14 novembre 2024

Biometano a Casanova del Morbasco: cresce la protesta, questa sera assemblea sul progetto di riconversione (da biogas a biometano) e ampliamento dell'impianto di A2A. Si chiederà la Via?

Dopo lo stop alla centrale a Biometano nella zona sud della città con la richiesta della Provincia di Cremona di Valutazione di Impatto Ambientale, le proteste dei cittadini e, da ultimo, la presa di posizione con il "fermi tutti" del sindaco di Cremona, A2A ci riprova a Casanova del Morbasco, frazione di Sesto Cremonese. Questa sera ci sarà la prima presentazione pubblica, alle 21 nella palestra di Sesto ed Uniti, per il Comitato No Biometano che si è ufficialmente costituito nei giorni scorsi per contrastare la conversione e l’ampliamento dell’attuale impianto biogas di Casanova del Morbasco che, nel progetto, diventerà una centrale biometano di A2A. L’impianto occuperebbe una superficie superiore a quello esistente, avrebbe accesso da via Cavatigozzi 7 e da una strada alternativa da realizzare partendo da via Bonisolo, attraverso i campi.

L’8 novembre era il termine entro il quale le amministrazioni potevano presentare le osservazioni alle integrazioni presentate dalla società proponente, la Agripower (Gruppo A2A) nell’ambito della Conferenza dei Servizi in programma il successivo 19 novembre, per il rilascio della Autorizzazione Unica da parte della Provincia di Cremona. Di questi aspetti e di altro dunque si discuterà stasera nell'assemblea indetta dal comitato No Biometano a cui sono stati invitati anche il Comitato No Cemento di Picenengo (il progetto infatti prevede che l’area occupata dall’impianto esistente venga ampliata fino al confine di Picenengo, quindi Cremona) e il Comitato nato al Bosco ex Parmigiano contro l’impianto progettato da A2A.

I cittadini e il Comune di Sesto si sono quindi detti preoccupati per questo nuovo progetto che dovrebbe sorgere sul territorio di Casanova del Morbasco, là dove oggi sorge già un impianto biogas che presenta numerose criticità rispetto alla sostenibilità operativa data la localizzazione prossima al centro abitato. Molto dettagliate le osservazioni presentate dal Comune di Sesto Sono diversi gli aspetti su cui l'ente pone le proprie osservazioni, a partire dalla procedura autorizzativa, poi la natura dei prodotti che andrebbero ad alimentare i digestori dell'impianto. Oltre agli aspetti normativi e burocratici, però, ci sono questioni legate ai disagi per i residenti, in primis l'incremento del traffico veicolare nel centro abitato attraverso il quale transitano i camion da e per l'impianto biogas. Già oggi quotidianamente si registrano un trentina di passaggi di mezzi pesanti: l'ampliamento della capacità produttiva dunque andrà inevitabilmente ad aumentare il numero di veicoli in transitoL’impianto occuperebbe una superficie superiore a quello esistente, avrebbe accesso da via Cavatigozzi 7 e da una strada alternativa da realizzare partendo da via Bonisolo, attraverso i campi. Ci sono poi tutti i temi legati alla salute dei cittadini, in particolar modo le emissioni odorigene e la qualità dell'aria in un sito che già ora ricade in zona interessata da procedura di infrazione comunitaria ai fini del miglioramento della qualità dell’aria.

Martedì prossimo dunque la conferenza dei servizi anche se gli addetti ai lavori già prevedono che anche per l'impianto di Casanova del Morbasco ci sarà uno stop con la richiesta di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) di competenza provinciale, norma a cui sono assoggettati tutti gli impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti