8 giugno 2024

Contrasto all’immigrazione clandestina, sul territorio 18 espulsioni. I dati della provincia di Cremona

Nell'ordinaria attività di contrasto all'immigrazione clandestina e alla verifica della sussistenza dei  requisiti posseduti al fine di poter soggiornare regolarmente sul territorio nazionale, gli ultimi mesi per il personale della Questura di Cremona, Ufficio Immigrazione, si sono rivelati particolarmente intensi. 

Infatti, tra soggetti rintracciati sul territorio, scarcerati e coloro che, senza i prescritti requisiti, si sono presentati allo sportello di corso Vittorio Emanuele 25/27 al fine di richiedere il rilascio di un titolo autorizzatorio al soggiorno, 18 persone sono state destinatarie di Decreto di espulsione adottato dal Prefetto di Cremona. Fra loro, alcuni soggetti, appartenenti a diverse nazionalità fra le quali Gambia, India, Marocco, Ecuador, Nigeria, Egitto, Albania e Costa D'Avorio, si sono resi responsabili di reati particolarmente esecrabili quali violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio, lesioni personali, rapina aggravata, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

In tale ambito, prezioso si è rivelato l'operato della 3^ Sezione - Esecuzione Provvedimenti Amministrativi - grazie alla quale i cittadini stranieri sono stati associati ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio di Milano Corelli, Roma Ponte Galeria e Gorizia Gradisca D'Isonzo in attesa di essere successivamente accompagnati alla frontiera. 

In un'ottica di tutela dell'ordine e della sicurezza Pubblica, significativo è stato il risultato raggiunto con il rimpatrio di un cittadino egiziano eseguito in ottemperanza al Decreto di espulsione adattato dal Magistrato di Sorveglianza di Mantova. Lo straniero risultava infatti gravato da numerose condanne per violenza sessuale e per reati contro il patrimonio.  

Inoltre, 5 cittadini stranieri sono stati destinatari di ordine del Questore di Cremona a lasciare il Territorio Nazionale entro nr. 7 giorni dalla data di notifica e altri 4 sono stati sottoposti alla misura alternativa del trattenimento del passaporto con obbligo di presentazione alla P.G. per il tempo strettamente necessario alla rimozione degli impedimenti per l'accompagnamento in frontiera.

I controlli e gli accertamenti esperiti durante le fasi di rilascio del permesso di soggiorno, che sono risultati essere complessivamente circa 5500 dall'inizio dell'anno, hanno inoltre condotto alla revoca di ben 76 permessi di soggiorno. I provvedimenti sono stati adottati per motivi diversi fra i quali: assenza dal territorio nazionale, motivi giudiziari, nonché, talvolta, autorizzazioni ottenute in maniera fraudolenta. 

Infine, particolarmente serrata risulta essere anche l'attività svolta dalla sezione deputata all'accoglimento delle istanze volte al riconoscimento dello status di rifugiato; ad oggi, infatti, sono circa 300 gli extracomunitari ad aver formalizzato tale richiesta in attesa del riconoscimento della competente Commissione Territoriale a partire dal mese di gennaio 2024.  


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