29 febbraio 2024

Cinque indiani pestarono a sangue con mazze e martelli un connazionale nel parcheggio del Cremona Po. La Polizia li individua e li arresta

Sono state eseguite diverse misure cautelari e perquisizioni dalla Polizia di Stato di Cremona, nell'ambito di un'indagine avviata a seguito di una violenta aggressione avvenuta nei pressi del parcheggio del centro commerciale Cremona Po nei confronti di un giovane di origine indiana da parte di 5 connazionali, tra i 20 ed i 35 anni, tutti residenti nella provincia di Cremona, indiziati per i reati di tentato omicidio aggravato e minaccia grave aggravata.

L'attività investigativa prende spunto dalle gravi lesioni subite da un giovane indiano di 25 anni, che, durante il pomeriggio del 23 novembre, si era recato a Cremona in treno, con l'intenzione di effettuare degli acquisti al centro commerciale. Appena arrivato, tuttavia, nel parcheggio del Cremona Po, era stato violentemente aggredito da parte di un gruppo di suoi connazionali, che, dopo averlo circondato e minacciato, lo avevano ripetutamente colpito - anche mediante l'utilizzo di mazze metalliche e di un martello - al corpo e al viso, cagionandogli una grave frattura scomposta dell'ulna, oltre ad un importante trauma cranico.

Il ragazzo, solo grazie alla prontezza di riflessi ed all'istinto di protezione, era riuscito a coprirsi il volto dalle martellate inferte dai suoi aggressori, per poi alzarsi e scappare, nonostante l'inseguimento e la costante minaccia di morte, chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine e dei soccorsi, prontamente intervenuti sul posto.

L'uomo, inoltre, a causa delle lesioni subite, era stato ricoverato per diversi giorni presso l'Ospedale di Cremona e sottoposto ad alcuni interventi chirurgici finalizzati alla ricomposizione delle fratture subite. 

L'indagine degli investigatori della Squadra Mobile si è sviluppata, in via preliminare, tramite l'analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del Cremona Po, che hanno permesso di cristallizzare la preventiva organizzazione dell'agguato, tanto che i soggetti indagati sono stati ripresi nei minuti antecedenti al reato mentre si nascondevano dietro una siepe.

Al fine della completa identificazione dei presunti aggressori, sono state passate al setaccio decine di autovetture che, in quelle ore, erano presenti nel parcheggio del centro commerciale, permettendo di individuare una macchina intestata ad una cittadina indiana, madre di uno dei soggetti che successivamente sono stati indiziati come presunti autori. 

Le successive attività di acquisizione delle dichiarazioni delle persone informate sui fatti e i riconoscimenti fotografici effettuati dai poliziotti hanno permesso di acquisire numerosi indizi nei confronti dei cinque indagati, legati tra loro da un rapporto di conoscenza e, in un caso, da un rapporto lavorativo con la persona offesa.

Nella giornata di mercoledì, alle ore 4 del mattino, i poliziotti della Questura di Cremona sono entrati nelle abitazioni degli indagati, eseguendo le 5 perquisizioni domiciliari e personali delegate dalla Procura della Repubblica di Cremona, oltre a 3 ordinanze cautelari di sottoposizione agli arresti domiciliari, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona. Sono stati sequestrati numerosi dispositivi telefonici ed ulteriori beni utili per i successivi accertamenti investigativi. 

Nei loro confronti, inoltre, per le finalità di tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, sono state adottate svariate misure di prevenzione, disposte con provvedimento del Questore di Cremona.

Nei confronti di 2 indagati, non residenti a Cremona, è stata notificata dalla Divisione Anticrimine la misura di prevenzione del Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Cremona per anni 4. La misura di prevenzione viene emessa con provvedimento del Questore e, così come recentemente modificata dal Decreto Caivano, che ha innalzato il termine massimo di durata del divieto, la sua violazione prevede la pena dell'arresto fino a 6 mesi.

Inoltre, alla luce del rilevante pericolo per la sicurezza pubblica che potrebbe derivare dalla frequentazione degli esercizi commerciali nei quali è avvenuta l'aggressione da parte di tutti i soggetti indagati, nei loro confronti il Questore di Cremona ha disposto la misura di prevenzione del DASPO Willy, a seguito del quale agli stessi è fatto esplicito divieto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, di accedere o stazionare nei pressi del centro commerciale e delle aree vicine per tre anni.

Il provvedimento rientra nella categoria dei "Divieti di accesso ad aree urbane" (c.d. DACUR) e consente di dare una risposta ancora più incisiva e mirata nei confronti dei soggetti pericolosi per l'Ordine e la Sicurezza pubblica presenti sul territorio dell'intera provincia e la sua eventuale violazione costituisce un reato penale gravemente punito con la pena della reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 20.000 euro.


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