Da convento a caserma e ora campus europeo del Politecnico: 30mila metri, 35 aule didattiche, mensa da 300 posti e 9mila metri di verde. E nel chiostro lo studentato per 160 ragazzi
Dapprima un ex convento fondato nel 1494 da quattro suore Agostiniane (due piacentine e due veneziane) che acquistarono la casa del Conte Covo allora uno dei palazzi più belli di Cremona con la facciata principale su strada del Cannone e attorno un grande giardino. Poi Il 19 giugno del 1798, le monache abbandonarono il convento dell’Annunciata, e si rifugiarano in Santa Maria e Santa Monica, ottenendo poi la facoltà di secolarizzarsi. Da questa data ha origine la caserma. Il 2 settembre del 2011 si ammainava la bandiera italiana alla caserma Manfredini e il 1° Gruppo del 4° Reggimento artiglieria contraerei veniva trasferito a Mantova.
E dalla primavera del prossimo anno l'ex convento dell'Annunciata poi caserma Manfredini (la grande struttura compresa tra via Bissolati, via Massarotti e via de' Stauris) riaprirà come campus e centro universitario,
Per fare il punto sull’andamento della rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Manfredini si è tenuto questa mattina presso il cantiere un incontro tecnico cui ha fatto seguito un breve un sopralluogo.
Presenti oltre al Cavaliere Giovanni Arvedi, il Prefetto di Cremona Corrado Conforto Galli, il Sindaco Gianluca Galimberti, il Presidente della Provincia Paolo Mirko Signoroni, il Sovrintendente Gabriele Barucca, il Prorettore del Politecnico Gianni Ferretti ed il progettista Andrea Carcereri. Con loro anche Fabrizio Bragantini del Politecnico, Gerardo Paloschi per Finarvedi e Riccardo e Matteo Musi dell’Immobiliare Raffaella.
Durante l’incontro sono stati evidenziati gli stati d’avanzamento dei lavori per la realizzazione del nuovo Campus universitario, che copre un’area di circa 30 mila metri quadrati, e che sarà dotato di circa 35 aule didattiche, un’aula magna da 300 posti, laboratori, una biblioteca, una mensa da 300 coperti oltre a circa 9.000 metri quadrati di verde a disposizione degli studenti. Nell’ex Chiostro troverà invece sede lo studentato in grado di ospitare circa 160 ragazzi e una palestra da 250 mq.
“Il cantiere per la rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Manfredini - ha dichiarato il Cav. Giovanni Arvedi - rappresenta un impegno ed un grande lavoro che, anche grazie all’impegno di tanti, stiamo cercando di completare entro la fine dell’anno. Sono molto orgoglioso di aver proposto e ormai quasi realizzato un altro tassello importante del progetto di “Cremona, città universitaria” e, quindi, del futuro della città. Un progetto che nasce dalla piena collaborazione tra Fondazione e istituzioni cremonesi con la volontà di assicurare ai nostri giovani e a tutti quelli che verranno dall’Italia e dall’estero, percorsi di crescita di eccellenza e luoghi dove vivere e studiare dotati di tutti i più moderni standard europei. Ritengo che il modo migliore di sopravvivere dignitosamente a noi stessi sia quello di considerare e lavorare per le giovani generazioni”.
“Io non posso che esprimere grande soddisfazione per questa iniziativa di grande respiro sotto il profilo dello sviluppo territoriale e dall’indubbio valore sociale – ha commentato il Prefetto della Provincia di Cremona, Corrado Conforto Galli – Fondamentale per il successo di questo progetto è stata la grande collaborazione che si è registrata tra istituzioni, ma anche tra istituzioni e privato. Ciò consentirà di valorizzare beni altrimenti poco utilizzati, di rispondere all’esigenza di ampliamento dell’offerta formativa della Città, rendendo peraltro anche più funzionale l’attività delle articolazioni delle Forze di Polizia. È un’iniziativa che ha in sé una visione strategica di sviluppo territoriale e di questo non possiamo che esprimere un grato riconoscimento al Cavalier Arvedi, alla Fondazione Arvedi-Buschini per come, ancora una volta, abbia saputo declinare concretamente, grazie al suo determinante contributo, questa visione”.
Il Sindaco Galimberti: “Un’altra opera straordinaria dovuta alla lungimiranza infaticabile del Cavalier Arvedi che ringrazio davvero sentitamente per questo continuo lavoro per il bene comune di Cremona. La nuova sede del Politecnico ne rafforza la presenza. Lo studentato rappresenta un’opportunità grandissima. A tale generosità deve corrispondere una responsabilità ed è da anni che come Amministrazione Comunale stiamo impegnandoci insieme al “sistema Cremona”. Il lavoro sulle Università e con le Università è continuo, fatto di finanziamenti privati e pubblici e da progetti innovativi che segnano questi anni di sviluppo della città. I giovani sono il nostro riferimento principale, così come l’occupazione, l’innovazione e l’interazione continua tra Università e imprese del territorio. Cremona è città universitaria con nuovi servizi e nuove opportunità. Un patrimonio del sistema che parla al mondo, che va curato e promosso sempre.”
Particolarmente soddisfatto il prorettore del Politecnico Gianni Ferretti che nel suo intervento ha evidenziato come il nuovo Campus offrirà agli studenti non solo una didattica di qualità ma anche spazi adeguati alle esigenze e agli standard europei. Di grande importanza la disponibilità di superfici idonee per i laboratori di acustica, di robotica e della Fabbrica della Bioenergia. “Stiamo lavorando – ha concluso il prof. Ferretti - per fare in modo di poter completare il trasferimento entro la primavera del 2025. Grazie quindi alla Fondazione Arvedi per la qualità e per la rapidità dell’intervento di ristrutturazione”.
“Cremona, città universitaria” è un progetto di ampio respiro e altamente innovativo, che è stato sì possibile grazie alla piena sinergia fra pubblico e privato, ma soprattutto grazie alla generosità, lungimiranza e concretezza della Fondazione Arvedi-Buschini. Dopo il “campus” S. Monica, con il pieno sostegno e disponibilità degli immobili da parte della Provincia, ora tocca alla Caserma ex Manfredini. Cremona e il suo territorio sono e saranno sempre più un’eccellenza nel campo accademico e della ricerca, leva dello sviluppo della conoscenza e dell’economia. Saremo anche attrattori di giovani e apripista per un “cantiere” del sapere, con strutture ultratecnologiche e grandi capacità ricettive, che rimarranno nel tempo a disposizione della collettività, per valorizzare i nostri patrimoni storici, artistici, culturali e per poter anelare l’insediamento di nuove ed importanti realtà imprenditoriali” – così Paolo Mirko Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona.
“Grazie alla Fondazione Arvedi Buschini – ha commentato il Soprintendente Gabriele Barucca - vediamo concretizzarsi un altro qualificato intervento di pieno recupero di un comparto della città che da lunghi anni attendeva di tornare a vivere e pulsare. La destinazione a Campus universitario è anche da questo punto di vista quanto di meglio la città possa desiderare. Si tratta di un intervento funzionale, progettato per rispondere alle esigenze non solo didattiche degli studenti ma anche di garantire un’ospitalità di qualità, grazie alla realizzazione di un convitto dotato di tutti i più moderni servizi. “
Da ricordare infine che la rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Manfredini nasce da un protocollo d’intesa firmato dal Comune di Cremona, dalla Provincia di Cremona, dall’Agenzia del Demanio (proprietaria del complesso), dalla Prefettura, dal Politecnico, dalla Fondazione Politecnico e dalla Fondazione Arvedi-Buschini che ha finanziato i lavori di ristrutturazione. Una volta terminato il cantiere inizierà il trasferimento del Politecnico dall’attuale sede di via Sesto. Il nuovo Campus potrebbe essere aperto già nella primavera del 2025.
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commenti
Michele de Crecchio
15 marzo 2024 16:09
Mi permetto di integrare quanto sopra scritto con una osservazione che ritengo utile partecipare ai lettori. In buona sostanza consiglierei di denominare questo secondo comparto, ormai quasi del tutto recuperato, del grande complesso delle ex-caserme di via Bissolati, seguendo lo stesso metodo già positivamente usato nel caso del primo comparto, e cioè ripristinandone la denominazione più antica e significativa. Come nel caso della ex caserma "Goito", per la quale si è già infatti saggiamente ritenuto opportuno recuperare la ben più antica e suggestiva denominazione di "Santa Monica", anche in questo caso riterrei più opportuno recuperare l'antica denominazione "della Annunciata," al posto della più recente "Manfredini".
mario dadda
15 marzo 2024 22:28
Un convento la cui storia è durata secoli e la cui pala d'altare è a Brera
ennio serventi
15 marzo 2024 18:10
Per noi rimarrà sempre "la Manfredini".