30 maggio 2024

Confronto in tema di sicurezza in Piazza Mons. E. Assi promosso dalla lista civica Cremona sei Tu. Virgilio: “Cremona città oggettivamente sicura ma bisogna lavorare sulla percezione dei cittadini"

Si è svolto nel tardo pomeriggio di mercoledi l’incontro pubblico nel quartiere a ridosso del Parco Rita Levi Montalcini (zona Famila) sui temi di sicurezza e coesione sociale. Tema caldo in città, dimostrato dalla partecipazione di numerosi cittadini che hanno sottoposto al candidato sindaco Andrea Virgilio domande relativamente alle esperienze nel quartiere.

Ad avviare l’iniziativa è stato Santo Canale, coordinatore della lista civica Cremona sei tu a sostegno di Virgilio, che ha parlato del “diritto di sentirsi al sicuro nella propria città” e della scelta non casuale del luogo di svolgimento dell’incontro, proprio per indurre un momento di confronto costruttivo con i residenti. “Siamo qui perché ci piacerebbe parlare con voi e cercare insieme delle soluzioni percorribili che possano farvi vivere al meglio gli spazi della città.”

A seguire sono intervenuti gli assessori alla sicurezza Sergio Gandi e Valter Muchetti, rispettivamente dei comuni di Bergamo e Brescia, che hanno parlato dei loro modelli di superamento di alcune criticità comuni alla maggior parte delle città, invitando la platea a diffidare da slogan di politica repressiva. 

Luciano Pizzetti, capolista della lista civica, ha riflettuto sulla percezione dell’insicurezza, se totalmente reale o talvolta parzialmente indotta e/o aggravata dal dibattito politico. Fondamentale il ruolo dei cittadini: “Il programma di Virgilio è ben dettagliato ma la politica da sola non può fare tutto, la cittadinanza attiva è fondamentale”.

Infine, focus sul tema della coesione sociale, argomento che non può essere tralasciato nella ricerca di alti standard di sicurezza urbana, di cui ha parlato la Presidente della Coop. Sociale Nazareth Giuseppina Biaggi: “L’isolamento aggrava il fenomeno di insicurezza, c’è bisogno di inclusione sociale”.

In chiusura, le proposte del candidato sindaco Virgilio che ha illustrato alcuni punti del suo programma: “Non solo maggiori controlli ma anche riqualificazione, ad esempio della palestra. Un flusso continuo di persone disincentiverebbe alcune situazioni di disturbo come bivacchi ed altri situazioni più gravi” E poi una riflessione sulla sicurezza in città: “Cremona è nei numeri una città sicura ma non sono i numeri a regolare le emozioni dei cittadini. E se i cittadini si non si sentono al sicuro, allora dobbiamo lavorare sulla loro percezione di disagio” 

La risposta dei cittadini non si è fatta attendere: numerose le domande di alcuni residenti che hanno proposto anche alcune soluzioni operative. Il tutto si è concluso con un feedback positivo da parte di Virgilio: “Era quello che volevo, grazie alle persone che hanno partecipato per aver reso possibile questo costruttivo momento di confronto: sto già lavorando per dar loro risposte concrete quanto prima.

 


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commenti


Marco

30 maggio 2024 11:32

Dopo due anni di attesa cercare di trovare delle risposte concrete anche per il futuro mi sembra il minimo sindacale.
Due anni di continue segnalazioni da parte degli abitanti del quartiere al Comune e Forze dell'Ordine, servizi giornalistici e lettere sui quotidiani.
La situazione in zona Famila e giardini tra via Opifici e Via Orti Romani ora è migliorata( per il momento).
Ma come?
Con la presenza costante per circa un mese di ingenti forze di Polizia,Carabinieri e Guardia Di Finanza a presidiare tutta la zona e l'istituzione di una vigilanza esterna al supermercato.
Due anni di disagi, degrado, inciviltà, ubriachezza molesta,arresti e paura.
In piazza Monsignor Assi ho sentito affermare "che la partecipazione attiva è la migliore risposta perché più un luogo è vissuto dai cittadini minore è la tendenza a divenire teatro di episodi di inciviltà.
La Piazza Monsignor Assi ERA vissuta e partecipata grazie anche ai giardini attrezzati realizzati dal Comune fino a quando non è stata occupata da extracomunitari senza fissa dimora e in parte pregiudicati che occupavano stabilmente anche i portici del supermercato.
I giardini trasformati in accampamento dove dal pomeriggio era una bolgia fino a tarda notte e dove girava di tutto, trasformati in gabinetti a cielo aperto.
E questo ha allontanato gli abitanti del quartiere, non essendo in grado di interagire con questa realtà che risultava ovviamente rischiosa.
Si è aspettato due anni, e poi si è risolto con le forze dell'ordine.
Il problema non si è risolto, si è solamente spostato da altre parti.
E Cremona è ancora nulla rispetto le grandi città.
Cremona è inclusiva, accoglie e assiste migranti che hanno altri modi di vivere e che purtroppo non sempre si adattano ai nostri e non hanno rispetto della città.
Inclusione è una parola astratta per chi non vuole farsi includere o vive di assistenza ai margini della società
In questi due anni non ho visto nessun politico o assessore di TUTTI i partiti promuovere un incontro pubblico con i residenti come quello di ieri.
Solo un inutile banchetto estemporaneo, neanche pubblicizzato , che non ha dato risposte.
Adesso in vista delle elezioni arrivano per cercare insieme delle soluzioni concrete, per insegnarci ad essere inclusivi, educatori di strada,
Armiamoci e partite diceva un detto.
Miracoli delle elezioni, prima non c'erano problemi.
Qualcuno mi spieghi perché aspettare due anni fino a portare all'esasperazione.

Fabio

30 maggio 2024 15:26

Condivido quasi tutto tranne che, il Comitato di Quartiere nei due anni di cui lei ha parlato, ha sempre condiviso con i residenti ed ha portato all'attenzione di una Amministrazione sorda e silente, questi problemi.
Fino a che la misura colma ha portato ad azioni più concrete da parte delle Forze dell'ordine tutte.
Ma il problema non è risolto, si è solo spostato in altre zone del Q.
Chi vive, risiede e frequenta queste zone lo sa bene.
Solo il V.Sindaco si è permesso, a mio avviso dequalificandosi, di parlare di strumentalizzazioni, senza apportare consigli e possibili soluzioni al problema.
Ma lui sappiamo essere tenutario della verità.
Dimenticavo......neanche capaci di dotare il Parco di un bagno chimico, promesso da tempo.

Marco

30 maggio 2024 17:23

Infatti io parlavo di tutti i politici e assessori comunali.
E il comitato di quartiere è stato considerato come il due di coppe .
Quello che dà fastidio è la frase "Cremona è nei numeri una città sicura ma non sono i numeri a regolare le emozioni dei cittadini. E se i cittadini non si sentono al sicuro, allora dobbiamo lavorare sulla loro percezione di disagio”
Tutta fuffa in linguaggio criptico, ci fanno passare per fessi .
La verità è uno scollamento generalizzato di tutta la politica Cremonese dalla realtà, caduti in un letargo di autorevolezza dove la parola d'ordine è " poverini, non capiscono, non c'è nessun problema".
Nessuno è capace di chiedere scusa ma si gioca sulla presunta incapacità dei cittadini di essere inclusivi .
Hanno scomodato persino la Presidente della Cooperativa Nazareth per farci scoprire che "L’isolamento aggrava il fenomeno di insicurezza, c’è bisogno di inclusione sociale”.
Più isolati di così !
Una sola parola.
VERGOGNA.

Stefano

30 maggio 2024 17:45

Perché forse non glien'è mai fregato niente

Giovanni

31 maggio 2024 20:53

Ohh ma senza vergogna , hanno ridotto loro in dieci anni di amministrazione sinistra una città degradata ed insicura