Castelverde, convinto di ricevere un pagamento digitale, in realtà ha versato soldi sulle carte di due truffatori: due persone denunciate per truffa dai Carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Castelverde hanno denunciato due persone, un uomo 60enne ed una donna 21enne, per truffa in concorso. I due infatti, nel mese di ottobre, si erano fatti accreditare la cifra di 1.875 euro su due differenti carte Postepay da un 56enne cremonese, quale somma per la vendita di un mobile che la stessa vittima aveva posto in vendita su un noto sito di annunci.
I truffatori, infatti, tramite un soggetto che telefonicamente si era finto interessato all’acquisto, avevano fornito dei codici al venditore, assicurandolo che se li avesse inseriti presso uno sportello bancomat, gli avrebbero fatto ricevere l’accredito. In realtà il venditore, una volta recatosi presso un bancomat ed effettuata l’operazione, aveva inconsapevolmente ricaricato le carte postepay dei truffatori, con ben 15 ricariche da 125 euro ciascuna.
Una volta resosi contro di quanto stava accadendo, il venditore aveva provato a bloccare le transazioni, ma ormai gli addebiti erano stati effettuati, e il presunto acquirente si era già reso irreperibile.
Dopo aver quindi realizzato di essere rimasto vittima di una truffa, il 56enne ha subito presentato querela presso la Stazione di Castelverde e i militari hanno iniziato immediatamente all’attività di indagine, individuavano rapidamente i soggetti. I truffatori sono stati così deferiti all’Autorità Giudiziaria di Cremona per truffa in concorso.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona invitano sempre a prestare la massima attenzione alle vendite/acquisti effettuati online, soprattutto quando i presunti acquirenti, come in questo caso, invitano i venditori a recarsi presso sportelli bancomat. Spesso, infatti, la vittima è convinta di ricevere i soldi della vendita mentre in realtà e lei stessa ad inviarli ai truffatori. In caso di dubbio o di transazioni sospette i Carabinieri consigliano di prestare la massima diffidenza ed eventualmente di contattare il numero unico di emergenza 112.
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