Ci risiamo: versamenti agricoli nella roggia, palude d’estate, di via Mulini a Crema
Purtroppo ci risiamo: barbari a monte, per l’ennesima volta hanno scaricato, liquami nella roggia di via Mulini a Crema, nel pomeriggio odierno.
Ah ricordate l’estate scorsa: con la siccità, problematica estiva, che da quelle parti del quartiere di Santa Maria della Croce, aveva asciugato, gli altrimenti inquinati corsi d’acqua in oggetto, all’epoca appunto asciutti, piene di erbacce, rifiuti qua e là (ma nella fattispecie la colpa è degli imbecilli che buttano tutto per strada), pesci morti, topi in azione, rane (spaesate di notte non facevano riposare gli abitanti della zona), anatre spaurite e soprattutto melma paludosa, stagnante, puzzolente, rappresentava una seria minaccia al buon vivere quotidiano. E gli odori che sprigionavano quelle maledette, puzzolenti paludi a cielo aperto, indubbiamente… rappresentavano una minaccia seria per la salute e per l'igiene pubblica.
Ebbene, ora con gli sversamenti illegali e abusivi è pure peggio quando purtroppo questi capitano. Già ma chi deve tagliare le erbacce e potare le piante invasive in via Mulini poi?
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commenti
Marco Pelloni
8 novembre 2023 17:19
Sarà il DUNAS che prende i contributi a fare manutenzione? Oppure no ?
Luigi
9 novembre 2023 16:05
Tra San Felice e San Savino la stessa cosa è all'ordine del giorno, magari si può fare liberamente...
Manuel
11 novembre 2023 11:05
Dipende dal rango del proprietario/allevatore: più alto risulta il lignaggio, maggiori “riguardi” vengono garantiti e così a scalare. Ci sono personaggi, nella nostra provincia, che vorrebbero/vogliono impedire il passeggio perifluviale alle persone o l’accesso ad aree pubbliche, tutelate e siccome i politici, partendo da palazzo Lombardia, strizzano l’occhio a codesti gentiluomini, si è arrivati al punto che solo i Carabinieri (mostrando gli attributi) riescano a “disturbare” la quiete nelle aree precitate.