Bocciato l'ultimo ricorso: si farà (nonostante le proteste dei pavesi) l'unione tra le Camere di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia. Nella città virgiliana la sede principale, qui quella secondaria
Rigettato l’appello delle associazioni di categoria pavesi al Consiglio di Stato, ora è ufficiale l’accorpamento delle tre Camere di Commercio di Pavia-Cremona e Mantova può partire . Mantova sarà la sede principale, Cremona quella secondaria. Il commissario sarà Marco Zanini. Adesso parte il lungo iter per l'unificazione. Mentre Mantova e Cremona da tempo hanno dato il proprio assenso all'operazione, le resistenze più forti sono sempre state a Pavia, provincia che si troverà la sede principale dell'ente a 150 chilometri di distanza. Nonostante tutti i ricorsi siano stati bocciati, Pavia non ci sta ad unirsi alla "strana" nuova Camera di Commercio con Cremona e Mantova. Ci hanno provato le istituzioni pavesi e le associazioni di categoria. L'ultima idea messa in campo, con l'avallo di Regione Lombardia, era stata quella pur di non unirsi con Cremona e Mantova, di un nuovo soggetto camerale con Lodi ma il percorso era sembrato alquanto difficile in quanto si trattava di scomporre la Camera di Commercio già esistente che comprende Milano e Lodi. Adesso tutti i ricorsi sono stati bocciati.
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