15 novembre 2024

Biometano a Casanova del Morbasco: tanta gente all'assemblea di giovedì. Il progetto prevede l'ampliamento e la riconversione dell'attuale impianto a biogas. Parere negativo del Comune

Un folto pubblico ha partecipato all'assemblea di giovedì sera a Sesto per discutere del progetto di ampliamento e riconversione dell'attuale impianto a biogas di proprietà di Agripower (Gruppo A2A), che dovrebbe diventare un impianto biometano a Casanova del Morbasco, a due passi dalle abitazioni civili e proprio sul confine con Picenengo.
Dopo lo stop al progetto de Bosco ex Parmigiano, A2A ha rilanciato a Sesto, dove però il fronte del NO si è già organizzato ed ha mosso da subito i primi passi, affiancato anche dal Comune che, da parte sua, ha già espresso parere negativo.
Ieri sera erano presenti proprio i rappresentanti del comitato BiometaNo del Bosco, tra cui Luigi Lipara che ha raccontato in modo completo l'iter contro il progetto presentato per l'impianto al Bosco; accanto a lui anche il Sindaco di Sesto Carlo Vezzini, che ha espresso il parere sfavorevole dell'ente alla richiesta di ampliamento e riconversione dell'attuale impianto di biogas di Casanova del Morbasco che si vorrebbe trasformare in impianto di Biometano.
Presente anche Maria Grazia Bonfante, ex sindaco di Vescovato, da sempre in prima linea sulle questioni ambientali, che ha spiegato la situazione sul piano legislativo, che prevede che questi impianti dopo 15 anni vadano dismessi (quello in questione è del 2010); quindi la parola è passat a Stefano Carlino, del comitato No Cemento di Picenengo -che si sta opponendo alla realizzazione di un enorme polo logistico e commerciale- e Giovanna Bonetti, presidente del Comitato di Quartiere Cavatigozzi, zona inglobata dal Polo Siderurgico.
Anche Legambiente, rappresentata da Giovanna Perrotta si è espressa, fondamentalmente non contraria agli impianti di biogas, anche se ha conferamto come la provincia di Cremona ne conti già un numero significativo.
Da parte sua il Comune di Sesto ha chiesto che sia avviato il procedimento di (VIA) Valutazione di Impatto Ambientale per sondare tutte le possibili ricadute sull'ambiente e sui cittadini (emissioni, viabilità, inquinamento acustico,...).
Ma è notizia di attualità la proposta di modificare la vigente normativa e di rendere non più assoggettabili alla VIA più gli impianti di biogas e biometano, aumentando sensibilmente le soglie di peso dei materiali di natura organica in ingresso da 150 tonnellate al giorno a 500 (i cosiddetti megaimpianti industriali e non solo agricoli quindi), in un'ottica di "favorire l'insediamento di tali tipoligie di impianti per accelerare il processo di decarbonizzazione e e contribuire alla sicurezza energetica tramite la produzione di energia rinnovabile" come si legge nell'emendamento al PDL 94 a firma dell'assessore Ambiente e Clima Giorgio Maione.


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commenti


Stefano

15 novembre 2024 16:57

Mi colpisce che come Lipara e il sindaco di Gerre, così anche Vizzini, la Bonfante, son gente di sinistra. C'è dunque sinistra e sinistra. Una più sensibile al business, al rifornimento energetico; l'altra più sensibile all' ambiente e alla salute pubblica.