Col covid persi a Cremona cinque anni di vita siamo tornati indietro ai livelli del 2005
A Cremona, colpa del covid, nel 2020 la vita si è accorciata di quasi 5 anni. Lo stesso accade a Lodi e Bergamo, le tre provincie più colpite dalla pandemia. Per tutti i lombardi l’aspettava di vita è tornata indietro di quindici anni, quando gli uomini si fermavano a 79 anni e le donne a 84. Lo sostiene un’inchiesta de “Il Sole 24 Ore” sui dati elaborati del centro studi Nebo mettendo a confronto i dati disponibili sul 2020 con quelli consolidati dell’anno precedente. L’effetto combinato del calo delle nascite con gli alti tassi di mortalità ha di fatto ridotto l’orizzonte di vita riportando indietro nel tempo la durata media stimata al momento della nascita ai livelli del 2012 e, per le donne lombarde, a quelli del 2005. Più penalizzati gli uomini, che subirebbero maggiormente le conseguenze del covid, vedendo la loro vita accorciarsi di tre anni anche a Parma e Piacenza e di 2,5 anni a Milano.
Un crollo di questo tipo in un lasso di tempo così breve non ha riscontri nella nostra storia recente, se non in occasione dei periodi bellici, durante la prima guerra mondiale quando la speranza di vita si dimezzò o quando nel corso del secondo conflitto mondiale il calo fu di dieci anni. Peraltro l’indicatore, grazie al contenimento della mortalità infantile ed alle migliori condizioni di vita, è sempre stato in costante crescita, eppure interrotto periodicamente da event d’eccezionali, come le grandi odiate di caldo del 2003 o la grande influenza del 2015.
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