Ciclovia Vento, si lavora sull'argine maestro tra Spinadesco e Crotta, una passerella sull'Adda collegherà con il Lodigiano. Termine fissato per giugno 2026
Prende forma la Ciclovia Vento nella zona cremonese. Dopo aver asfaltato e completato il tratto di argine maestro all'altezza dell'imbocco del porto canale e lungo la pista di motocross, il cantiere realizzato il tratto di argine a Spinadesco ha iniziato i lavori nella zona di Crotta d'Adda. Il tratto cremonese fa parte di questa arteria lunga quasi quanto l’autostrada del Sole ma con due differenze: collega l'est e l'ovest del nostro Paese ed è interamente ciclabile (e pedonale). Da Venezia fino a Torino (Ve-To, da qui il nome Vento) per questa ciclovia di 705 chilometri, una delle più lunghe d'Europa, che costeggia i nostri fiumi e in modo particolare il Po.
L'opera è stata progettata nel 2010 da un pool del Politecnico di Milano, attraversa quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) che l’hanno affidata a quattro soggetti diversi. Il tratto cremonese è affidato all’Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po. Trecento chilometri di pista sono già esistente e da un anno l'Aipo ha iniziato i lavori di propria competenza. L’Aipo ha in carico il 68% di Vento con 114 milioni di fondi da impiegare. Il lavoro che dovrà fare è quello di ricucitura, unendo i tratti già esistenti. Già completato è il tratto da Pavia a San Rocco al Porto e quindi si va completando la Scanio-Viadana (che attraversa il tratto cremonese) avvalendosi di una passerella sull'Adda. In Piemonte s sta lavorando alla Chivasso-Trino Vercellese, sempre di competenza Aipo. La data di fine lavori per la grande ciclabile europea è prevista per giugno 2026, grazie anche ai fondi europei arrivati con il Pnrr.
Il fotoservizio è di Gianpaolo Guarneri (FotostudioB12)
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