamento e la sicurezza nelle nostre scuole. Una situazione precaria quella del settore dell’istruzione nel nostro Paese che, a fronte di tanti proclami da parte dei governi che si sono succeduti, rimane irrisolta da anni. Al danno, ormai calcificato, quest’anno si è aggiunta la beffa! Infatti, i docenti precari della provincia di Cremona stanno vivendo ore di forte preoccupazione a causa dell’assegnazione delle nomine dalle graduatorie provinciali per le supplenze, che è avvenuta senza una preventiva comunicazione delle effettive disponibilità creando così delle aspettative che al momento sono rimaste disattese. Aspettative che si basano su quanto avvenuto negli anni precedenti. “L’ufficio scolastico regionale - afferma Alba Caridi, Segretaria generale FLC CGIL Cremona – avrebbe chiesto all’ufficio scolastico provinciale l’accantonamento delle cattedre con termine al 31 agosto per effettuare ulteriori immissioni in ruolo per scorrimento delle graduatorie del concorso straordinario bis. Ma di questa riserva di posti nessuno era stato avvisato: né i docenti né le organizzazioni sindacali.” Ne deriva il conferimento di poche supplenze, delle quali la maggior parte con termine al 30 giugno, a fronte di numerose cattedre attualmente non assegnate e delle quali, ancora una volta, non c’è un’indicazione temporale di assegnazione. Una situazione che lascia nell’incertezza economica numerose di famiglie. “L’Ufficio scolastico territoriale – continua Caridi - è chiaramente in affanno a causa di una mancata calendarizzazione delle procedure. Riscontriamo un’informativa inadeguata nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori della scuola, quest’ultimi attendevano la chiamata per una supplenza come negli scorsi anni e invece si sono trovati sprovvisti di assegnazione. Stiamo parlando di docenti che negli anni hanno contribuito al buon funzionamento delle nostre scuole garantendo ai nostri bambini e ragazzi il diritto all’istruzione. Abbiamo chiesto un incontro urgente con la dirigente e i funzionari dell’ufficio scolastico territoriale” E’ necessario porsi alcune domande e la Flc cgil da tempo sta chiedendo delle risposte in primis al governo perché il nostro obiettivo è rimettere al centro del paese il mondo dell’istruzione. Continueremo la nostra battaglia, con ogni mezzo a nostra disposizione, a breve torneremo “fisicamente” nelle scuole per parlare con le lavoratrici e i lavoratori. Abbiamo infatti due appuntamenti importanti, il rinnovo del contratto dove per noi è fondamentale confrontarci con i lavoratori che rappresentiamo e poi discuteremo con loro della grande manifestazione indetta dalla Cgil a Roma per il 7 ottobre. Una manifestazione contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. E’ oggi fondamentale essere tutti protagonisti di una battaglia comune per unire e cambiare il Paese.    


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