14 gennaio 2025

Confcommercio Provincia di Cremona: "Prezzi del gas alle stelle, necessarie misure urgenti per salvaguardare le imprese del terziario"

Nei giorni scorsi Confcommercio ha lanciato a livello nazionale un allarme sul continuo aumento dei prezzi del gas naturale, un problema che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese locali, in particolare quelle del commercio, del turismo e dei servizi. La crescita esponenziale dei costi energetici rappresenta una minaccia concreta per il tessuto economico, già colpito da un contesto economico globale incerto.

"Un impatto devastante sulle imprese locali"

"Anche le nostre piccole imprese stanno fronteggiando aumenti insostenibili dei costi energetici – dichiara Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Provincia di Cremona –. Dal 2019 ad oggi, la spesa media per l'energia è cresciuta del 35%, ma per alcune categorie specifiche, come il settore della ristorazione e della logistica, l'incremento è stato ancora più significativo. Questo non è più solo un campanello d'allarme: siamo di fronte a una vera e propria emergenza che rischia di compromettere la sopravvivenza di numerose attività".

Badioni sottolinea come i rincari derivino da una combinazione di fattori geopolitici, speculazioni finanziarie e ritardi infrastrutturali, tra cui la piena operatività dei rigassificatori italiani prevista solo dal 2026. "La dipendenza energetica da fonti esterne ci rende vulnerabili e limita le possibilità di intervento immediato. Tuttavia, questo non può essere una scusa per l’inazione", ha aggiunto.

"Una risposta concreta per il territorio"

Confcommercio Provincia di Cremona si unisce all'appello lanciato a livello nazionale da Confcommercio Imprese per l’Italia, chiedendo interventi urgenti da parte delle istituzioni sia europee che nazionali. "Servono misure strutturali e immediate – prosegue Badioni –. Il tetto al prezzo del gas, gli incentivi per l'efficienza energetica e il sostegno diretto alle imprese devono diventare priorità assolute nell'agenda politica. È essenziale inoltre accelerare gli investimenti in energie rinnovabili e diversificare le fonti di approvvigionamento per ridurre la nostra dipendenza dall'estero."

Azioni per il futuro delle imprese e dei consumatori

Confcommercio Provincia di Cremona ritiene che, sostenibilità ambientale, competitività economica e sicurezza degli approvvigionamenti debbano essere affrontati con una visione strategica che tenga conto delle esigenze di imprese e consumatori. "Il nostro obiettivo – conclude Badioni – è garantire un futuro stabile per le attività produttive e per il benessere delle famiglie del nostro territorio. Senza un'azione decisa, il rischio è di veder aumentare il numero di chiusure e la perdita di posti di lavoro, con gravi ripercussioni sociali ed economiche."

Iniziative locali per affrontare la crisi

A livello provinciale, Confcommercio Provincia di Cremona è da sempre a fianco delle imprese attraverso consulenze mirate su efficienza energetica, accesso agli incentivi e gestione dei costi. "Anche nei momenti più difficili – conclude Badioni – Confcommercio vuole essere al fianco degli imprenditori, offrendo supporto concreto e rappresentando le loro istanze presso le istituzioni."


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commenti


Manuel

14 gennaio 2025 18:27

Badioni dica pane al pane e vino al vino!
È grazie a questo governo, al parlamento europeo e ad opposizioni come il PD, che s’e’ deciso di seguire pedissequamente USA e UK nella guerra contro la Russia, mettendo a rischio stabilità economica, sociale e ambientale l’Italia, l’Europa, il pianeta intero, senza neanche degnar di ascolto i tanti esperti e militari europei, americani che avevano ben descritto, delineato il panorama politico-strategico nel quale divampava la crisi.
Se all’inizio si poteva concedere il dubbio, lo sconcerto ai cittadini posti di fronte alle mosse strategico-militari di Putin, poi il contesto bellico doveva essere incanalato nella ragnatela della diplomazia.
Ci hanno detto che il gas russo sarebbe stato velocemente sostituito, con poche ripercussioni per i cittadini, ma dopo tre anni siamo ancora alla mercé di gas mediorientale, maghrebino, americano (carissimo) e confidiamo nella clemenza di Putin, che nel frattempo non ci ha negato petrolio e gas.
Abbiamo pure permesso di sabotare una struttura energetica fondamentale, come Nord Stream 2.
Dopo il rimbambito, in USA sta per arrivare un “nuovo” presidente, pazzoide (mi
limito al complimento), il quale vedrà bene di inventarne di migliori del predecessore, giusto per farsi ricordare e bypassare i tanti guai giudiziari: forti di quest’ultima esperienza, vediamo di seguire anche lui e rovinare, impoverire definitivamente la nostra povera Europa.