16 maggio 2024

Container radioattivi al Cesio dall'Acciaieria Arvedi bloccati in Sardegna. Interrogazione M5S in Regione Lombardia

Continua a far discutere la vicenda dei container arrivati al porto di Cagliari dall'acciaieria Arvedi, fermati e isolati perchè radioattivi al Cesio 137. Ieri abbiamo dato notizia della interrogazione presentata alla Camera dai parlamentari del M5S. Ma oggi una nuova interrogazione è stata presentata anche in Regione Lombardia.

Paola Pollini (Consigliera regionale M5s): "Ho depositato un'interrogazione a Regione Lombardia sul caso dei container radioattivi provenienti dall'Arvedi di Cremona. Qualcosa evidentemente non ha funzionato se è stato rilevato del Cesio 137, elemento radioattivo e pericoloso per la salute. Ritengo sia indispensabile, nell'interesse collettivo, che sia chiarito ogni aspetto della vicenda a cominciare dal sistema dei controlli.

A cominciare dalla riunione tenutasi due giorni fa in Prefettura, dal cui esito si potrebbe desumere che non vi sarebbe alcun allarme. Non torna però come sia stato possibile, in mezza giornata, effettuare controlli così approfonditi e su un territorio così vasto. Sempre nell'ottica di chiarire ogni aspetto della vicenda, abbiamo chiesto tutta la documentazione relativa ai controlli citati dal Prefetto. 

Inoltre, siccome la proprietà dell'Acciaieria sostiene di avere sistemi di monitoraggio delle radiazioni - che presumiamo lavorino in continuo ovvero non a campione - in ingresso all'impianto, vorremmo avere copia, presumendo sia nell'interesse di tutti mostrarli, dei rapporti e delle rilevazioni. Stesso discorso vale per i controlli in uscita.

La preoccupazione inoltre non si ferma ai carichi di polveri, ma anche al rottame e alle scorie. Ricordiamo infatti che montagne di rottami giacciono in un'area totalmente scoperta e quindi soggetta agli agenti atmosferici a ridosso delle case di via Acquaviva (CR). L'area doveva servire come deposito temporaneo e all'interno della quale sarebbero dovuti essere costruiti dei capannoni. Dal 2020, anno in cui fu stipulata la convenzione, i rottami sono nelle stesse condizioni. Anche su questo Regione Lombardia non è stata in grado di fornire un impegno preciso. 

Preoccupano anche le ceneri e le scorie prodotte dalla fusione del rottame. In parte smaltite presso la discarica di Crotta d'Adda e in parte riutilizzate come materia prima seconda. Chi garantisce che all'interno dei sotto prodotti e nella discarica non siano finiti materiali radioattivi?

Abbiamo tante domande e credo che anche i cittadini di Cremona e dei comuni limitrofi agli impianti degli Arvedi vorrebbero delle risposte. Di fronte ai potenziali rilevanti danni sulla salute e sull'ambiente, i generici attestati di stima nei confronti dell'azienda, non sono sufficienti" conclude Pollini.

Alla voce della Consigliera regionale, si aggiunge quella di Paola Tacchini (Candidata sindaca del M5s Cremona e Cremona Cambia Musica): "Stiamo seguendo con attenzione gli eventi. Quello che è successo è grave. Stupisce il silenzio delle amministrazioni, né il Comune né la Provincia hanno proferito parola. Ormai siamo abituati alle non risposte, ritardi sulle promesse di copertura di un parco rottami "temporaneo", che permane a cielo aperto dopo quattro anni. Continueremo ad essere il megafono della voce di tutti quei cittadini che attendono gli interventi degli organi competenti, aspettano gli incontri dell'osservatorio siderurgico e che chiedono a gran voce le dovute tutele.

Lo dobbiamo anche a chi non c'è più, a chi sta perdendo la propria battaglia contro le malattie legate all'inquinamento ambientale e soprattutto a chi vuole vedersi garantito il diritto di crescere in un territorio sicuro: i nostri figli".


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Michele de Crecchio

17 maggio 2024 23:35

In una situazione allarmante come l'attuale si evidenzia l'assenza di quell'"Osservatorio Acciaieria" che, in analogia a quello a suo tempo creato per le problematiche della Raffineria, era stato creato coinvolgendo rappresentanti delle popolazioni, delle maestranze, degli enti e degli uffici di controllo a vario titolo interessati a tale significativa presenza industriale. Per ragioni che non conosco, l'uscente giunta comunale non credo abbia mai convocato tale "Osservatorio", osservatorio che la prossima amministrazione farebbe bene, a mio parere, a urgentemente riconvocare!

Manuel

18 maggio 2024 11:02

Non mi pare che l’Osservatorio Raffineria abbia ottenuto grandi risultati e, per giunta, Cremona e le varie autorità succedutesi hanno toccato livelli di comicità (mi limito) imbarazzanti: famoso il caso Ruggeri.
Premesso ciò, anche convocando l’Osservatorio Acciaieria, la domanda sorge spontanea: chi, poi, completa o inaugura lavori in città?