25 giugno 2024

Casalmaggiore, tornata in sicurezza e a splendere la lanterna della cupola del Duomo. Ma i lavori continuano

Dopo le provvidenziali e non più rimandabili cure, la cupola del Duomo di Casalmaggiore è tornata in salute, in sicurezza e alla sua originaria immagine. Il grande “cerotto” esterno del cantiere ad alta quota, che in questi mesi ha lavorato sulla ristrutturazione e restauro della lanterna, è stato rimosso. E all’interno è possibile ammirare il risultato dei lavori del primo lotto dei tre interventi strutturali previsti, finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) attingendo dall’8xmille alla Chiesa Cattolica, coprendo il 70 % del costo complessivo dell’intero progetto di messa in sicurezza, per un totale di circa 1.500.000 euro.

Un lavoro immenso incominciato l’estate scorsa per salvaguardare la cupola, simbolo dell’intera città, e la parte superiore gravemente compromessa dal terremoto del 2012.

«È una visione veramente grande con cui daremo stabilità al Duomo e al suo futuro – afferma il parroco don Claudio Rubagotti e tutto ciò è stato reso possibile grazie all’attenzione concreta che la Diocesi di Cremona ha avuto nei confronti della città di Casalmaggiore e della nostra chiesa».

La rimozione delle impalcature rappresenta la fine della prima parte dell’intero intervento, «quello più impegnativo e invasivo anche per la fruibilità del Duomo stesso» spiega il geometra Stefano Busi, progettista della ristrutturazione, risanamento conservativo e messa in sicurezza dell’edificio sacro con l’architetto Elisa Mezzadri e in collaborazione con l’Ingegnere Lorenzo Giuriani.

Il miglioramento sismico della parte superiore del Duomo – per un importo pari a circa 450.000 euro –, è stato realizzato con la sistemazione degli infissi e dei serramenti dei finestroni della lanterna; lavoro svolto dal personale dell’Impresa PCP Costruzioni.

Approfittando del ponteggio installato, anche le parti pittoriche e scultoree sono state restaurate, grazie a Danielle Simon e Fiorenza Ferrari dello Studio Blu Restauri; durante la ripulitura dalla polvere esse hanno ritrovato anche la data della conclusione del lavoro pittorico (1860).

«L’intervento sovvenzionato dall’8xmille ha avuto il merito di recuperare le cromie originarie del tamburo, delle colonne e dei capitelli», spiega il professor Marco Orlandi. «In questo modo è possibile ora vedere l’antica immagine della Chiesa, nelle sue forme tardo neoclassiche, così come era stata concepita dall’architetto Fermo Zuccari negli anni Trenta dell’Ottocento».

Molto però resta ancora da fare. Ci sono infatti da ultimare il tamburo della cupola e il sottotetto e il restante manto di copertura del Duomo. Per questo la parrocchia, ogni terza domenica del mese, promuove una raccolta fondi per coprire il restante 30% delle spese da sostenere per gli altri due lotti di lavori, di cui la progettazione del terzo è in fase conclusiva.

«Da inizio cantiere sono stati raccolti circa 100mila euro, perciò ringrazio la generosità dei parrocchiani e dei privati come aziende e associazioni», afferma don Rubagotti, rilanciando ancora l’appello alla collettività casalasca in quanto, come egli ha scritto in una lettera alla città, «ci sta a cuore il patrimonio religioso e culturale ricevuto dai nostri padri, da trasmettere alle nuove generazioni».

Chi volesse offrire un proprio contributo può farlo con un bonifico sul conto della parrocchia Chiesa Abbaziale di Santo Stefano protomartire – Casalmaggiore (IBAN: IT96K 0306 9096 0610 0000 127955). Per eventuale detrazione fiscale è possibile contattare il parroco via mail scrivendo a rubagottidonclaudio@gmail.com o telefono al 345-2152338. (www.diocesidicremona.it)

Nelle foto gli interventi eseguiti per la messa in sicurezza della lanterna della cupola del Duomo e la situazione prima dei restauri


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