1 novembre 2023

Cremona ha avuto una turista d’eccezione: la scultrice Daphné Du Barry, iniziò come modella di Dalì. Sue opere d'arte nelle più grandi collezioni

Viene introdotta nel mondo dell’arte da Salvador Dalì, per il quale posa come modella nel suo studio di Cadaques in Spagna. A casa sua conosce, nel 1971, il giornalista e critico d’arte Jean-Claude Du Barry, che diventa suo marito. Dopo cinque anni di studio alla scuola del maestro ungherese Aksos Szabo, che le insegna le tecniche del disegno, diventa allieva di Marcello Tommasi (scultore, considerato "l'erede simbolico del Neoplatonismo quattrocentesco", uno dei più grandi maestri di scultura figurativa in Italia) a Firenze, dal quale riceve una formazione rigorosamente classica. 

Le sue opere trasmettono una sensazione di equilibrio e serenità, incarnando l'ideale di bellezza del Rinascimento italiano.

Inoltre, Daphné Du Barry è particolarmente interessata alla rappresentazione del corpo umano in tutte le sue sfumature. Attraverso le sue sculture e i suoi dipinti, esplora la bellezza e la fragilità del corpo femminile, esaltando la sua forma e la sua sensualità senza mai cadere nella volgarità.

La sua arte è caratterizzata dalla perfezione delle forme e da una grande cura per i dettagli anatomici. Ogni scultura o dipinto di Daphné Du Barry è un'opera di eleganza e equilibrio, che cattura l'attenzione dello spettatore e lo invita a riflettere sul concetto di bellezza e armonia.

Nonostante il suo attaccamento allo stile classico, Daphné Du Barry non esita a sperimentare con nuove tecniche e materiali. Ha realizzato sculture in marmo, bronzo, resina e ceramica, dimostrando la sua versatilità artistica e la sua vivace passione per l'arte.

Con la sua dedizione alla perfezione artistica e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue opere, Daphné Du Barry si conferma come una delle più importanti artiste contemporanee nel panorama dell'arte figurativa in Italia.

Le sue opere sono parte di collezioni pubbliche e private in Europa, America e Asia. Tra le mostre più importanti: New York (Peter Marcelle Fine Art Gallery, 1992), Washington D.C (Inter American Development Bank and Alex Gallery, 1991), Barcellona (SalaGaudì, 1991), Parigi (Plaza Hotel Athénée, 1999), Amsterdam (Galleria Mia Joosten, 2003), Milano (V.R Gallery, 2003). Parigi (Park Hyatt Vendome,2005), Praga (Kloster Strahov, 2006), Roma (Hassler Villa Medici, 2008), Amsterdam (TheGrand, 2012), Londra (Sofitel, 2013), Principato di Monaco (Galleria Monna Lisa,2013), Monaco di Baviera (Bayer Post, 2014), Amburgo (After Wall, 2015). Firenze, "MMXVII pCn Il cammino dell'uomo tra arte e fede da Ugo Guidi a Igor Mitoraj" (Basilica di San Lorenzo, 2017) ...

Inoltre, negli ultimi decenni ha vinto numerose commissioni monumentali in Europa, Asia e America. A Monaco, dopo la loro morte, ha realizzato immagini del principe Ranieri e di sua moglie Grace Kelly. Il principe Alberto ha persino posato per lei.

In Olanda ha anche realizzato alcune immagini della regina Beatrice, allegra e disinvolta su una bicicletta sulla Veluwe Posbank e un saluto a Pim Fortuyn con il suo famoso gesto 'al tuo servizio'.

Nel suo soggiorno cremonese, l’artista ha ammirato le bellezze del Duomo, il museo Diocesano, le chiese del centro, il Museo Civico per concludere alla sera con il concerto della rassegna dello Stradivari Festival.

Raggiunta da Cremona Sera l’artista ha commentato: “Attraversando le strade di Cremona ho percepito una melodia silenziosa, un'armonia intagliata nei dettagli delle sue architetture rinascimentali. Sono rimasta affascinata da questa bellissima città, dalla sua storia, i suoi colori, l’architettura, la musica e l’arte che non ha tempo.

L’importante scultrice si è anche espressa auspicando a un possibile progetto nella città di Cremona, senza rivelare dettagli del possibile soggetto che sarà reso il protagonista delle sue opere.

Daphné Du Barry ha così commentato: “Ogni artista ha uno scopo: io ascolto cosa Dio vuole da me. Il mio scopo è fare delle cose belle per la gloria del Creatore. Non vedo l'ora di immergermi nuovamente nella cultura e nella bellezza di questa città e di condividere il mio amore per l'arte attraverso la mia scultura. Spero che il mio lavoro possa lasciare un'impronta duratura e contribuire a rendere questa città ancora più speciale per i suoi abitanti”.

 

Sonny Ciliberto


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