10 ottobre 2023

Biometano: inquinanti, traffico, mancanza di variante al PGT, necessità di indagini epidemiologiche e tossicologiche sulla popolazione. Gli enti terzi si fanno sentire

Quell'impianto di biometano inquina, mette a rischio la salute, intasa le strade e deturpa una zona protetta. Non ci sono mezze misure da parte degli enti terzi nel ribadire le critiche all'idea di A2a di collocare un impianto industriale al confine tra Cremona e Gerre dove già esiste l'inceneritore (che non verrà di certo spento perchè produce utili bruciando rifiuti) e l'impianto a biomasse. La stessa Amministrazione provinciale, titolare del rilascio della autorizzazione con VIA, nel documento fatto pervenire dopo la prima riunione del 15 settembre, ha scritto ai proponenti (la società agricola Fragea per conto di A2a), sottolineando come il biogas da produrre nell'impianto contiene parecchi inquinanti e nella richiesta non viene indicato come sia possibile contenerli nè eliminarli e neppure come si eliminino le ammine e i solventi gassosi. I tecnici della Provincia fanno poi notare come ci sia una elevata produzione di biossido di carbonio, gas climalterante, dal processo di digestione anaerobica, senza che si sia pensato al suo recupero. E poi ci sono altre prescrizioni sugli inquinanti che dovranno essere fatte proprie dai proponenti. Sostanzialmente poi la Provincia chiede, di fatto, di rifare il progetto dell'impianto sia per la sua collocazione particolare (in area protetta) sia individuando eventualmente una rete di viabilità nuova viste le criticità già esistenti in zona. 

Il Comune di Cremona ha ribadito la necessità di una variante urbanistica al Pgt mentre la commissione paesaggio del Comune ha chiesto almeno il raddoppio della mitigazione paesaggistica rispetto a quella proposta. Pesanti le richieste del Dipartimento di Igiene e Prevenzione dell'Ats che ha chiesto una valutazione di impatto sanitario con approccio epidemiologico e tossicologico sulla popolazione di tutta una serie di inquinanti. Richiesta poi uno studio dell'impatto dell'impianto sulla qualità dell'aria, sul traffico, sull'impatto odorigeno. Il professor Gianni Tamino, consulente del Comitato BiometaNO ha stilato una relazione durissima sul tipo di impianto proposto concludendo che "l’impianto proposto non sia idoneo a gestire nella maniera ottimale le matrici indicate dal progetto (reflui, scarti, insilati), e che invece possa provocare danni all’ambiente e alla salute della popolazione"Di tutto questo si discuterà giovedì sera alle 21 nell'assemblea pubblica convocata dal Comitato nella palestra della Scuola Primaria Mario Lodi di Bosco ex Parmigiano per ribadire la mobilitazione contro il progetto di A2A. 


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