4 maggio 2025

Crema, Quartierone, ecco la prima Messa dopo il Covid. Don Frassi alle Associazioni d’arma: “Grazie a voi, questo luogo risorge” Dopo la liturgia, lezione d’arte con Cesare Alpini

Nutrita presenza, sabato mattina, alla Messa per i caduti in guerra e per la pace nel mondo presso il Sacrario del Quartierone. La celebrazione, partecipata dalle associazioni combattentistiche e d’Arma del territorio, oltre che da semplici cittadini, è stata presieduta da don Angelo Frassi, parroco della Cattedrale, e ha segnato la riapertura al culto del sacello posto tra il mercato di Via Verdi e l’incrocio con Via Mercato. “Abbiamo appena cantato “Noi risorgiamo insieme a lui” – ha detto il celebrante a inizio Messa – e noi, ora, vogliamo pensare anche alla risurrezione di questo luogo, che grazie a voi torna a rivivere nel ricordo dei caduti e nella preghiera per la pace”. D’ora innanzi, la Messa si ripeterà ogni primo sabato del mese non festivo, sempre alle 10.30. Per suggellare la ripresa di queste celebrazioni, che non avvenivano dai tempi del Covid, la Cattedrale – da cui dipende la chiesetta del Quartierone – ha proposto una mattinata tra liturgia e cultura. Dopo la Messa, infatti, lo storico dell’arte Cesare Alpini ha presentato il luogo sacro, raccontando come “nel 1717 – queste le sue parole – dal muro esterno della caserma che esisteva qui venne strappato l’affresco del Crocifisso, che ora vediamo sopra l’altare, e attorno a cui fu edificato in più riprese questo sacello”. La presentazione di Alpini è stata introdotta da Francesco Pavesi, referente del Servizio accoglienza visitatori della Cattedrale, che ha sottolineato come l’attribuzione dell’affresco al pittore cremasco Tomaso Pombioli – ora pressochè unanimemente accettata - sia stata frutto proprio degli studi di Alpini. Alla celebrazione era presente anche Marcello Palmieri, presidente del Consiglio di Amministrazione della Cattedrale, che ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la riapertura del sacello e l’organizzazione della giornata inaugurale. In primis, le Associazioni combattentistiche e d’arma, Cesare Alpini e l’Istituto musicale Folcioni, che ha inviato alcuni allievi della classe di Elena Villa per eseguire i canti della celebrazione. Terminato l’incontro artistico, il “Carillon dell’unità d’Italia” – installato sul sacrario nel 2011, per il 150esimo dell’unità nazionale – ha suonato a festa per una manciata di minuti, così come aveva fatto tra le 10 e le 10.30 per annunciare la Messa. Tante le persone che hanno voluto immortalare questo momento con il loro smartphone. 

 


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