19 marzo 2021

Chiude l'Ovs in centro, arriva Happy Casa in via Sesto e "Banco Fresco" in via Castelleone. Il cuore di Cremona senza futuro?

Mentre il centro è sempre più in sofferenza, si allarga ancora l'offerta dei centri commerciali lungo la tangenziale. A giorni aprirà in via Sesto 47 “Happy Casa”, 1400 metri e centoundicesimo store della catena di piccoli elettrodomestici, articoli da regalo, giocattoli, arredo e bricolage: vicino a noi ne esistono a Parma, a Fidenza, a Ghedi, a San Rocco al Porto. Dunque si va completando l'assetto del “Cremona Shopping Center” nato dalla urbanizzazione del terreno attorno al Centro Commerciale Cremona Po.

Intanto stanno accelerando i lavori nell'ex Armaguerra. Si stanno effettuando le opere di urbanizzazione dell'area mentre a giorni si metterà mano alla vecchia struttura della fabbrica per adattarla a Centro Commerciale sia come recupero degli spazi esistenti, sia come realizzazione di nuovi spazi (tre edifici costruiti ex novo per un totale di 15mila metri quadrati destinati al commercio) integrati con verde e parcheggi e una nuova viabilità interna anche con una pista ciclabile. Oltre alla Lidl (che realizzerà un megastore delle dimensioni di quello di via del Macello), troveranno collocazione attività di caffetteria e ristorazione, un centro fai da te, un negozio di abbigliamento e un centro per fiori e piante. La Lidl (una quarantina di dipendenti totali dei quali la metà arriveranno dalla chiusura del punto vendita di via Castelleone. Ma tutto il centro andrà ad integrarsi con altre realtà come la Comet già presente e con il nuovo “Banco Fresco” un marchio torinese di alimentari che aprirà proprio a fianco.

Mentre la grande distribuzione continua a crescere lungo la tangenziale, arriva un'altra pugnalata al cuore di Cremona. Entro il mese di aprile chiuderà OVS Store, marchio storico di corso Vittorio Emanuele. I dipendenti saranno dirottati su altri centri vicini o potranno trovare occupazione in altri marchi dello stesso gruppo. Poi anche queste vetrine si abbasseranno.


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commenti


Michele de Crecchio

19 marzo 2021 23:00

Inutilmente, anni or sono, da molti venne invocata una variante al piano urbanistico comunale che ridimensionasse per tempo le troppe possibilità di nuovi insediamenti commerciali. Il comune si limitò a ridurre da 2500 mq a 1500 mq la superficie commerciale di ogni singola nuova attività commerciale.

Adolfo Pinoni

20 marzo 2021 07:25

Il Comune si trincera sempre dietro le norme, che gli impediscono di calmierare questi interventi. Anziché governarli si limita a intascare i ricavi dalle opere di urbanizzazione per opere discutibili, a togliere il verde vicino a casa sostituendolo con boschi periferici (piantumati come pioppeti) Senza alcuna informazione ai cittadini e senza recepire alcuna indicazione.