Chiara Ferragni il momento è difficile, ma il gruppo dell’influencer–imprenditrice è solido
Chiara Ferragni riuscirà a raggiungere gli obiettivi di fatturato vicino ai 100 milioni nel 2024? Mah… come giustamente sottolinea il ‘Corriere della Sera’, il business si basa sulla qualità/credibilità del ‘produttore’. Inevitabilmente quindi, ecco se e quando il brand si appanna i ricavi frenano, no?
I contratti saltati con Safilo e Coca Cola, rappresentano un piccolo, timido segnale d’allarme, ma il piccolo gruppo di società dell’imprenditrice imperniato sulla Sisterhood, sempre più holding-tesoreria, è finanziariamente solido e ha ampi margini per contenere la tempesta. Questo nonostante l’affaire ‘Pandoro’, ovviamente ha creato, crea e creerà problemi a Chiara da Cremona.
Sul fronte degli affari, i conti si faranno a fine anno quando presumibilmente anche i contorni dell’inchiesta saranno più chiari. Guardando i numeri del 2022, questi parlano di aziende in grande, in grandissima salute. Ah… all’ombra della holding Sisterhood (fatturato 4,5 milioni con 2,4 di utile) c’è pure una società con la madre allo 0,1%: la Ferragni Enterprises, ed è la proprietaria del nuovo superattico di 27 vani da oltre 10 milioni a Citylife dove l’imprenditrice vive con Fedez (che dunque non ha quote dell’immobile). TBS Crew ha realizzato 14,5 milioni di ricavi (+100% sul 2021) e 5,1 di utile (+200%). Fenice è controllata al 32,5% da Ferragni, con il socio Paolo Barletta al 40% (destinato a ridursi per la cessione ad Avm Gestioni) e altri come Morgese al 27%: ha segnato 15,6 milioni di fatturato con 3,4 di utile. Fenice, valutata sei mesi fa 75 milioni (e dunque il valore di tutto il gruppo si colloca intorno ai 100 milioni), è l’azienda destinata alla crescita maggiore. Ad essa fa capo tutto il business legato alle licenze del marchio, dall’abbigliamento ai gioielli e ai profumi.
Ora bisogna capire come si evolverà l’inchiesta, per truffa aggravata, avviata nei confronti di Chiara Ferragni (serena e pronta a collaborare con gli inquirenti) e, soprattutto, bisognerà valutare se, nei prossimi mesi, nella galassia del suo impero, assisteremo all’ingresso di un manager d’esperienza in questi giorni difficili, per affiancare, nel mare in tempesta, l’influencer – imprenditrice.
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