Caso Centropadane: 4 Licenziamenti confermati ma nessuna soluzione, la UILTuCS risponde al Presidente Mariani
Non si placano le polemiche in merito ai 4 licenziamenti di Centropadane Engineering, ecco l'ultima dichiarazione di UILTuCS UIL, in risposta alle affermazioni del presidente della Provincia Roberto Mariani.
"In merito alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani nell’edizione di domenica 14 settembre de La Provincia di Cremona, la UILTuCS UIL ritiene necessario puntualizzare quanto segue.
Il Presidente dichiara che “il sindacato non gli ha risposto”, presumibilmente facendo riferimento a comunicazioni inviate alla UILTuCS.
È bene chiarire che l’unica comunicazione mai pervenuta alla UILTuCS da parte del Presidente Mariani nell’ultimo mese è stata un messaggio WhatsApp, inviato a titolo personale e contenente un commento generico ad un articolo di stampa, dopo oltre un mese di silenzio istituzionale.
Se il Presidente ritiene che un commento su WhatsApp, non richiesto e non formale, equivalga a un'interlocuzione con il sindacato, è evidente che c’è un problema nella percezione stessa del ruolo delle parti sociali e del rispetto delle forme istituzionali.
Nel frattempo, mentre Mariani parla di incontri e rassicurazioni, i quattro lavoratori licenziati – annunciati come “congelati” – sono tutti a casa. Non è stata ritirata alcuna lettera di licenziamento, non è stato riaperto alcun tavolo, non c’è alcun atto concreto che faccia pensare a un cambio di direzione reale.
Questa gestione, tutta giocata sui titoli di giornale e sulla rappresentazione cosmetica dei fatti, è offensiva verso le persone coinvolte, che non solo hanno perso il posto di lavoro, ma sono state anche cancellate dal dibattito pubblico.
Un dibattito ridotto esclusivamente a dinamiche politiche e logiche di consenso, completamente sganciato dalla realtà delle persone e dei loro diritti. Un dibattito che, lo diciamo chiaramente, non ci interessa.
Nell’articolo si fa riferimento a “lavori al di fuori dei riflettori”. Francamente non si capisce a cosa ci si riferisca. Se vi sono stati contatti o confronti “sottotraccia”, precisiamo che il sindacato non ne è mai stato parte, né ufficialmente né informalmente, nonostante le numerose sollecitazioni verso un maggior coinvolgimento. Parlare di lavori riservati senza coinvolgere chi rappresenta i lavoratori non sembra la strada giusta, per usare un eufemismo.
Infine, non troviamo una sola parola di solidarietà verso chi ha perso il lavoro. Nemmeno una. E questo, francamente, dice molto più delle dichiarazioni stesse.
La UILTuCS UIL rimane disponibile, come sempre, al confronto vero, rispettoso e concreto – ma pretende, come i lavoratori che rappresenta, risposte vere, e non dichiarazioni confezionate per rassicurare la stampa."
p. UILTuCS UIL Cremona
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