CarloAlberto Biazzi torna in città a presentare “L’uomo venuto dal Po” scritto con Serena Grandi
CarloAlberto Biazzi e Serena Grandi sono stati tra i protagonisti del Porte Aperte Festival 2023 con il loro romanzo scritto a quattro mani L’uomo venuto dal Po.
Ora il regista cremonese torna in città per presentarlo una seconda volta alla libreria Feltrinelli, sabato 16 settembre alle ore 17:30. Modera l’incontro Claudio Ardigò con letture di Emi Mori.
“Quando ero ragazzo il Po mi parlava e io ero in grado di ascoltarlo. Mi raccontava la sua storia, mi esponeva i suoi incontri, mi sussurrava i suoi segreti, e io rimanevo ore e ore a contemplarlo. Quel giorno, però, era rimasto in silenzio. Quel giorno capii che anche il mio fiume non aveva più nulla da dire. La guerra lo aveva reso muto, come tutti noi.”
L’uomo venuto dal Po ruota attorno al senso di responsabilità. È un avvincente thriller, ambientato nel 1944, in cui il personaggio principale, Sergio, dopo la morte del suo amore Clelia, avvenuto durante un bombardamento, si ritrova a cambiare la sua vita, seguendo il filo della storia. Entra a far parte della Resistenza, lascia Milano con le sue strade deserte e torna nelle nebbie della sua città natale, Cremona, sperando di trovare la pace e facendo così un tuffo indietro nel tempo. Ma nemmeno questo trasferimento gli dà sollievo.
Il senso di colpa verso Clelia si mischia al tormento per la scomparsa di un suo compagno del collegio, Ennio, un bambino di nove anni dissoltosi inspiegabilmente nel nulla trent'anni prima, la notte di Santa Lucia. Che cosa nasconde dietro questa sparizione?
«Vivendo in una grande città» spiega il regista Biazzi, il cui film Al di là del mare uscirà su Prime Video in 30 ottobre, «Sentivo la necessità di ambientare una storia in una piccola realtà di provincia. E ho pensato alla mia Cremona, con il Po, le sue nebbie, i suoi silenzi invernali, le sue tradizioni…»
Psicologia e suspense si mescolano ad una trama dove nulla è come appare, dove i rami del passato si avvolgono al presente e dove il filo che li unisce fa parte di una matassa difficile da sbrogliare.
Biazzi e Grandi, con la loro scrittura asciutta ed essenziale, creano una storia coinvolgente e capace di portare il lettore nell’illusione quasi cinematografica, riuscendo a sostenere un ritmo incalzante fino all’ultima riga e facendo crescere la tensione pagina dopo pagina, nel susseguirsi di misteri inconfessabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti